Nardi, Iacopo
Alessandro Montevecchi
Nacque a Firenze il 20 luglio 1476 da Salvestro e Lucrezia di Bardo, in una famiglia appartenente al «popolo grasso». Ebbe una formazione umanistica e forse fu discepolo [...] Malatesta Baglioni. I pontefici Alessandro VI e Giulio II sono figure scandalose, e netto è anche il giudizio morale verso CesareBorgia, un «ladro» che conquista terre papali in Romagna come se fossero «de’ Barberi e infedeli» (ed. Arbib, 1° vol., p ...
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Ordinanza, Scritti sull’
Denis Fachard
L’esortazione conclusiva del primo Decennale – «ma sarebb’el cammin facile e corto / se voi el tempio riaprissi a Marte» (vv. 549-50) – esterna la profonda convinzione [...] », 1967, 79, pp. 960-75 (poi in Id., Machiavellerie, Torino 1980, pp. 3-59); G. Sasso, Ancora su Machiavelli e CesareBorgia, «La cultura», 1969, 7, pp. 1-36; J.-J. Marchand, Niccolò Machiavelli. I primi scritti politici (1499-1512). Nascita di ...
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nemico
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Fino al primo Cinquecento la questione del n. non aveva mai avuto uno spazio significativo nella riflessione politica, per quanto la narrazione delle [...] arte dello stato» repubblicana il n. individuale spunta raramente e interessa solo quando si ragiona di principi nuovi, come CesareBorgia, o quando si scrive sui «grandi uomini». Per gli stessi motivi, l’inimicizia è pubblica prima di essere privata ...
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Anti-Machiavel
Roberto De Pol
Saggio sul Principe, nato dalla collaborazione tra Federico II di Prussia (Berlino 1712 - Potsdam 1786) e Voltaire (Parigi 1694 - ivi 1778).
Federico II di Prussia
Primo [...] principati), egli osserva che sarebbero perfetti se M. fosse docteur de la scéleratesse («maestro di delitti», p. 56). A CesareBorgia, che definisce il monstre le plus abominable que l’Enfer ait vomi sur la terre («[il] mostro più abominevole che l ...
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Sforza, Ludovico Maria, detto il Moro
Antonio Menniti Ippolito
Nacque a Milano il 3 agosto 1452, quarto dei sei figli maschi che Francesco I Sforza (→) ebbe da Bianca Maria Visconti. Il padre lo chiamava [...] confini», § 6). Seguono, nel Principe, citazioni indirette e generiche: in vii 11 lo si nomina tra i naturali avversari di CesareBorgia; in xiv 3 M. evoca cumulativamente i figlioli di Francesco I Sforza, i quali «per fuggire e’ disagi dell’arme, di ...
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Parole da dirle sopra la provvisione del danaio
Jean-Jacques Marchand
Discorso destinato a essere pronunciato da un esponente fiorentino in un Consiglio della Repubblica nel marzo 1503. Consiste in [...] se non cambia politica (§§ 10-12). Non è vero infatti che i nemici di Firenze siano stati eliminati e che CesareBorgia non abbia intenzione di invadere la Toscana (§§ 13-14). La prospettiva è invece preoccupante: i sudditi sono poco fedeli perché ...
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FANTUZZI, Francesco
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna nel 1466 da Carlantonio, cavaliere e membro della magistratura cittadina dei Sedici riformatori dello Stato di libertà, e da Elena di Gaspare degli [...] di terra, poste per lo più nei Comuni di Altedo. Pegola, Vedrana, Viadagola.
Il trattato nuovamente concluso fra CesareBorgia e Giovanni (II) Bentivoglio e la morte di Alessandro VI riportarono Bologna alla tranquillità, che fu, però, turbata ...
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bene e male
Gian Mario Anselmi
Concetti fondamentali nella speculazione machiavelliana, si pongono al centro dello studio condotto da M. sulla natura dell’uomo e sull’origine dei suoi comportamenti, [...] nel xvii. Qui l’autore revoca in dubbio le opinioni correnti intorno alla «crudeltà» e alla «pietà»:
Era tenuto CesareBorgia crudele: nondimanco quella sua crudeltà aveva racconcia la Romagna, unitola, ridottola in pace e in fede. Il che se si ...
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CORELLA (Coreglia, Coriglia, da Valenza), Miguel (Micheletto, Michelotto)
Franca Petrucci
Benché qualche storico abbia sostenuto, erroneamente, l'origine veneta, nacque in Spagna, a Valenza, da Juan [...] , 1, a cura di E. Celani, ad Indicem;L. Fumi, Alessandro VI e il Valentino in Orvieto, Siena 1877, pp. 41, 47; E. Alvisi, CesareBorgia duca di Romagna, Imola 1878, pp. 20 ss., 327, 330, 358, 370, 382, 402, 424, 432, 437; O. Tommasini, La vita e gli ...
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GONZAGA, Sigismondo
Raffaele Tamalio
Secondo tra i figli maschi di Federico I marchese di Mantova e di Margherita di Wittelsbach, il G. nacque a Mantova nel 1469. Destinato fin dai suoi primi anni alla [...] nel 1502 da Francesco II, tra suo figlio Federico e la figlia di CesareBorgia, incontrastato dominatore dell'Italia centrale.
Con la scomparsa dalla scena politica dei Borgia e l'elezione del nuovo pontefice Giulio II, avvenuta nel 1503, l'interesse ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...