Pistoia
Francesco Ronco
La città toscana fu sottomessa da Firenze tra il 1321 e il 1328 e, definitivamente, nel 1351 con la creazione di nuove magistrature e l’imposizione di un capitano fiorentino. [...] a P. in due capitoli. In apertura del xvii, dedicato al tema della pietà e della crudeltà del principe, un cenno a CesareBorgia offre lo spunto per confrontare il suo atteggiamento in Romagna con quello tenuto nel governo di P. dai fiorentini. Se il ...
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Emilia Romagna
Regione amministrativa dell’Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell’Emilia e della Romagna. Capoluogo di regione è Bologna.
Emilia
Il nome Aemilia, a indicare [...] IV insediava il nipote Girolamo Riario a Imola e Forlì (1473-80) e Alessandro VI offriva la possibilità al figlio CesareBorgia di crearsi nella regione uno Stato a danno delle piccole signorie. Finalmente l’energia di Giulio II riuscì a sottomettere ...
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Lipsio, Giusto
Domenico Taranto
Nome italianizzato del filologo e filosofo politico fiammingo Joost Lips (Justus Lipsius nella forma latinizzata), nato a Overijse il 18 ottobre 1547 e morto a Lovanio [...] excuset se et fatum accuset («Pensa a Machiavelli. Chi è più acuto di lui? Ma poco buono o fecondo quel consigliere di CesareBorgia ogni qualvolta scusa se stesso e accusa il fato», Ad libros politicorum notae, in Opera omnia, 4° vol., t. 1, 1675 ...
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Riario, Ottaviano
Alina Scudieri
Condottiero, signore di Imola e Forlì, nonché vescovo di Viterbo, nacque a Roma nel settembre 1479 da Caterina Sforza (→) e Girolamo (→), signore di Imola e Forlì, nipote [...] a Firenze il rinnovo della condotta per il figlio, soprattutto per ottenere una protezione contro le mire del papa e di CesareBorgia. M. venne quindi inviato a Forlì per negoziare la condotta per R., nonché per comprare polvere da sparo e assoldare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Leonardo da Vinci rappresenta il culmine della tradizione ingegneristica italiana [...] studio della matematica e della geometria. Dopo aver soggiornato a Venezia e a Firenze, nel 1502 entra al servizio di CesareBorgia come ingegnere militare. Per lui esegue rilievi topografici e piante di città e regioni dell’Italia centrale, come lo ...
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Cassirer, Ernst
Federico Trocini
Filosofo e storico della filosofia tedesco, di origine ebraica (Breslavia 1874 - New York 1945), costretto a lasciare la Germania dopo l’avvento del nazismo (1933), [...] . 197), alla luce della quale andavano compresi sia il suo realismo amorale sia il suo interesse verso lo Stato di CesareBorgia, fondato non più sulla tradizione, come i principati ecclesiastici e le monarchie ereditarie, ma sulla sola forza. In tal ...
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Dionisotti, Carlo
Maurizio Tarantino
Filologo e storico della letteratura, nato a Torino nel 1908, si laureò nel 1928 all’Università di Torino con Vittorio Cian, con una tesi sulle Rime di Pietro Bembo; [...]
Un discorso a sé merita il saggio di apertura del volume: Machiavelli, CesareBorgia e don Micheletto, nato come recensione a un lavoro di Gennaro Sasso (Machiavelli e CesareBorgia, 1966) e ampliatosi a seguito di una lunga e articolata polemica. D ...
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Baldi, Camillo
Francesco Ronco
Nacque a Bologna nel 1550 e dopo la laurea conseguita presso lo Studio cittadino insegnò medicina teorica, filosofia ordinaria e logica, trascorrendo l’intera esistenza [...] descrizione dell’esecuzione di Ramiro de Lorqua decisa dal Valentino (Principe vii 24-28).
Quando B. scrive che CesareBorgia «fu cagione della grandezza nella quale si trova la sede apostolica, percioché esso estinse et cacciò tutti quelli piccioli ...
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Butterfield, Herbert
Stella Larosa
Storico e filosofo della storia inglese, nacque il 7 ottobre 1900 a Oxenhope (Yorkshire). Frequentò il Peterhouse College di Cambridge, dove si laureò nel 1922. Dopo [...] risulta più efficace nella teoria che nella pratica (questo l’esito di una lettura unilaterale dell’esempio di CesareBorgia) in quanto espressione dell’interesse del principe, indifferente al bene collettivo e al ripristino delle libere istituzioni ...
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Città di Castello
Erminia Irace
Quando lo Stato fiorentino conquistò Arezzo (1384) e Sansepolcro (1441), C. di C. diventò una enclave indipendente al confine fra la Toscana e i territori pontifici. [...] xxxvi), spesso assoldati al servizio fiorentino.
Nelle Legazioni, M. menziona la città in riferimento agli spostamenti dell’esercito di CesareBorgia, nelle settimane che seguirono la Dieta della Magione (per es., M. ai Dieci, da Imola, 28 nov. 1502 ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...