RUGGERI, Ugo
Giorgio Montecchi
– Nato a Reggio Emilia dal notaio Antonio, fu battezzato il 10 luglio 1455. Nulla è noto della madre.
Nei primi anni Settanta era alunno nel Collegio reggiano di Bologna [...] di pagamento indirizzati a lui, «impressori seu stampatori pro bombarderio», per servizi resi nella difesa di Castelbolognese contro CesareBorgia; d’altronde, anche il conte Albertino Boschetti era in quei mesi impegnato come capitano al servizio di ...
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Urbino
Dopo essere stata aspramente contesa nel 6° e 7° sec. tra Bizantini e Longobardi, nei primi decenni dell’8° sec. U. venne fortificata e ampliata dal re longobardo Liutprando. Fu parte dei territori [...] Negli anni di governo di Guidubaldo (→), ultimogenito di Federico, U. fu travolta dalla marcia di conquista di CesareBorgia; crollata questa effimera costruzione statale, Guidubaldo fu reintegrato nei suoi possessi per l’intervento di papa Giulio II ...
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SANSEVERINO, Federico
Guillaume Alonge
SANSEVERINO, Federico. – Nacque attorno al 1462 da Roberto Sanseverino e dalla sua seconda moglie Elisabetta da Montefeltro, figlia naturale del duca di Urbino [...]
Sotto Giulio II ottenne nel 1505 la diocesi di Novara, ebbe un ruolo di mediatore tra Orsini e Colonna, tra il nuovo papa e CesareBorgia, ma soprattutto tra la Curia e la corte regia: nel 1507 si recò a Genova e poi a Milano al seguito di Luigi XII ...
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Francesco I
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Nato a Cognac nel 1494 e morto a Rambouillet nel 1547, figlio di Carlo conte d’Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; [...] , così come era stato per i suoi primi fatti d’arme, F. non è considerato né come esempio emblematico (alla CesareBorgia), né come attore unico della storia dotato di una propria specifica identità (come Ferdinando d’Aragona). Insomma F., nei testi ...
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Colonna
Erminia Irace
Grande famiglia baronale romana che tra il 15° e il 16° sec. si componeva dei cinque rami di Genazzano, Palestrina, Gallicano, Zagarolo e Riofreddo. Il più importante era il primo, [...] «fare grande il duca suo figliuolo», è riassunto in Principe vii 10-17 (la citazione è § 10). Dal canto suo, CesareBorgia indebolì la fazione colonnese anche accattivandosi con favori molti dei suoi componenti (vii 18). Egli disse a M. di aver reso ...
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Erodoto
Maria Grazia Palutan
Storico greco (490/80 a.C. - post 430?). In età umanistica E. esce dalla ristretta cerchia dei grecisti grazie a due figure di primo piano: Lorenzo Valla e Matteo Maria [...] seppe bene usare l’occasione per mostrare la sua virtù.
Principe vii 2: prima di trattare della parabola del duca Valentino (CesareBorgia), M. ricorda il caso che «intervenne a molti in Grecia nelle città di Ionia e di Ellesponto, dove furno fatti ...
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Riario, Girolamo
Alina Scudieri
Nacque a Savona nel 1443 da Paolo e Bianca Della Rovere, sorella di Francesco, futuro papa Sisto IV. Sposò Caterina Sforza nel 1477, dalla quale ebbe sei figli, tra cui [...] e aspettare il soccorso da Milano e recuperare lo Stato (Principe xx 30).
Ma la fortezza non li protesse quando «CesareBorgia l’assaltò e che il popolo suo inimico si coniunse col forestiere» (§ 31). Pertanto, conclude M., «biasimerò qualunque ...
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Asia
Giuseppe Marcocci
Se la scoperta dell’America e la penetrazione europea nel Nuovo mondo non trovarono mai spazio negli scritti di M., delle relazioni che nel primo Cinquecento si instaurarono tra [...] Europa e A. si incontrano tracce, dirette o indirette, almeno nelle sue corrispondenze. In missione diplomatica presso CesareBorgia, nel novembre 1502, scrivendo da Imola alle autorità fiorentine, M. le informava di aver appreso, tramite «una ...
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Mosè
Lucio Biasiori
Non si farà torto a un autore che si rivolgeva a «chi legge la Bibbia sensatamente» (Discorsi III xxx 17), se si considerano come parte del suo patrimonio mitico anche i personaggi [...] una probabile reminiscenza di quella predica), ma anche alla polemica antifiorentina di Principe xvii 2-3 («Era tenuto CesareBorgia crudele: nondimanco quella sua crudeltà aveva racconcia la Romagna, unitola, ridottola in pace e in fede. Il che ...
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BENTIVOGLIO, Ermes
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1475 a Bologna, ultimo figlio del signore della città, Giovanni II, e di Ginevra Sforza. Nel 1492 era al servizio del duca di Ferrara Ercole d'Este, [...] dal quale in quell'anno fu creato cavaliere. Nel 1501, allorché si profilò la minaccia di CesareBorgia contro Bologna, egli organizzò l'eccidio di Agamennone Marescotti e dei familiari di lui, sospettati di segrete intese col Valentino. Venuto ...
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aut Caesar aut nihil
‹àut čè∫ar àut nìil› (lat. «o Cesare o nulla»). – Motto di Cesare Borgia, il duca Valentino (1475 circa - 1507), superba reminiscenza di un detto attribuito a Giulio Cesare che preferiva esser primo sia pure in un villaggio...
valentino1
valentino1 agg. e s. m. (f. -a). – Della città francese di Valence (Valenza), nella Francia sud-orientale, sulla riva sinistra del Rodano: il museo archeologico v., il concilio v.; per estens., della contea e ducato del Valentinois,...