Imperatore romano (n. nell'Illirico, 250 circa - m. Eboraco 306); è il fondatore della dinastia dei secondi Flavî. Discendente da umile famiglia, verso il 289 d. C. divenne preside della Dalmazia e forse [...] prefetto del pretorio di Massimiano; fu da lui adottato e nominato Cesare, insieme a Galerio (293), e gli fu affidata la Gallia e la . Nel 305 fu elevato alla dignità di Augusto. Morì l'anno successivo in Britannia. Da Flavia Massimiana Teodora ...
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Figlio (97 circa - 47 a. C.) di Mitridate VI del Ponto; si ribellò al padre il quale, abbandonato da tutti, si uccise (63). Dai Romani ebbe il piccolo regno bosporano, ma profittando delle guerre civili [...] Armenia, la Cappadocia, e poi, battuto Gneo Domizio Calvino a Nicopoli Pontica (48), il Ponto, la Paflagonia, la Bitinia. Cesare, intervenuto, lo sconfisse (47) a Zela nel Ponto (in quell'occasione pronunciò il noto veni, vidi, vici). Respinto nel ...
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Re dei Suebi (1º sec. a. C.); vinti gli Edui (71), costituì a ovest del Reno un pericoloso concentramento di tribù germaniche. Dapprima in buone relazioni coi Romani (59), comprese il pericolo e si preparò [...] alla guerra, ma fu vinto da Cesare nel 58 a. C. Fuggì oltre il Reno e morì forse per le ferite riportate in combattimento. ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] loro diffuse. Perciò, dopo l'uccisione di Cesare, militò sotto Bruto come tribunus militum. Dopo Filippi aveva predetto, non si allontanò dall'amico carissimo neppure nella morte; morì infatti pochi mesi dopo Mecenate, il 27 novembre e fu sepolto ...
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Grande navigatore, scopritore dell'America (Genova 1451 - Valladolid 20 maggio 1506). Scarse le notizie dei primi anni della sua vita: si dedicò presto al commercio e fu a Chio (1474-75), in Portogallo [...] si ritirasse da ogni attività. Trasferitosi a Valladolid, vi morì poco dopo. Un lungo processo per la conservazione dei Colomb, son origine, sa vie, ses voyages, 1884), Cesare De Lollis (Cristoforo Colombo nella leggenda e nella storia, 1892 ...
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Imperatore romano (Roma 39 - Cotilia 81), Figlio di Vespasiano, quando il padre fu eletto imperatore nel 69, egli divenne Cesare. Aveva già partecipato a varie campagne, fra queste la guerra giudaica, [...] T. mostrò non solo la sollecitudine di un sovrano, ma l'affetto di un padre. In seguito a un attacco di febbri, morì in Sabina. Unanime fu il compianto per la morte dell'imperatore che aveva meritato la qualifica di amor ac deliciae generis humani. ...
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Nome romano di donne appartenenti alla famiglia Giulia, e in genere alla famiglia imperiale: 1. Sorella di Cesare, moglie di Azio Balbo, madre di Azia, nonna dell'imperatore Augusto. 2. Figlia di Cesare [...] Agrippa, dal quale ebbe cinque figli: Gaio e Lucio Cesare, Giulia, Agrippina maggiore, Agrippa Postumo. Morto nel 12 C.) nell'isola di Pandataria (od. Ventotene), poi a Reggio, dove morì. 4. Figlia di Agrippa e di Giulia, nipote di Augusto (19 ...
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Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; [...] Costanzo (306) G. nominò augusto Severo, e cesare Costantino, che dalle truppe era stato salutato imperatore; pretesero il potere imperiale. Prima che la situazione si risolvesse, G. morì. Uno dei suoi ultimi atti fu un editto di tolleranza (aprile ...
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Tetrarca dei Galati Tolistobogi, alleato dei Romani contro Mitridate (86 a. C.), ebbe da Pompeo altri territorî sulla costa meridionale del Ponto, con il titolo di re (63-62). Dieci anni dopo estese il [...] fu per Pompeo, ma dopo la battaglia di Farsalo si sottomise a Cesare; in seguito caduto in sospetto, fu difeso da Cicerone, ma dapprima i repubblicani, ma passò presto dalla parte dei triunviri; morì in tarda vecchiaia intorno al 40 a. C. Nel suo ...
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1. Esordì come democratico: verso il 104 a. C., come tribuno della plebe, propose una legge agraria destinata all'insuccesso; nel 100 si oppose a Saturnino; console nel 91, lottò contro il tribuno M. Livio [...] il partito sillano. Fu uno dei migliori oratori del suo tempo. Morì, all'incirca sessantenne, non prima del 76 a. C. 2. precedente, console nel 56 a. C., marito di Azia (nipote di Cesare) e patrigno di Ottaviano. In Roma costruì un portico detto, dal ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...