Città capoluogo della divisione, del distretto e del taluk omonimi dell'India Britannica, situata nella parte NO. dello stato di Hyderabad, con 34.902 ab. (1921). Prima del 1650 circa, la città si chiamava [...] (v.) l'ingrandì e le diede una prosperità passeggera (200.000 abitanti) durata sino al 1707, quando il fondatore morì ad Ahmadnager e si dovette trasportare la corte ad Hyderabad per sottrarsi alle scorrerie dei Maharatti. La città, posta in terreno ...
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Fu, come dice il Rasi, nella seconda metà del sec. XIX la più soave delle attrici giovani italiane. Nata a Milano verso il 1848, seguì il padre - impiegato di prefettura - a Torino, dove frequentò la scuola [...] di essi, si attenne alla commedia anche quando assunse il ruolo di prima attrice assoluta. Fu con l'Emanuel, con Cesare Rossi, con Francesco Pasta, nelle migliori compagnie del tempo. Rimasta vedova (aveva sposato un marchese Piatti di Piacenza) si ...
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ORGETORIGE
Mario Attilio Levi
. Capo di popolazioni elvetiche, per liberare il suo popolo dalla vicinanza dei Germani progettò una trasmigrazione verso i territorî gallici compresi tra la Loira e la [...] richiamarono per scolparsi di aspirazione al regno, ma O. morì improvvisamente, forse per suicidio. Questo intrigo e la le cause determinanti della guerra gallica condotta da Giulio Cesare.
Bibl.: v. cesare; Cambridge Ancient History, IX, p. 547, ...
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È il più recente dei tre poeti della commedia detta togata. Morì a Roma l'anno 77 a. C., ma s'ignora la sua patria e l'anno della sua nascita. Di lui ci restano pochissimi frammenti e dodici titoli di [...] commedie: Aedilicia, Aquae caldae, Conciliatrix, Gratulatio, Lucubratio, Materterae, Megalensia, Nurus, Satura, Socrus, Supplicatio, Tiro proficiscens. Fu lodato da Varrone per la rappresentazione dei ...
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Orientalista, nato in Reggio Calabria il 13 novembre 1835; entrò nella Compagnia di Gesù in Napoli il 22 settembre 1851. Studiò lettere e filosofia in Napoli, teologia in Belgio e in Francia. Nel 1881 [...] e italica. Principali sue opere furono Gli Hyksos o re pastori d'Egitto (Roma 1889) e i tre volumi degli Hethei Pelasgi (Roma 1894, 1902). Morì a Castelgandolfo il 27 dicembre 1905.
Bibl.: C. Bricarelli, in Civiltà Cattolica, I (1906), p. 96 segg. ...
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Malattia prodotta da un Ascomicete della famiglia Sferiacee, Sphaerella mori Fuck., che attacca le foglie determinando piccole macchie bruno-rossastre isolate o confluenti con orlo più scuro. Sulle macchie [...] si presenta la forma conidica del parassita, Phleospora mori Sacc., con acervoli di conidiofori brevi ed erompenti, portanti conidî cilindracei, flessuosi, bruni, 3-4 settati. La malattia compare in primavera e, se grave, determina la defogliazione; ...
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Poeta (Verona 1808 - Bardolino sul Garda 1858); ammiratore del Byron e imitatore dell'Hugo, il B. trasfuse nei suoi versi (raccolti in Poesie, 1874, e preceduti da un'introduzione del figlio Vittorio) [...] la sua disperazione romantica, addolcita in malinconia. Postumi furono pubbl., a cura di G. Biadego, Favole ed Epigrammi (1890). Morì suicida. ...
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Pittore (Genova 1550 - ivi 1613 o 1614). Di famiglia originaria di Pavia, fu probabilmente scolaro di L. Cambiaso. Viaggiò in Francia e in Inghilterra dove lavorò per la regina Elisabetta. Processato e [...] condannato per eresia, morì in carcere. ...
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Machiavelli, Niccolo
Massimo L. Salvadori
L’autonomia della politica dalla morale e dalla religione
Vissuto a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, Machiavelli è stato uno dei maggiori pensatori politici [...] restituirlo a quella vita attiva cui ardentemente anelava. Morì nel 1527 a Firenze.
Il pensiero politico
Machiavelli pose uno Stato nuovo; ne è considerato un esempio il tiranno Cesare Borgia, figlio del papa Alessandro VI, che, dando prova ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] di rilievo nella Cisalpina. Ma Verri morì improvvisamente durante una seduta serale della 2000, pp. 15-35; C. Capra, Il gruppo del Caffè e le riforme, in Cesare Beccaria e la pratica dei Lumi, a cura di V. Ferrone - G. Francioni, Firenze ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...