. Famiglia di astronomi e geodeti, di origine italiana, trasferitasi in Francia.
Il capostipite Gian Domenico nacque l'anno 1625 a Perinaldo (Imperia). Affidato ancor bambino alle cure d'uno zio materno, [...] de l'Acad. roy. des sciences, per l'anno 1712, Amsterdam 1715.
Cesare Francesco, detto di Thury, dalla località ove nacque il 17 giugno 1714, fu nel suo ufficio e nominato senatore dell'impero. Morì quasi centenario il 18 ottobre 1845.
Bibl.: ...
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TESTI, Fulvio
Luigi Fassò
Poeta, nato a Ferrara il 23 agosto 1593, da Giulio e da Margherita Calmoni; morto a Modena il 28 agosto 1646. Dal padre, arricchitosi al servizio degli Estensi, fu avviato [...] osava levarsi contro la Spagna in difesa dell'Italia; ma il duca Cesare d'Este, temendo che il volume attirasse su di lui le che fosse imprigionato (26 gennaio 1646); e in prigione il T. morì, sembra di morte naturale.
La poesia fu certo di riposo e ...
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Pittore, nato a Firenze il 6 luglio 1486 da Angiolo di Francesco sarto, donde il cognome assunto insieme con uno stemma di due seste incrociate. Da Andrea d'Angiolo o Angeli alla latina deriva anche la [...] villa Medicea di Poggio a Caiano l'affresco del Tributo di Cesare, ricco di figure, di animali, di architetture, completato ha distrutto, ma che si conosce per molteplici copie. A. morì il 22 gennaio 1531 e fu sepolto nel chiostrino dell'Annunziata.
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Nacque a Brivio, in provincia di Como, il 5 dicembre 1804, morì a Milano l'11 marzo 1895. Uomo d'una prodigiosa alacrità, facilità, costanza nel lavoro, giovò grandemente, più che alla scienza storica [...] e alla critica letteraria, a divulgare una enorme quantità di fatti importanti o curiosi; ma sarebbe ingiusto non riconoscergli, in qualche campo speciale, una vera e propria competenza, ed erroneo sarebbe ...
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Uomo politico milanese, nacque il 3 gennaio 1815 a Milano. Iniziò i suoi studî nel collegio Longone di Milano e li compì nel collegio Ghisleri e nell'università di Pavia, dove si laureò in legge e si legò [...] partito. Da allora il C. fu consigliere molto reputato del Depretis, ma nel 1886 Milano gli negò il mandato e fu fatto senatore. Morì il 4 ottobre 1888.
Gli scritti del C. furono scelti e pubblicati in 4 volumi da T. Massarani (Roma 1891-1894); vedi ...
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Eminente teologo ed erudito greco del sec. XVII. Nato a Chio nel 1586 da Nicola Allatios ('Αλλάτιος, in ital. Allacci o Allaccio, o Allazio), fece i primi studî sotto lo zio materno Michele Neuridis, che [...] per dedicarsi allo studio della medicina sotto la guida di Giulio Cesare Lagalla, di cui poi scrisse la vita in latino, conseguì Clemente VII eletto primo custode della Biblioteca Vaticana. Morì il 19 gennaio 1669.
Della sua instancabile operosità ...
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Nacque in Capua di antica e nobile famiglia. Il padre, Rinaldo, come poi anche i fratelli minori Guido e Cesare, fu valente capitano ed ebbe parte non piccola negli avvenimenti militari del suo tempo nel [...] Più tardi, partì per la Spagna e, appena giunto, morì a Valladolid nel 1515,
Quadri, carmi, romanzi sono stati 1883; F. Abignente, La disfida di Barletta, Trani 1903; R. De Cesare, La disfida di Barletta nella storia e nel romanzo, Città di Castello ...
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Nacque a Verona il 14 giugno 1840, figlio di Cesare (v.) e pupillo di Aleardo Aleardi. Laureatosi in leggi a Pisa nel 1862, tornò in patria donde più non si mosse. Nel 1877, fu nominato insegnante di letteratura [...] italiana nel Collegio degli Angeli di Verona; morì il 10 settembre 1910.
L'ombra dello sposo, "fola di sere d'inverno", del 1866 - situazione romanticamente impostata e condotta; improvvisa soluzione borghesemente realistica - ci fa assistere, per ...
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Critico e scrittore, nato a Casalincontrada (Chieti) il 14 settembre 1863. Nominato nel 1891 professore di lingue e letterature neolatine all'università di Genova, passò nel 1905 a quella di Roma, per [...] , dal 1918, lingue e letterature neolatine. Partecipò volontario alla guerra italo-austriaca e fu decorato al valore. Morì a Casalincontrada il 25 aprile 1928.
Dopo alcuni lavori strettamente filologici, diede la monumentale edizione degli Scritti di ...
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Poco sappiamo della vita di questo fecondo poeta popolare. Nacque da un fabbro a S. Giovanni in Persiceto (Bologna) nel 1550. Intorno al 1570 emigrò a Bologna, dove visse delle elargizioni che i suoi versi [...] gli procuravano e dei proventi delle stampe dei versi stessi; e a Bologna morì nel 1609.
Nei versi di lui, raramente scurrili, mai osceni, non c'è adulazione; una sana festività popolare li rallegra, più o meno limpida e arguta. Gli opuscoli del C., ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...