Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] avanti citato come Lettere I, 426). L’11 settembre 1935 confida ad Augusto Monti: «Lei sa come io odi il mare; mi piace nuotare, però Mondadori 2001.Lajolo, D., Il vizio assurdo. Storia di Cesare Pavese, Milano, Il Saggiatore, 1960.Melville, H., Moby ...
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Qual è il ruolo della burocrazia nella costruzione del lessico in una società dominata dal totalitarismo? Per quel che riguarda l’Italia, in quale misura il gergo burocratico usato dai funzionari delle [...] ’esilio in Svizzera. A Firenze rimasero i figli Aldo e Cesare. Nel frattempo il nome ebraico della Olschki venne “arianizzato” in Gobetti, in un articolo firmato nel 1924 da Augusto Monti e intitolato Burocrazia e fascismo, si legge:Dei simboli della ...
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«Sono io il dizionario impazzito, o è lui che mi sfoglia?»Giorgio Manganelli, La penombra mentale. Interviste e conversazioni 1965-1990 (a cura di Roberto Didier, Editori Riuniti, Roma 2001, p. 227). «Come [...] punto da ideare una falsa citazione? La citazione del Monti sul nartece ci conduce diffusamente ad un libro prezioso, a cura di Gian Luigi Beccaria, al Lessico prefabbricato di Cesare Garelli, a Lingua in rivoluzione di Franco Fochi e al ...
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Luca MarcozziDante e la povertà. Il personaggio di san Francesco nel ParadisoRoma, Carocci, 2024 Nelle ultime settimane del 1301 la Parte nera riprende il potere a Firenze con una sorta di colpo di stato [...] altro l’attacco che colloca il luogo natale di Francesco tra i monti e i fiumi dell’Umbria. Se l’esegesi dantesca non ha mai E se il pescatore dell’Epiro non ha remore a rivolgersi a Cesare, così Dante ha la sicurezza e la franchezza di rivolgersi ai ...
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Il patriarcato preborghese, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non escludeva le donne dalla sfera culturale. Nella sua Storia della letteratura italiana (1772-1782; seconda edizione 1787-1794), [...] sua genesi. La prima attestazione risale alla Iconologia (1613) di Cesare Ripa in un contesto misogino: «L’Amor di se stesso lo . Presso ai Maggiori Goldoni, Parini, Alfieri e Monti, risultano le Maggiori Petronilla Paolini Massimi, Faustina Maratti ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] 1842 = Epistolario di Vincenzo Monti, riordinato ed accresciuto di molte lettere non prima stampate o raccolte, Milano, presso Giovanni Resnati, 1842.Orlando Furioso = Ludovico Ariosto, Orlando furioso, a c. di Cesare Segre, Milano, Mondadori, 1976 ...
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montista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi, che sostiene con grande convinzione l’economista, docente universitario e politico Mario Monti e le sue posizioni. ◆ Lo scontro politico (terzo polo montista contro vecchia maggioranza) prende la forma...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...
MONTI, Cesare
Massimo Carlo Giannini
MONTI, Cesare. – Nacque a Milano il 15 maggio 1594, secondogenito di Princivalle e di Anna Landriani, sua seconda moglie.
Il padre, membro del Collegio dei giureconsulti e vicario di Provvisione di Milano,...
MONTI, Urbano
Annalisa D'Ascenzo
MONTI, Urbano (Monte dall’Angelo). – Figlio naturale di Giovanni Battista e di Angela de Menclozzi, nacque a Milano il 16 agosto 1544.
La famiglia del padre, di estrazione patrizia, sembra fosse originaria...