Pittore (Sesto Calende 1477 - Milano 1523). Attivo a Milano, dove presumibilmente si formò in ambito leonardesco, C. fu anche a Roma, collaboratore del Peruzzi, a Messina e a Napoli. Accanto alla componente [...] leonardesca, particolarmente forte nelle prime opere (Madonna col Bambino, Milano, Pinac. di Brera), le sue opere mostrano chiari richiami classicheggianti e raffaelleschi (Adorazione dei Magi, Napoli, ...
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Pittore (Messina forse 1470 - ivi 1524 circa). Scolaro di Salvo d'Antonio e seguace in giovinezza della corrente antonelliana, si formò in seguito una maniera eclettica, risentendo soprattutto di Cesare [...] daSesto, non senza imitare Raffaello. L'opera sua più nota è la Presentazione al Tempio (1519) nel museo di Messina. ...
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Pittore (Salerno 1490 circa - Gaeta 1530). Formò la sua educazione artistica sugli schemi umbri pervenuti in Campania, ma accolse pure modi raffaelleschi, l'influsso di CesaredaSesto e qualche vago apporto [...] schietto, si distingue, specie nei suoi piccoli dipinti, per accenti paesani e agresti, per un gusto di spontanea arcaicità. Le principali opere sue sono da cercare in Napoli, in Salerno, nelle abbazie di Montecassino e di Cava dei Tirreni, ecc. ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] la regia e l’impianto ideativo di Peruzzi e la collaborazione esecutiva subordinata di Jacopo Ripanda e forse di CesaredaSesto.
Si conserva un solo disegno preparatorio (Londra, British Museum, Department of prints and drawings) relativo ad alcune ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] supporre che, in concomitanza con la calata a Roma di altri artisti lombardo-veneti (come Lorenzo Lotto, il Bramantino e CesaredaSesto) attorno al 1508-09, il L. abbia compiuto non uno, ma due viaggi a Roma, l'uno precocemente (come dimostrerebbe ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] in S. Antonio abate a Milano. Una rinnovata e "lombarda" fusione fra i diversi termini culturali - con rimandi a CesaredaSesto che sono forse la risposta, intelligente e creativa, a propensioni del cardinale Federico Borromeo -, di ampio e luminoso ...
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LANINO, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque tra il 1509 e il 1513 da Enriotto "de Lanino", tessitore in Vercelli, e da Marchetta (Romano, 1985, p. 13). Non si conosce il luogo di nascita, che potrebbe [...] Milano (Sacchi, 1986, pp. 153-156), appartiene interamente alla cultura milanese del L., meditata su Leonardo, Bernardino Luini e CesaredaSesto: come già nel Martirio di s. Caterina o nell'Ultima Cena di S. Nazaro, le reminiscenze gaudenziane sono ...
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MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] , Salaì and the inventory of his estate, in Raccolta Vinciana, XXIV (1992), pp. 113, 123; L. Cogliati Arano, Una proposta per CesaredaSesto a Bayonne, ibid., XXV (1993), pp. 155-157; F. Moro, Pittura in Brianza e in Valsessina dall'Alto Medioevo al ...
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LAPICCOLA, Nicola (Niccolò)
Francesco Leone
Figlio di Leonardo e di Maddalena Dati, nacque a Crotone nel febbraio del 1727.
Dopo un breve soggiorno a Napoli nel 1744, il L. si trasferì a Roma all'inizio [...] 1973-74, pp. 351-353; G. Borghini, Peruzzi, CesaredaSesto e altre presenze nell'episcopio di Raffaele Riario ad Ostia, in a Roma, Milano 1983, s.v.; G. Borghini, S. Caterina da Siena a via Giulia (1766-1776): passaggio obbligato per la cultura ...
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CAROTO, Giovanni Francesco
EE. Safarik
Figlio di Pietro da Caravaggio, nacque probabilmente a Verona attorno al 1480, cioè ad una data media fra quelle riferite dai registri di S. Maria Antica: 1478, [...] a Verona il C. dipinse probabilmente il polittico di S. Giorgio in Braida (datato 1510-1515 da Del Bravo, p. 7), ancora pieno di reminiscenze lombarde (CesaredaSesto, Bramantino).
La quasi continua presenza del C. a Verona dopo il 1523 - le notizie ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...