Scultore e pittore francese, nato a Parigi il 24 settembre 1796, morto nella stessa città il 25 giugno 1875. Figlio d'un orefice poco conosciuto, dal quale prese senza dubbio la passione per il bronzo [...] tutta la violenza della natura selvaggia sono espresse in quei bronzi in cui si sente la carneficina e il sangue. Cervo atterrato da due levrieri, Cavallo abbattuto da un leone, Orso della Russia, Elefante asiatico, Due giaguari del Perù, Pantera del ...
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SIENITI
Famiglia di rocce intrusive il cui nome deriva da Siene (Assuan) in Egitto, dove fin dall'antichità si scavava una roccia eruttiva composta da ortoclasio e orneblenda, oltre che da oligoclasio, [...] feldspato alcalino.
Sieniti normali, per lo più micacee e anfiboliche si trovano in Italia nel Biellese (Valle del Cervo e Valle d'Oropa) e sono caratterizzate dalla tinta leggermente bruno violacea dell'ortoclasio. Sieniti micacee si trovano nella ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Tarquinia
Massimo Pallottino
Giovanni Colonna
Maria Cataldi
Tarquinia
di Massimo Pallottino, Giovanni Colonna
Città (etr. tarch(u)na; lat. Tarquinii) etrusca e [...] del Gorgoneion, Cardarelli, 1701, dei Fiorellini, della Caccia al Cervo, Bartoccini, dei Festoni, dei Leopardi, dei Baccanti, Querciola, Bighe e nel frontone della Tomba della Caccia al Cervo (ma con figure correttamente risparmiate sul fondo). L’ ...
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GAGGINI (Gagini), Giacomo
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Bernardo, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel 1672. Iniziò il suo apprendistato a Genova nella bottega dello scultore Francesco Garvo, [...] attestano i quattro altari eseguiti per la chiesa parrocchiale di Cervo (nei pressi di Imperia) dal 1761 al 1789. 129 s.; A. Romero, Lo scultore Bernardo Gaggini nella chiesa parrocchiale di Cervo, in Communitas Diani, 1985, pp. 16-19, figg. 1-4; ...
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TISZA, Cultura del
E. Castaldi
, Cultura del Cultura preistorica che risale al XXVIII-XXV sec. a. C. ed è un esempio di adattamento culturale neolitico. Ha il suo fulcro nell'area ungherese, precisamente [...] (v.), le fuseruole e i pesi da telaio. Tra gli strumenti l'accetta a forma di calzatura, le accette in corno di cervo e gli arponi di corno, molti dei quali provvisti di barbe. Nel secondo stadio culturale la tradizione Bükk si affievolisce ed il ...
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Animale domestico, appartenente all'ordine dei Carnivori, alla famiglia Canidi.
I Canidi.
La famiglia dei Canidi (lat. scient. Canidae Gray 1821; fr. Canidés; sp. Cánidos; ted. Hunde; ingl. Dog tribe) [...] per la ricerca dell'alce, del bisonte e dell'uro; 3) cani per la caccia dei cinghiali; 4) cani usati per l'inseguimento dei cervi, che furono poi divisi in cani di testa e cani di muta; 5) bracchi per la caccia dei caprioli e delle lepri; 6) levrieri ...
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ORTAGGI
Giuseppe PAPAROZZI
Fabrizio CORTESI
Giulio CAPODAGLIO
. S'indicano con questo nome e con quello di piante ortensi le piante che vengono coltivate negli orti a scopo alimentare o condimentario. [...] verde); Scandix cerefolium (cerfoglio).
Ossalidacee: Oxalis acetosella (acetosella).
Plantaginacee: Plantago coronopus (corna di cervo).
Poligonacee: nell'Europa centrale e settentrionale si coltivano come ortaggi Rheum rhaponticum, R. undulatum ...
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. Il termine campignano (campignien), creato nel 1886 da Ph. Salmon, deriva dal nome di un villaggio della Francia, Campigny, nel comune di Blangy-sur-Bresle (Seine-Inf.), dove apparvero in maniera più [...] ceramica offre forse più analogie con quella dell'età del bronzo, che con quella neolitica; la fauna è rappresentata dal cervo, dal cavallo (che manca nelle stazioni neolitiche) e dal bove domestico. Al ciclo delle selci scheggiate appartiene anche l ...
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LAMPADARIO
Maria Accascina
La necessità di moltiplicare le luci per meglio illuminare gli ambienti, portò all'uso dei lampadarî, supporti mobili, formati da un fusto con varî bracci ai quali si appendevano [...] ) - non mutò quella semplice struttura. Particolari alla Germania (sec. XVI) furono i lampadarî a forma di corna di cervo con figure sovrapposte (museo germanico di Norimberga). L'arte del Rinascimento diede ai lampadarî - molto spesso a una sola ...
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VELIA (‛γέλη, più tardi ‛Ελέα; lat. Velia)
Giulio Giannelli
Colonia. greca della Magna Grecia, posta sulla spiaggia tirrenica della Lucania, in un luogo dominante la baia dove sbocca il fiume Alento [...] su una faccia la testa di Atena o quella della ninfa Velia, sull'altra, un leone, spesso in lotta con un cervo.
La popolazione di Velia fu probabilmente rafforzata, a più riprese, dal sopraggiungere di nuovi contingenti di immigranti ionici. Vi passò ...
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cervo
cèrvo s. m. (f. -a) [lat. cĕrvus, f. cĕrva]. – 1. a. Genere di ruminanti (lat. scient. Cervus) della famiglia cervidi, che vive con 15 specie (di cui la più nota è Cervus elaphus, in ital. c. nobile) e numerose sottospecie in Europa,...