POLO de MEDINA, Salvador Jacinto
Salvatore Battaglia
Scrittore spagnolo, nato nel 1607 a Murcia, dove morì non prima del 1657. Di natura umanistica e di mentalità piuttosto superficiale, P. de M. riuscì [...] del Góngora, specie nei romances e negli epigrammi; nella prosa rifece il tono satirico e polemico del Quevedo e del Cervantes, rimanendo sempre in margine al loro mondo morale e artistico.
Nel genere più propriamente festivo e burlesco, P. de M ...
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Regista, scenografo e pittore polacco (Rzeszów, Polonia, 1922 - Varsavia 2008). Sopravvissuto ai campi di sterminio di Auschwitz e Buchenwald, iniziò la sua carriera di scenografo al Teatro di Nowa Huta, [...] di teatro completo, ma anche pittore di fama, attento alla drammaturgia contemporanea come ai classici, ha creato spettacoli di grande suggestione visiva e di forte impatto emotivo; ricordiamo: Cervantes (1976); Dante vivo (1981); Dante III (1985). ...
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Drammaturgo e uomo politico (Guadalcanal, Siviglia, 1828 - Madrid 1879), liberale, ministro sotto la Restaurazione. Autore del manifesto della Rivoluzione di settembre del 1868 che va sotto il titolo España [...] e sociale di notevole interesse: particolarmente El tanto por ciento (1861); El nuevo don Juan (1863); Consuelo (1878). È anche autore di una riduzione per il teatro de El curioso impertinente di M. de Cervantes in collaborazione con A. Hurtado. ...
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LAFORET, Carmen
Carmelo SAMONA'
Narratrice spagnola, nata a Barcellona nel 1921. Messasi in luce ancora giovanissima con il romanzo Nada, che ottenne il premio Nadal nel 1945, e più tardi il premio [...] (Barcellona 1950), e La mujer nueva (ivi 1955), che le meritò il premio Menorca (1955) e il premio nazionale Cervantes (1956).
Incline a un preciso realismo descrittivo, improntato a un tono di crudo pessimismo e velato di spunti autobiografici, fin ...
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PEREDA y PORRUA, José María de
Carlo Boselli
Scrittore spagnolo, accademico e deputato, nato a Polanco (Santander) il 6 febbraio 1833, morto a Santander il 1° marzo 1906. Abbandonati gli studî di matematica [...] spirito eletto e vigorosamente personale sembrava incarnare la più schietta tradizione spagnola: quella di Mendoza e di Cervantes. Cultore del romanzo regionale e rurale, per quanto nemico dichiarato del verismo francese, fu tuttavia uno scrittore ...
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Pittore, nato a Segorbe nel 1730, morto a Valenza nel 1803. Scolaro del padre Nicolás, architetto e scultore, dopo aver studiato a Madrid, si stabilì a Valenza e vi fu direttore dell'Academia de San Carlos. [...] e dei pittori italiani del '500, si trovano a Valenza, Liria, Porta Coeli, Segorbe, Madrid, Saragozza e Lerida. Illustrò il Don Quijote di Cervantes.
Bibl.: M. v. Bohen, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente). ...
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Città della Spagna centrale, nella provincia di Madrid, da cui dista 33 km., situata presso il fiume Henares, a 587 m. s. m. La popolazione (ab. 11.142 nel 1920) è dedita in gran parte ai commerci e alle [...] XI vi riunì le Cortes, che promulgarono il celebre codice detto l'Ordenamiento de Alcalá. In Alcalá nacquero, oltre che Cervantes, Fernando I fratello di Carlo V, Antonio de Solis, storico della conquista del Messico, e l'architetto Pedro Gumiel.
Vi ...
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LÓPEZ de AYALA, Ignacio
Letterato spagnolo, la cui attività si svolse durante la seconda metà del Settecento. Visse a Madrid, dove insegnò "poetica" a San Isidro.
Con interessi esclusivamente eruditi, [...] de la Historia. Tentò la poesia su argomenti occasionali e arcadicamente intellettualistici; né miglior prova fece una tragedia (Numancia destuítda, 1775), derivata in parte dalla Numancia del Cervantes, ma condotta sugli schemi del teatro francese. ...
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Scrittore (castello di Florian, Gard, 1755 - Sceaux 1794). Lontano parente di Voltaire, fu gentiluomo presso il duca di Ponthièvre, nel castello di Anet. Compose in questo periodo la maggior parte delle [...] a sfondo storico-cavalleresco (Numa Pompilius, 1786, e Gonzalve de Cordoue, 1791), o nelle sue pastorali, che s'ispirano a Cervantes (Galatée, 1783, Estelle et Némorin, 1788). Più vivaci le sue Fables (89 in tutto, pubblicate nel 1792). Accademico di ...
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Scrittore, nato a Firenze l'8 marzo 1881. Studioso di problemi educativi, libero docente di psicologia, redattore e collaboratore di molti giornali e periodici, direttore (1921-24) del risorto Giornalino [...] ; Virgilio, Milano 1927; Dante, ivi 1930; ecc.), sia con traduzioni e riduzioni da scrittori antichi e moderni (Cervantes, Rabelais, Swift, Andersen, Lamartine, ecc.), sia, soprattutto, con fiabe, racconti e romanzi nei quali gli intenti didattici ...
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iulianiacee
iulianiàcee s. f. pl. [lat. scient. Julianiaceae, dal nome del genere Juliania, che è dal nome, Juliano, del figlio del botanico V. Cervantes]. – Famiglia di piante dell’ordine sapindali, comprendente soltanto due generi, uno del...
donchisciotte
donchisciòtte (o 'Don Chisciòtte') s. m. – Propr., nome del protagonista dell’omonimo romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616), assunto per antonomasia a indicare persona di sentimenti generosi, facile agli...