CODAZZI (Codacci, Codazzo, Codozo, Codagora, Codaora, Codahorra), Viviano
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bergamo da Maffeo, anch'egli bergamasco, fra il 1603 e il 1604, nonostante un documento del 1657 [...] Parma 1820, p. 261; A. Bertolotti, Artisti lombardi a Roma..., Milano 1881, II, pp. 95 s.; N. F. Faraglia, Notizie di... artisti… nella chiesa di 1972), pp. 268 ss.; R. Causa, L'arte nella certosadi S. Martino…, Napoli 1973, ad Indicem; T. Fomiceva, ...
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BELLOTTI, Biagio Giuseppe Maria
Rossana Bossaglia
Nacque a Busto Arsizio il 26 febbraio 1714 da Leopoldo e da Comelia Ballarati.
Sembra che fosse nipote dei modesti artisti Ambrogio, Francesco e Biagio [...] nel 1750, per affreschi nella sala capitolare della certosadi Garegnano (Milano). Dal 1755, per alcuni anni, Bibl.: P. Zani, Encicl. metodica... delle belle arti, I, 3, Parma 1820, p. 185; L. Ferrario, Busto Arsizio. Notizie storico statistiche, ...
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NICCOLÒ di Tommaso
P. Leone de Castris
Pittore fiorentino attivo in Toscana e in Campania durante il terzo quarto del 14° secolo.
Le prime notizie di N. risalgono a dopo il 1346, quando il suo nome [...] s; Madonna, Blockley, Spencer Churchill Coll. di Northwick Park; Compianto, Parma, Pinacoteca Giuseppe Stuard; Madonna del Parto, con schiere di santi per la certosadi Capri, su richiesta del fondatore e camerario reale Giacomo Arcucci, di cui ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] Torino, Museo Civico), della certosadi Pavia (16° sec.), di S. Giorgio Maggiore a Venezia (16° sec.), quello di S. Pietro a Perugia. Notevoli le tarsie rinascimentali dei c. (duomo diParma, opera dei Lendinara). Oltralpe, di grande rilievo sono gli ...
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Pittore (Terenzo, Parma, 1582 - Roma 1647). Allievo di Agostino e quindi di Annibale Carracci, geniale nell'invenzione, amante degli scorci audaci e degli spettacolari effetti di luce, assertore di una [...] del Domenichino. Furono un nuovo soggiorno a Parma, il contatto con l'ultimo stile di B. Schedoni, e la rinnovata visione della cupola del Gesù Nuovo (1634), della Certosadi S. Martino, dei SS. Apostoli, della cupola di S. Gennaro in duomo (1643). L ...
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Pittore spagnolo (Játiva 1591 - Napoli 1652), formatosi con probabilità a Valencia sotto la guida di Francisco Ribalta, operò prevalentemente in Italia tra Roma, Parma e soprattutto Napoli, dove per oltre [...] Nel 1611 fu a Parma, poi a Roma (1613-16), dove eseguì le tele con i Cinque sensi (Vista, Città di Messico, museo Franz Mayer cappella del Tesoro di S. Gennaro) e La comunione degli apostoli (1651, certosadi S. Martino), esempi di una pittura ...
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Famiglia di pittori e architetti di Cremona, attivi nei secc. 17º-18º. Più noti i pittori Francesco, detto il Piacentino (Cremona 1669 - Pontremoli 1735), scolaro e collaboratore di Giuseppe (Casalmaggiore [...] attivi in Lombardia, dipinse, con motivi tardo-barocchi, nei palazzi ducali di Modena, Massa e Parma, nella Certosadi Pavia, nel palazzo Ercole della Somaglia a Piacenza. Sue opere anche nel Duomo e nella Ss. Annunziata a Pontremoli. Giovanni ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] priore della certosadi Pavia per commettergli, «cum omne presteza possibile», di far realizzare una targa marmorea per la chiesa di Santa Maria del collo di Leda è chiaramente uno sviluppo delle idee alla base della Scapiliata diParma e del san ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] certosadi Champmol e al monumento funebre di Filippo l'Ardito (Digione, Mus. des Beaux-Arts) permettono di , Nuova cronica, a cura di G. Porta, II, Parma 1991, pp. 338, 741.
Iscrizioni. - Paolino di Nola, Epistolae, a cura di W. Hartel, in CSEL, ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] della certosadi Champmol a Digione, di Claus Sluter, 1391).Una forma particolare di immagine del donatore/fondatore, dal carattere di 'monumento', è quella che cerca di nobilitare il significato di un luogo o di un'istituzione con la figura di un ...
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