Larva vescicolare di tenia (Classe Cestodi) del genere Multiceps. Allo stato adulto, parassiti del cane e di Canidi selvatici. Allo stato larvale, infestano le pecore, il coniglio e altri animali, raramente [...] l’uomo, provocando una parassitosi ( cenurosi). Possono localizzarsi in vari tessuti: le cenurosi muscolari o sottocutanee non causano gravi disturbi, le forme cerebrali spesso sono letali. ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] delle scimmie. l primi risultati che misero in rilievo l'attività congiunta e prolungata, sia del talamo che della corteccia cerebrale, vennero presentati da E.W. Dempsey e R.S. Morison negli anni Quaranta (Dempsey e Morison, 1942). Le loro ricerche ...
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citoarchitettonica del tessuto nervoso
Disposizione delle cellule del tessuto nervoso, e in partic. di quelle della corteccia cerebrale. Schematicamente, nella neocorteccia si possono distinguere due [...] cellule piramidali, orientate parallelamente le une con le altre, che con le loro molteplici connessioni proiettano alle altre regioni cerebrali e al midollo spinale; le cellule non piramidali, con morfologia eterogenea, i cui assoni non lasciano la ...
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Medico greco (fine del 2º sec. d. C.), della scuola eclettica. Nelle sue due opere sulle malattie acute e croniche, conservateci quasi per intero, in 4 libri ciascuna, lasciò pregevoli descrizioni del [...] diabete, della gotta e delle pleuriti e mostrò evolute conoscenze anatomiche e patologiche, soprattutto nello studio dei sintomi che distinguono le paralisi cerebrali da quelle spinali. ...
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SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] 'orologio biologico". Ci limiteremo quindi a riferire in merito a quelle che oggi vengono considerate le ipotesi più attendibili sui meccanismi cerebrali responsabili della comparsa e del mantenimento degli stati di v. e di s., e del come l'uno possa ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] sue incerte delimitazioni, la pragmatica è difficile da studiare e pone resistenza alla suddivisione in elaborazione, sviluppo e basi cerebrali, da noi utilizzata fino a ora per illustrare i suoni, le parole e la grammatica.
Elaborazione
All'interno ...
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immunoscintigrafia
Tecnica diagnostica consistente nell’esecuzione di una scintigrafia con l’impiego di anticorpi monoclonali marcati. Le possibilità dell’impiego clinico dell’i. sono molte, in quanto [...] antigeni tumorali, consentono l’individuazione di diversi tipi di tumore (melanoma, tumori gastroenterici, mammari, cerebrali, polmonari, dell’ovaio), specialmente quelli diagnosticati in fase avanzata, che frequentemente sviluppano recidive dopo l ...
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proctostasi
Forma di stipsi caratterizzata dalla formazione, nel retto, di grosse masse fecali: è provocata dalla perdita, da parte del retto, della capacità contrattile necessaria alla defecazione. [...] La p. è tipica delle persone anziane (favorita anche dalla scarsa assunzione di liquidi), dei pazienti degenti a lungo a letto, dei pazienti con lesioni neurologiche cerebrali e spinali. ...
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disprassia verbale
Disturbo del sistema nervoso centrale che comporta difficoltà di programmazione dei movimenti articolatori necessari alla produzione dei suoni, difficoltà di articolarli insieme e [...] giusta sequenza per formulare parole e frasi. Esistono una d. v. primaria e una secondaria ad altri disturbi, come le paralisi cerebrali infantili. Nel primo caso, non esiste una causa conosciuta, tuttavia è accertato che la d. v. non è dovuta a ...
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Neurologo e psichiatra (Providence Green, Yorkshire, 1835 - Londra 1911). Attraverso una sistematica osservazione clinica pervenne a una interpretazione patogenetica dei disturbi neurologici e dell'alienazione [...] moderne. Si dedicò particolarmente all'oculistica e alla neurologia; propugnò l'uso dell'oftalmoscopio nella diagnosi delle affezioni cerebrali e per primo descrisse l'epilessia corticale (che fu da lui detta epilessia jacksoniana) e una sindrome ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...