Poeta romeno (n. Bucarest 1891 - m. 1969). Sensibile dapprima all'influsso del simbolismo francese, specialmente di J. Laforgue, si è poi volto di preferenza verso il tradizionalismo propugnato dalla rivista [...] definitiva di Versuri (1938). Ha pubblicato anche alcuni volumi di prosa lirica e fantastica: Figuri de ceară ("Figure di cera", 1912), Din paharul cu otravă ("Dal bicchiere di veleno", 1919), ecc. Ha dato al teatro Meşterul ("Il capomastro", 1924 ...
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Sirene
Emanuele Lelli
Il fascino ingannevole del canto fatato
Affascinanti esseri dal corpo di uccello o di pesce e dal volto bellissimo di donna, le Sirene rappresentano i pericoli derivanti dalla [...] più mi stringevano. Quando alla fine le sorpassammo, e ormai né la voce più delle Sirene udivamo, né il canto, in fretta la cera si tolsero i miei fedeli compagni, e dalle corde mi sciolsero».
Sirene antiche e moderne
Come Scilla e Cariddi, le rupi ...
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labirinto
Emanuele Lelli
Perdita dell’orientamento e difficile ricerca di una via d’uscita
Nel mito greco lo straordinario architetto Dedalo progetta una prigione per il mostruoso Minotauro: è il labirinto, [...] che tiene insieme le ali. Icaro però non gli dà ascolto e, affascinato dal Sole, si avvicina pericolosamente all’astro. La cera si scioglie e Icaro precipita nel mare che da lui prenderà il nome di Icario. Il labirinto conserva il suo segreto. Solo ...
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Poeta ceco (Vnorovy, Moravia Merid., 1922 - Brno 1989). Sin dalle prime raccolte (Kolik příležitostí má růže "Quante occasioni ha la rosa", 1957; Hodina mezi psem a vlkem "L'ora fra cane e lupo", 1962; [...] ("La speranza dalle ali di faggio", 1983), raffinate miniature di poesia metafisica, cui seguirono Odlévání do ztraceného vosku ("La colata nella cera persa", 1984), Kdo pije potmě víno ("Chi beve vino al buio", 1988) e A znovu láska ("E di nuovo l ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] principio che governa la selezione è la somiglianza, non solo concettuale ma anche formale tra le parole (pera, non sera o cera, ecc.), mentre quello che governa la combinazione è la contiguità logica (dopo pera non può venire tardi, che invece può ...
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leggenda
Domenico Russo
Al confine tra storia e immaginazione
La leggenda è un racconto tradizionale di argomento mitico, religioso o eroico, in cui fatti e personaggi storici o immaginari legati a [...] mito greco, quello del giovane Icaro, che invece di usare con assennatezza le ali che il padre Dedalo aveva fabbricato con penne e cera per fuggire dal labirinto in cui erano prigionieri, volle volare verso il Sole fin tanto che il calore sciolse la ...
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TYNJANOV, Jurij Nikolaevič
Anjuta MAVER
Scrittore e critico letterario russo, nato a Režic, nel governatorato di Vitebsk, il 18 ottobre 1894 e morto a Mosca il 20 dicembre 1943. Figlio di un medico, [...] (Podporučik Kiže, "Il sottotenente Kiže", 1928; Maloletnyj Vitušišnikov, "Il minorenne V.", 1933, e Voskovaja persona, "La figura di cera") sono di argomento storico - riguardano rispettivamente l'epoca di Paolo I, di Nicola II, e di Pietro il Grande ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] d'artista ("In gran dilettanz'era, / madonna, in quello giorno / quando ti formai in cera / le bellezze d'intorno", vv. 41-44, dove "formai in cera" significa semplicemente 'ritrassi in immagine' e nulla dice sulla tipologia o sulla tecnica usata per ...
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BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] ; e con altre nuove lettere si tengon distinti altri suoni che l'ortografia normale confonde sotto uno stesso segno: c(i) affricato di cera e c(i) fricativo di pece secondo la pronunzia toscana, c(h)esplosivo di cane e c(h)aspirato di dico secondo la ...
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SARTRE, Jean Paul (App. II, 11, p. 789)
Giuseppe Bedeschi
Scrittore e filosofo, morto a Parigi il 15 aprile 1980. Nella sua opera, strettamente intrecciata all'attività in campo politico, è passato da [...] , Parigi 1966; W. BIomel, Sartre, Amburgo 1967; M. Rybalka, Les écrits de Sartre. Chronologie, bibliographie commentée, Parigi 1970; G. Cera, Sartre tra ideologia e storia, Bari 1972; Autori vari, L'ultimo Sartre, in Aut aut, XXIII (1973); S. Moravia ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...