ABONDI, Alessandro
Filippo Rossi
Figlio di Antonio, nacque intorno al 1570. Erede dell'arte di suo padre, di cui prese il posto nel favore della corte austriaca, lavorò, come modellatore in cera e come [...] ,LII (1931), pp. 239-240; G. Gerola, Artisti trentini all'estero,Trento 1930, p. 1; G. Gerola, Il medaglione in cera del Granduca Francesco de' Medici creduto del Cellini,in Dedalo,XII (1932), pp. 98-102; S. Weber, Artisti trentini ed artisti che ...
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Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] monumentale, che fu invece una delle caratteristiche espressioni dell’arte greca. Quando ebbe inizio l’uso di plasmare un modello nella cera o nell’argilla, questo si traduceva nel marmo con misurazioni e con il sistema dei punti, ma in genere non si ...
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Pittore e scultore italiano (Milano 1925 - Torino 2003). Autodidatta, dopo un periodo di pittura espressionista, astratto-informale, svolse la sua ricerca nell'ambito dell'arte povera prediligendo materiali [...] come la terra, gli arbusti, la cera, i tubi fluorescenti al neon, e privilegiando l'aspetto processuale dell'operazione artistica. Accanto al motivo costante, dal 1967, delle costruzioni a forma di igloo, presentò operazioni e installazioni ispirate ...
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Scultore ed ebanista (Anversa 1680 circa - Monaco 1742). Lavorò dapprima a Parigi per Luigi XIV, poi a Monaco, dove divenne scultore di corte; eseguì specialmente bronzi e stucchi decorativi per chiese [...] e palazzi, mobili, ritratti in cera. La sua arte, ispirata ai modi di Girardon, ebbe particolare importanza per lo sviluppo del rococò a Monaco. ...
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Arte
L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza per darle forma. Si differenzia dalla scultura in quanto crea la forma aggiungendo materia plasmabile e quindi molle (creta, [...] argilla, cera, stucco, cartapesta, plastilina ecc.), mentre la scultura, stando allo stretto senso del termine, realizza la forma togliendo materia, cioè ricavandola da un blocco informe di materia non plasmabile e quindi, in linea di massima, dura ( ...
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Ceroplasta, medaglista e scultore (Berlino 1711 - Danzica 1779). Lavorò a Varsavia e a Dresda al servizio di Augusto III e a Pietroburgo per le imperatrici Elisabetta e Caterina di Russia. È noto soprattutto [...] per i suoi ritratti in cera. ...
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Medaglista, scultore, incisore di gemme (Manoppello 1758 - Firenze 1826), allievo di N. Ranieri a Guardiagrele; dal 1785 lavorò a Roma, dove fu amico di G. Pichler e di Canova, e dal 1797 a Firenze. Eseguì [...] cammei, medaglioni in cera e medaglie di bronzo (di Elisa Bonaparte, di Maria Luisa granduchessa di Toscana, ecc.), busti. ...
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Cannello di materia colorante in pasta, ottenuto impastando il colore in polvere con acqua e piccole quantità di sostanze agglutinanti; i p. possono essere morbidi, semiduri o duri e l’impasto può essere [...] anche a base di cera od olio.
Il p. è tecnica pittorica rapida e immediata, che in realtà esige decisione e sicurezza di tratto. Si esegue con il diretto sfregamento del colore su carta preventivamente preparata, su tele, su legno, o in genere su una ...
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Scultore (Milano 1775 - Venezia 1819). Studiò con G. Franchi e insegnò alle accademie di Carrara (1804-07) e di Venezia (1807-19). Realizzò con gusto neoclassico figurazioni mitologiche e allegoriche (per [...] l'Arco della pace a Milano; rilievi in cera su medaglioni di vetro, Milano, Galleria civica d'arte moderna), una statua di Napoleone (1808-09, fusa nel 1932 dal gesso originale, Milano, Collegio reale delle fanciulle) e ritratti. ...
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penna
Nicola Nosengo
Lo strumento della cultura
Fin dall’antichità per scrivere sono stati utilizzati strumenti appuntiti, adatti a stendere l’inchiostro su papiri e pergamene. All’inizio si trattò [...] papiro, usandoli in pratica come pennelli. I Greci e i Romani adoperavano invece stili di metallo per incidere tavolette coperte di cera, o steli di piante per stendere gli inchiostri vegetali sui papiri e le pergamene. Fu probabilmente tra il 5° e ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...