Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte (v. vol. II, p. 595)
R. Jera-Bezard
M. Maillard
La conoscenza della più antica arte c. si è profondamente trasformata nell'ultimo quarantennio; [...] ha permesso di comprendere meglio le tecniche utilizzate dai bronzisti e di smentire la tesi dell'uso della fusione a cera persa. I bronzi venivano colati direttamente in stampi d'argilla compositi.
Ma una delle scoperte più importanti è stata, molto ...
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BONTEMPI, Andrea
Enzo Petrucci
Nacque a Perugia nel 1326, da quanto si può congetturare da una bolla di Innocenzo VI, da Martino, figlio di quel Lello Bontempi, che gli scrittori di cose perugine ricordano [...] I, p. 948). La popolazione lo accolse con manifestazioni di giubilo, e il Comune, in aggiunta al presente ordinario di cera e di confetture, gli fece dono di due cavalli, e inoltre indisse in suo onore grandi festeggiamenti e giuochi pubblici con la ...
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ZACCHI, Zaccaria (da Volterra). – Nacque ad Arezzo il 6 maggio 1473, da Giovanni e da Ginevra Aldobrandini. La data di nascita si ricava – come molte altre informazioni non altrimenti documentate – dalla [...] presso la Curia. Secondo Giorgio Vasari (Vasari, 1568, 1987, p. 178), infatti, Zacchi avrebbe eseguito una replica in cera del Laocoonte, in seguito sottoposta al giudizio di Raffaello Sanzio, insieme a quelle realizzate da Jacopo Sansovino, Domenico ...
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NICCOLO dell'Arca
Paolo Parmiggiani
NICCOLÒ dell’Arca. – Di famiglia dalmata, verosimilmente nacque tra il 1435 e il 1440 e visse i suoi primi anni tra Dalmazia e Puglia. Dai documenti e dalle cronache [...] per il mantenimento della «macchina» del Compianto: «dalle suppellettili e dai sacrificali necessari alla celebrazione della messa, alla cera, ai lumi, ai fiori, fino alla pulizia ordinaria, alle eventuali riparazioni straordinarie e alle spese per l ...
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quanto
Riccardo Ambrosini
1. Di q. - avverbio, aggettivo e pronome relativo e interrogativo, ma anche dimostrativo nel sintagma ‛ tutto q. ' (v. 8.), sostantivo (v. 9.), preposizione (v. 5.) e congiunzione, [...] q. ' sono una cinquantina. Minore è il respiro retorico in If XXIII 98 tanto distilla / quant'i' veggio dolor; Pg VIII 114 tanta cera / quant'è mestiere; Pd XIV 42, XXVIII 51 tanto più divine, / quant'elle son dal centro più remote (v. 2.2.); XXV 33 ...
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FASOLO (Faseolo, Faseoli), Angelo
Paolo Cherubini
Nacque a Chioggia (Venezia) nel 1426 da Giovanni, notaio e procuratore della cattedrale di Chioggia, città di cui la famiglia era originaria. Non si [...] incombenze che ebbe a sostenere in questo periodo fu inoltre quella di ritirare, dietro corresponsione dell'equivalente valore in cera, una grande quantità di Agnus Dei che erano stati venduti in Roma con prafiche ritenute simoniache.
L'occupazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Estrazione e lavorazione dei metalli nel Vicino Oriente antico e in Egitto
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Vicino [...] oggetti (incluse armi) in rame e in lega. In quest’area è attestato uno dei primi usi della tecnica di fusione a cera persa, e forse l’estrazione di rame dal minerale metallifero.
Se paragonata ad aree in cui vi è disponibilità di rame nativo ...
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SINIBALDI, Raffaele detto Raffaello da Montelupo
Marcella Marongiu
– Raffaele Bastiano Romolo Sinibaldi, quartogenito di Bartolomeo (lo scultore e architetto Baccio da Montelupo) e di sua moglie Agnoletta, [...] e al Montelupo: i due artisti lavorarono sotto la stretta direzione del Buonarroti, seguendone fedelmente disegni e modelli in terra o cera, come ricorda Vasari e come indica un disegno del Louvre (inv. n. 837), nel quale il carattere e la postura ...
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Alessandro Niccoli
Quanto alla morfologia, si rileva come le forme con la vocale tonica scempia sono le uniche usate nella Vita Nuova e nella Commedia, mentre nelle altre opere prevalgono quelle [...] quella inferma / ... non può trovar posa in su le piume; VIII 113 Se la lucerna che ti mena in alto / trovi nel tuo arbitrio tanta cera, e XV 70; Fiore II 3 non sapea dove trovar aiuto; XXXV 2, XXXVI 3, XCIII 12, CXXXIX 14, CCV 11, Detto 266.
In un ...
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PESENTI, Martino
Paolo Cecchi
PESENTI, Martino. – Figlio di Giacomo, nacque presumibilmente attorno al 1595 a Venezia.
Nel ritratto calcografico che correda i Capricci Stravaganti del 1647, inciso da [...] poteva toccare e conoscere con le mani, sopra di che lui metteva le note o figure della musica, che le formava di cera» (cfr. Pitoni, [1713]).
Tra i dedicatari dei libri a stampa di Pesenti parecchi furono attivi a Venezia e appartennero al ceto dei ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...