Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] delle are dei Lari, le maschere e le immagini dei defunti trasportate nelle cerimonie funebri o conservate nelle case (dette cerae pictae, in quanto colorate). Le qualità della c., che facilmente simula la consistenza e il colore dell’incarnato, ha ...
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Andrea Carobene
A lezione dalle maestre api
Le cere sono materiali sintetici o naturali caratterizzati da un basso punto di fusione. Passano cioè dallo stato solido a quello liquido anche a temperature relativamente basse. Questo permette di utilizzarle per molti impieghi, dalle candele ai cosmetici. ... ...
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céra [Lat. cera] [FTC] [EMG] Denomin. sia della c. d'api, sia di varie sostanze di origine vegetale (ceridi), usate per le loro proprietà isolanti elettriche, tipic. per impregnare carta (che acquista non solo ottime proprietà isolanti, ma anche l'impermeabilità). Le principali caratteristiche elettriche ... ...
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Cere sintetiche. - Col nome di c. oggi si indicano generalmente, oltre quelle animali e vegetali, anche tutta una serie di prodotti naturali e sintetici che hanno in comune con le c. propriamente dette numerose proprietà fisiche e di impiego quali, ad esempio, resistenza all'acqua ed al vapor d'acqua, ... ...
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È, propriamente, la sostanza che le api elaborano nel loro organismo, e che serve come materiale per la costruzione dei favi (v. ape). Più genericamente, in chimica, si comprendono sotto il nome di cere alcune sostanze di origine animale o vegetale, simili ai grassi, da cui differiscono però per alcune ... ...
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cera
Napoleone Eugenio Adamo
. In senso proprio il vocabolo si trova in Cv II IX 7 se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo raggio del sole che non farebbe la pietra, però che [...] , ingegno che coopera ai disegni divini ": Se la lucerna che ti mena in alto / truovi nel tuo arbitrio tanta cera [" idest, virtutem ", Benvenuto; " tanto ingegno ", Buti] / quant'è mestiere in fino al sommo smalto: " Così la grazia illuminante, che ...
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cera
Napoleone Eugenio Adamo
. Nel significato di " volto ", " faccia " (gallicismo, dall'antico francese chiere), in Rime LXIX 7 i' ebbi tanto ardir, ch'in la sua cera / guarda', [e vidi] un angiol [...] figurato. Quanto all'identificazione della donna nel cui volto (in la sua cera) D. guardò, il Contini, dissentendo dallo Zingarelli che suppose essere non Beatrice, ma Vanna, sostiene, come il Carducci e lo Scherillo, che si tratta della prima donna ...
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CERA, Pierluigi
Sergio Rizzo
Italia. Legnago (Verona), 25 febbraio 1941 • Ruolo: libero • Esordio in serie A: 4 maggio 1958 (Milan-Verona, 2-0) • Squadre di appartenenza: 1957-64: Verona; 1964-73: [...] Cagliari; 1973-79: Cesena • In nazionale: 18 presenze (esordio: 22 novembre 1969, Italia-Germania Est, 3-0) • Vittorie: 1 Campionato italiano (1969-70)
Nato centrocampista, è diventato il primo 'libero' ...
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. È l'Hoya carnosa R. Br., liana della famiglia Asclepiadacee originaria della Cina meridionale e dell'Australia orientale; in Italia frequentemente coltivata in serra temperata e, dove il clima permette, anche all'aperto. I fusti producono radici rampicanti che si attaccano e si saldano al substrato; le foglie, brevemente picciolate, sono ovali-oblunghe, coriacee, persistenti; i fiori, in racemi ombrelliformi, ...
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Genere di Palme, sottofamiglia Ceroxiloidee, istituito da Humbolt, Bompland e Kunth; con tronchi altissimi ricoperti di un denso strato biancastro di cera; foglie grandissime in chioma terminale, pennate [...] con foglioline lineari lanceolate acuminate, con grosso nervo mediano, bianche di sotto per forte produzione di cera. Spadici nascenti tra le foglie della chioma, ramificati con tre o più spate, la superiore evoluta e legnosa. Questo genere comprede ...
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Deposito di cera alla superficie di un organo vegetale che ne risulta coperto come da un velo; per es., su frutti carnosi, come susine, uva. ...
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Scultrice in cera (Berna 1760 - Londra 1850), fondatrice a Londra (1802) del museo di cere che ne porta il nome, imitato in altri paesi. ...
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Scultore in cera (n. 1620 circa - m. 1680 circa). Il più noto esponente di una famiglia di ceroplasti, lavorò ad Augusta, a Ratisbona e a Vienna, dove nel Kunsthistorisches Museum sono conservati oltre [...] cento bassorilievi con scene dalle Metamorfosi di Ovidio ...
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Grossa candela di cera, usata in particolare per scopi liturgici.
C. pasquale Il grande c., decorato e posto su un candelabro, che viene benedetto, al canto dell’Exultet o preconio pasquale (detto anche [...] anticamente laus cerei) il sabato santo. È usato nella benedizione del fonte battesimale, in cui viene immerso tre volte, nelle vigilie di Pasqua e di Pentecoste, e, collocato dal lato del Vangelo dell’altare ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...