Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] funzione giocosa; e ciò non soltanto da parte di scrittori che hanno utilizzato o creato forme gergali con finalità scapelament dei cónθa («seggiolai») di Rivamonte, Gosaldo e di altri centri dell’Agordino (Belluno);
(e) in Friuli: il gergo dei ...
Leggi Tutto
Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] friulana sono le seguenti (fig. 3):
(a) il friulano centro-orientale, corrispondente al territorio della diocesi di Aquileia, il più diffuso furlana, istituita da ➔ Pier Paolo Pasolini. Gli scrittori che fanno capo a Risultive mantengono l’uso della ...
Leggi Tutto
L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] poeti a riscoprire i dialetti nativi, spesso di centri piccoli o piccolissimi (Mengaldo 1994): una costante . 3º (Le altre lingue), pp. 465-539.
Pancrazi, Pietro (1942), Scrittori d’oggi, Bari, Laterza, pp. 262-270.
Reina, Luigi & Ravesi ...
Leggi Tutto
Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] i diritti, ecc.; o anche la scelta di locuzioni preposizionali con al centro un nome: a causa di invece di per, per il fatto che costante mentale. Tra queste, almeno: l’attrazione per gli scrittori tragici e nichilisti, che porta p. es. lui toscano ...
Leggi Tutto
Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] e le indicazioni spazio-temporali) sono regolati sul centro discorsivo dell’enunciato originale, come nel discorso contenuti più analitici, più adatti al discorso indiretto, gli scrittori della fine del XIX secolo (da Alessandro Manzoni in poi ...
Leggi Tutto
L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] derivate dai dialetti, che talora usano anche gli scrittori, dal Cinquecento, con Giulio Cesare Croce (burazzo di dati medi, riguardanti anche le grandi città, perché nei centri abitati medio-piccoli l’impiego alternato dei due codici sale quasi ...
Leggi Tutto
Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] sotterranei di New York (1916). Segue le tracce di Ciambelli lo scrittore Paolo Pallavicini con il romanzo Tutto il dolore, tutto l’amore italiana, 1876-1976, a cura di G. Rosoli, Roma, Centro Studi Emigrazione, pp. 9-64.
Franzina, Emilio (1996), ...
Leggi Tutto
Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] questo periodo però, pur partendo da posizioni illuministe, scrittori come Mendelè Mōkēr Sĕfarīm, I.L. Peretz e S le due guerre, New York e Varsavia costituirono i maggiori centri letterari; in Polonia in particolare si sviluppò un’importante ...
Leggi Tutto
Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] e della geografia linguistica, che portano a individuare i centri d’irradiazione, le aree di diffusione, l’origine e in Germania, a metà del 18° sec., l’attività di un gruppo di scrittori dell’illuminismo tedesco (M. Mendelssohn, T. Abbt, J.J. Engel, ...
Leggi Tutto
In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] Dal 13° sec. e per tre secoli le Fiandre furono il centro della vita letteraria dei Paesi Bassi. Numerose sono le traduzioni o quelli meridionali che rimangono sotto la Spagna. Molti scrittori f. e brabantini si trasferiscono nelle città ...
Leggi Tutto
centro salute
loc. s.le m. Centro che offre cure e servizi per mantenere o recuperare il benessere fisico e la distensione psichica. ◆ Albergo a quattro stelle di classe e di emozione, antico di origine ma funzionale e rammodernato fino a...
scrittorio1
scrittòrio1 agg. [dal lat. scriptorius, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»], letter. – 1. a. Che è usato per scrivere, che è destinato all’operazione materiale della scrittura: strumenti s. (penna, stilo, ecc.,...