TANGANICA (XXXIII, p. 226)
Francesco CATALUCCIO
Carlo DELLA VALLE
Superficie e popolazione. - Stato indipendente dal 1961, è ripartito dal 1950 in nove province, in luogo delle undici preesistenti.
Condizioni [...] diamanti, oro (1682 kg nel 1957), ecc. La produzione dell'energia elettrica nel 1958 ha raggiunto 141 milioni di kWh, per 2/3 di territorio e di suggerire modifiche al sistema di governo centrale, regionale e locale. Sulla base del rapporto presentato ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Sistemi di organizzazione della conoscenza
Fu Daiwie
Georges Métailié
Ina Asim
Sistemi di organizzazione della conoscenza
La fioritura di un nuovo genere di [...] sotto la voce 'Note a margine' (come esponente della cultura centrale, e non ai margini di essa, con uno sguardo acuto e la fessura come il cono o il cilindro di luce di una torcia elettrica, come qualcosa di analogo ai 'raggi' o alle 'onde' di luce ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] dai quattro Stati membri, sia come fonte di energia elettrica, sia per migliorare l'irrigazione. In pratica l'OERS la sterile maledizione di una forma di dittatura. Il suo rigido centralismo di principio, in cui e secondo cui tutto il potere ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] Herschel, esso non ripagò l'investimento.
La grande macchina elettrica teyleriana fu il capostipite di una serie di congegni minori anche la prospettiva 'dinamica' di Kant di forze centrali opposte non poteva essere preferita per la sua forza ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] e Fanfani pagò scelte come la nazionalizzazione dell’energia elettrica e l’ipotesi di attuare il decentramento regionale. La sviluppato nel tempo. Il declino di alcuni elementi della centralità democristiana era già emerso prima negli anni Sessanta, ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] tuttavia, vi è, agli inizi dell'Ottocento, un quesito centrale riguardo al modo in cui è costituito il processo stesso della teoria non era in grado di chiarire la natura della carica elettrica, e restava, inoltre, per così dire incerta nel precisare ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] Colombo dava vita a iniziative imprenditoriali e applicative di punta (prima centrale termoelettrica continentale per l’illuminazione urbana e fondazione della Società elettrica Edison a Milano), mentre Galileo Ferraris, docente di fisica tecnica al ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] mutualità»31.
Emerge chiaramente sia la consapevolezza della centralità del credito per lo sviluppo, sia la 1986). Anche la grossa battaglia politica della nazionalizzazione dell’energia elettrica (1962) da cui scaturì l’Enel venne condotta dall ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] , sul tempo scandito dalle stagioni e sul ruolo centrale della famiglia contadina. La polarizzazione delle proprietà agricole e per costruire nel Sud nuove infrastrutture (strade, linee elettriche e acquedotti). Si cercò anche di attirare le industrie ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] più sorprendenti risalgono soprattutto al 19° secolo: l'energia elettrica, il telefono, la fotografia e il cinema, il fonografo indigena. Agli inizi del 16° secolo vivevano nell'America Centrale e Meridionale tra gli ottanta e i cento milioni di ...
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centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...
centralista
s. m. e f. [der. dell’agg. centrale] (pl. m. -i). – 1. Fautore del centralismo, come sistema di governo o come gestione di un partito. 2. Chi è addetto alle centrali elettriche per la produzione di energia.