Matematico e fisico britannico (n. Colchester 1931). P. ha dato importanti contributi nella teoria della relatività generale, formulando l'ipotesi secondo la quale la singolarità centrale di un buco nero [...] ¼ da A. Ghez.
Opere
Ha dato importanti contributi alla cosmologia: in partic. ha formulato (1969) la congettura del censore cosmico, secondo la quale nei buchi neri non possono aversi singolarità nude (ossia non nascoste dall'orizzonte degli eventi ...
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VITELLIO, Lucio (Lucius Vitellius)
L. Fabbrini
Padre dell'imperatore Vitellio. Visse sotto i principati di Tiberio, Caligola e Claudio.
Fu tre volte console e due censore. Uomo ambiguo e astuto, seppe [...] guadagnarsi e conservare con ogni mezzo il mutevole favore dei principi, avviando così la carriera del figlio. Alla sua morte (48 o 49) fu onorato con funerali a spese pubbliche e con una statua dinanzi ...
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DE FORNARI, Gerolamo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella seconda metà del sec. XV. Compiuti gli studi giuridici, venne chiamato a rivestire la carica di censore nel 1503 e nel 1514.
I documenti contemporanei [...] ricordano due membri della famiglia De Fornari con lo stesso nome ed entrambi iscritti nel Liber Nobilitatis della Repubblica: il D., di cui si ignora la paternità, e il figlio di Baliano, attivo mercante ...
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Medico e uomo politico (Chiavari 1767 - Genova 1848). Padre di Giuseppe, partecipò alla vita pubblica durante il periodo francese e napoleonico: collaboratore nel 1797 del giornale Il censore italiano, [...] membro del governo della repubblica democratica ligure, viceprovveditore di Sestri Ponente (1803), membro della municipalità di Genova (1804), dopo l'annessione della Liguria alla Francia ebbe varî incarichi ...
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Medico inglese, nato nel 1835, morto nel 1907. Nel 1881 fu eletto presidente della Medical Society di Londra; più volte fu censore del Royal College of Physicians; dal 1898 al 1901 medico della regina [...] Vittoria; dal 1901 del re Edoardo VII. Le sue opere più notevoli sono The pulse (1890) e The heart (1897). In neuropatologia il suo nome è legato all'apoplessia progressiva (ingravescent apoplexy) ...
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Console romano (187 a. C.) con C. Flaminio, vinse i Liguri e aprì la via da Rimini a Piacenza che porta il suo nome; pontefice massimo (dal 180), censore (179) con Marco Fulvio Nobiliore, insieme edificarono [...] la basilica Fulvia, detta poi Emilia. Fu ancora console (175); morì nel 153 ...
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Libellista (Hunstanton, Norfolk, 1616 - Londra 1704). Combattente realista nella guerra civile, imprigionato (1644), evase (1648) e restò in esilio fino al 1653. Scrisse numerosi libelli realisti (1659-60), [...] e divenne poi (1662) censore della stampa. Iniziò (1663) la pubblicazione dei giornali Public Intelligencer e The News, dai quali nacque l'ufficiale London Gazette (1665). Nel 1679 pubblicò, in difesa della corte accusata di favorire il cattolicesimo ...
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Nell’antica Roma, titolo attribuito al senatore più ragguardevole, che aveva diritto a votare per primo; era scelto tra i membri più anziani che avessero rivestito la carica di censore. Il titolo, non [...] più in uso dagli inizi del 1° sec. a.C., fu ripristinato da Augusto per sé (28 a.C.) e portato poi da tutti gli imperatori ...
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Letterato, librettista e scrittore di storia musicale, nato a Villalbese (Como) il 28 gennaio 1752, morto a Vienna il 22 gennaio 1825. Per breve tempo censore e direttore teatrale a Venezia, fu poi poeta [...] della Corte imperiale a Vienna. Come librettista scrisse La Camilla, musicata da Paër, Gli antiquari in Palmira, per il Rust (Milano, Scala 1780), L'uniforme per il Weigl (1803) e La Passione di N.S. Gesù ...
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Console nel 290 a. C., vinse definitivamente con Curio Dentato i Sanniti; console nel 277, conquistò Crotone. Inviso per la sua avidità, fu escluso dal senato nel 275 da Gaio Fabrizio censore. ...
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censore
censóre s. m. [dal lat. censor -oris, der. di censere: v. censire]. – 1. Nella Roma antica, nome dei due magistrati incaricati di compiere il censimento (e in seguito addetti anche al controllo della condotta morale e civile dei cittadini,...
censorato
s. m. [der. di censore]. – Ufficio e dignità di censore o di revisore (in un’accademia, in un collegio, o per incarico dello Stato o della Chiesa), e il tempo che dura la carica.