diverso
Giovanni Aquilecchia
L'aggettivo ricorre novanta volte nell'opera di D., con notevole equilibrio tra la poesia e la prosa: quarantatré nella Commedia, otto nella Vita Nuova, una nelle canzoni [...] 'è il fatto mio al dir diverso.
Vale " strano ", " bizzarro ", solo in If XXII 10 né già con sì diversa cennamella / cavalier vidi muover né pedoni, " senso che può facilmente ricavarsi da quello di ‛ insolito ' " (Sapegno).
" Orribile ", " mostruoso ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] , mostarda, giardino e verziere, cuscino e origliere, gioiello, torcia, tovaglia, carola «tipo di ballo» e carolare, cennamella / ceramella «strumento a fiato», danza e danzare, liuto, vi(u)ola, giullare, minestriere e minestrello (menestrello è ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] di Farinata e la grandezza fosca e colpevole di Bonifacio VIII; gli occhi lucenti di lacrime di Beatrice e la sconcia cennamella di Barbariccia; la tracotanza violenta e disperata di Capaneo e di Vanni Fucci, e la fragilità rassegnata di Pia e di ...
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MASO di Banco
Enrica Neri Lusanna
MASO di Banco. – Figlio di Banco, nacque probabilmente agli inizi del Trecento in territorio fiorentino, dove operò durante il secondo quarto del secolo XIV, come certificano [...] , 1979). Un immediato riverbero del suo stile appare anche nell’affresco con Bruto giudice, dipinto forse da Francesco Cennamella nel 1337 nel «palagio» dell’arte della lana.
Se si eccettuano questi allievi più stretti, la dimensione intellettuale ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] foggia, oltre che dei loro caratteri acustici, il poeta doveva essere non superficiale osservatore (cfr. le voci Arpa; Cennamella; Cetra; Chitarra; Corno; Giga; Lira; Leuto; Tuba). E doveva anche essere buon conoscitore del repertorio musicale vero e ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] oppure riempiti di varie sostanze. Già nel Ṛgveda (Veda degli inni) si menziona la nāḍī o nāḷi nel senso di flauto, cennamella (X, 135, 7); nell'Atharvaveda le nāḍī sono canali vuoti oppure, al duale, i canali seminali in cui risiede la virilità ...
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. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] gli usi musicali, gli strumenti pastorali vi sono aggruppati allo stesso modo. La zampogna quasi sempre sposata al piffero o cennamella ad ancia doppia; il caratteristico "concertino" formato, come nelle regioni limitrofe, di uno zufolo acuto o di un ...
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cennamella
cennamèlla s. f. [dal fr. ant. chalemel, che è il lat. tardo calamĕllus, dim. di calămus «canna»]. – Forma ant. o poet. per ciaramella, cornamusa: ma tu sognavi ch’era di natale; udivi i suoni d’una c. (Pascoli).
pedone1
pedóne1 s. m. [der. del lat. pes pedis «piede»]. – 1. a. Chi cammina a piedi: tempo ... che sappiamo esser brevissimo, ed al sicuro non è più di quello, nel quale un p. cammina due passi (Galilei); ogni volta che il baroccio aveva...