Filosofia
Il concetto di c. oscilla tra due termini estremi antitetici di valutazione: da un lato, infatti, la c., considerata come sensazione generale, priva di ogni determinazione assegnabile a uno speciale [...] in un qualsiasi distretto somatico o come sofferenze viscerali atipiche e spesso mal definibili.
L’ allucinazione cenestesica è una cenestopatia particolarmente vivace, che in genere assume l’aspetto di una sensazione viscerale ben definita ...
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Depressione
Bruno Callieri
Leonardo Ancona
Alessandro Agnoli
Rosanna Cerbo
Giovanni de Girolamo
Francesco Coppa
Con il termine depressione, ci si riferisce, in psichiatria, a una deviazione del [...] tono affettivo in senso malinconico, triste, con effetti marcati sulla cenestesi, sull'umore, sul comportamento. Le depressioni vengono classificate in termini di patogenesi, di genetica e di biochimica cerebrale; per quanto attiene a quest'ultima, i ...
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In farmacologia, preparazione a base di sostanza inerte che viene somministrata soprattutto per gli effetti psicologici che può avere sul paziente, oppure per eseguire confronti con farmaci efficaci in [...] . I vantaggi che il paziente trae dall’effetto p. non sono soltanto psicologici (gratificazione, migliorata cenestesi, senso di sicurezza) ma anche obiettivamente quantificabili (per es., favorevoli modificazioni della frequenza cardiaca, della ...
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Benessere
Bruno Callieri
Benessere Dal punto di vista biopsicologico, per benessere si intende l'appagante percezione fisica e psicologica della completa e armonica realizzazione delle proprie disposizioni [...] superano la soglia della coscienza, traducendosi in un generico senso comune di benessere o di malessere (detto anche cenestesi). Anche gli stimoli metabolici e quelli dei bisogni organici (sete, fame, sesso, riposo, sazietà) sono retti non soltanto ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] , invece, si intende non solo una condizione nella quale si ha generalmente (non sempre) la perdita della cenestesi, ma anche una precisa entità clinica con una sua eziologia (causa determinante), patogenesi (processo fisiopatologico che altera ...
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tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia [...] e rilassante; c) gli psicostimolanti, come l’anfetamina e la cocaina, che esaltano il tono dell’umore e della cenestesi e talora l’attività creativa, ma che possono aumentare l’aggressività e indurre, o favorire, lo sviluppo di stati allucinatori ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] o attribuiti da altri;
c) la percezione soggettiva di una condizione di benessere (cenestesi positiva) anziché di malessere (cenestesi negativa).
Questa valutazione può comprendere l'autopercezione della salute, l'atteggiamento verso le proprie ...
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BOSCHI, Gaetano
Giuseppe Armocida
Nacque a Padova il 19 maggio 1882, da Vitaliano Augusto e Pia Caterina Garbi. Superati i primi studi nella città natale, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] che indicava una certa labilità mesocefalica, con i segni caratteristici di astenia, eretismo emotivo, alterazioni della cenestesi e esasperazione egocentrica degli istinti. Cercò anche di trovare correlazione tra il quadro clinico di ipomesocefalia ...
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LUCIANI, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 nov. 1840 da Serafino e da Aurora Vecchi, sorella dello scrittore e patriota Candido Augusto. Allievo inizialmente di un maestro privato [...] modificazioni delle funzioni circolatoria e respiratoria, sulla condizione termica dell'organismo, sul consumo dei tessuti e sulla cenestesi conseguenti a un prolungato periodo di inedia.
Formulò quindi una dottrina generale dell'inanizione, nel cui ...
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NERVOSO, SISTEMA (XXIV, p. 609)
Vittorio Challiol
Fisiopatologia. - La fisiopatologia del lobo frontale (v. cervello, IX, p. 829) negli ultimi anni ha maggiormente accentrato le ricerche di numerosi [...] efedrina, adoperato inizialmente quale stimolante del sistema nervoso, con rialzo del tono fisico e psichico, miglioramento della cenestesi, maggior resistenza alla fatica fisica e mentale. Fra le indicazioni più importanti di recente acquisizione si ...
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cenestesi
cenestèṡi (raro cenesteṡìa) s. f. [comp. di ceno-3 e del gr. αἴσϑησις «sensazione» (v. -estesia)]. – In medicina e in filosofia, sensazione indeterminata, connessa con lo stato generale del corpo e risultante da impressioni varie...
cenestesico
cenestèṡico agg. [der. di cenestesi] (pl. m. -ci). – Connesso con la cenestesi. Organi e centri c., quelli connessi con la cenestesi, costituiti da terminazioni nervose dislocate nella compagine dei varî organi somatici e viscerali,...