NERVOSO, SISTEMA (XXIV, p. 609)
Vittorio Challiol
Fisiopatologia. - La fisiopatologia del lobo frontale (v. cervello, IX, p. 829) negli ultimi anni ha maggiormente accentrato le ricerche di numerosi [...] efedrina, adoperato inizialmente quale stimolante del sistema nervoso, con rialzo del tono fisico e psichico, miglioramento della cenestesi, maggior resistenza alla fatica fisica e mentale. Fra le indicazioni più importanti di recente acquisizione si ...
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Condizionamento, meccanismo del
JJerzy Konorski
di Jerzy Konorski
SOMMARIO: 1. Origine. □ 2. Metodi e tecniche. □ 3. Caratteristiche dei riflessi condizionati classici: a) importanza della sequenza [...] , stimolo che ha un compito definito, positivo (come il cibo) o negativo (come un agente nocivo), per la cenestesi dell'organismo. Tale intuizione, indipendentemente dal fatto che fosse giusta o no, ha influenzato l'intero procedimento degli ...
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Epatite
Giuseppe Giusti
L'epatite (dal francese hépatite, derivato del greco ἧπαρ, -ατος, "fegato") è una malattia acuta o cronica del fegato, caratterizzata da alterazioni degenerative e necrotiche [...] di risoluzione, che ha la durata di 2-3 settimane. Il paziente avverte un progressivo miglioramento della cenestesi, i valori delle transaminasi diminuiscono gradatamente fino a raggiungere valori normali. La guarigione completa dell'epatite virale ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] e nervosa che l'osservatore ha del movimento altrui. Ma ha anche conseguenze per l'attore, plasma la sua cenestesi, la percezione fisica che ciascuno ha di sé, la percezione interna del proprio esserci materialmente. Quest'effetto collaterale, per ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] non solo per chi lo vede, ma anche per colui che compie l'azione, dato che plasma anche la sua cenestesi, la sensazione fisica che ciascuno ha di sé e cioè la percezione interna del proprio esserci materialmente.
L'esperienza politica ribelle ...
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Feto
Ermelando V. Cosmi
Juan Piazze
Erich Cosmi jr. e Renata Gaddini De Benedetti
Si definisce feto (dal latino fetus, formato dalla stessa radice di fecundus e femina) il prodotto del concepimento [...] madre, dove si ritrovano le sensazioni di base che entrano nell'organizzazione del mentale (per es., i ritmi e la cenestesi materna). In questo ambito familiare hanno luogo, in modo facilitato, i processi primari della psiche e la sua organizzazione ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] mese. Durante il periodo di incubazione si possono avere disturbi non caratteristici della cenestesi: irrequietudine, tristezza, depressione, malinconia, allucinazioni olfattive, visive, uditive, spasmi, eccitazione generale. Precocemente, nell ...
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cenestesi
cenestèṡi (raro cenesteṡìa) s. f. [comp. di ceno-3 e del gr. αἴσϑησις «sensazione» (v. -estesia)]. – In medicina e in filosofia, sensazione indeterminata, connessa con lo stato generale del corpo e risultante da impressioni varie...
cenestesico
cenestèṡico agg. [der. di cenestesi] (pl. m. -ci). – Connesso con la cenestesi. Organi e centri c., quelli connessi con la cenestesi, costituiti da terminazioni nervose dislocate nella compagine dei varî organi somatici e viscerali,...