tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia [...] e rilassante; c) gli psicostimolanti, come l’anfetamina e la cocaina, che esaltano il tono dell’umore e della cenestesi e talora l’attività creativa, ma che possono aumentare l’aggressività e indurre, o favorire, lo sviluppo di stati allucinatori ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] o attribuiti da altri;
c) la percezione soggettiva di una condizione di benessere (cenestesi positiva) anziché di malessere (cenestesi negativa).
Questa valutazione può comprendere l'autopercezione della salute, l'atteggiamento verso le proprie ...
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Mito
Romolo Rossi
Piera Fele
Il termine deriva del greco μύϑος, il cui significato originario è "parola, notizia, novella", oppure "cosa", e indica una storia tradizionale di carattere generale che [...] trasformato diviene, dunque, il veicolo per rappresentare le modificazioni interiori, come avviene nel caso dei disturbi della cenestesi, sensazioni soggettive di sofferenza corporea in senso lato, di solito localizzate in una regione o in un organo ...
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PSICHIATRIA (dal gr. ψυχή "anima" e ἰατρεία "cura")
Sante De Sanctis
È una parte della medicina, che comprende la patologia e la clinica delle malattie mentali, cioè di quegli stati anormali e morbosi, [...] metodi strettamente sperimentali. P. es., la terapia-shock (per "scatatonizzare" gli schizofrenici-catatonici, per cambiare la cenestesi e le idee deliranti dei paralitici progressivi, per provocare l'euforia, per agire sugli stati allucinatorî, ecc ...
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Umore
Carlo Maggini
Umore (dal latino humor o umor derivato di (h)umere, "essere umido") indica propriamente una sostanza liquida o semiliquida; in senso figurato il vocabolo sta a significare indole, [...] normale, ordinario; su di esso agiscono vari fattori (avvenimenti, momenti della giornata, condizioni atmosferiche, sonno, cenestesi, soddisfazione dell'appetito, sostanze voluttuarie, musica) modificandolo oppure trasformandolo. L'umore di sfondo è ...
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BOSCHI, Gaetano
Giuseppe Armocida
Nacque a Padova il 19 maggio 1882, da Vitaliano Augusto e Pia Caterina Garbi. Superati i primi studi nella città natale, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] che indicava una certa labilità mesocefalica, con i segni caratteristici di astenia, eretismo emotivo, alterazioni della cenestesi e esasperazione egocentrica degli istinti. Cercò anche di trovare correlazione tra il quadro clinico di ipomesocefalia ...
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Ansia e depressione
Giuseppe Bersani
Nel corso degli ultimi anni del 20° sec., i termini ansia e depressione sono entrati sempre più a fare parte del linguaggio comune, secondo accezioni di volta in [...] anomalie del ritmo sonno/veglia, alterazioni neuroendocrine e del sistema vegetativo, perdita della ritmicità circadiana, alterazioni della cenestesi e così via.
Modelli animali e psicopatologia
In quanto presenti già a livelli evolutivi antichi, i ...
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Environment come stimolazione sensoriale. Environment come riflessione sull’abitabilità. Environment come segnale politico. Bibliografia
Il termine environment indica, nell’arte visiva contemporanea, un’opera [...] nudo la distanza di una nave. Le sfere della sensibilità a cui Rehberger fa appello sono quelle dell’equilibro, della cenestesi e della configurazione dell’orientamento.
In altri casi, come quello del brasiliano Ernesto Neto (n. 1964), l’e. stimola ...
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LUCIANI, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 nov. 1840 da Serafino e da Aurora Vecchi, sorella dello scrittore e patriota Candido Augusto. Allievo inizialmente di un maestro privato [...] modificazioni delle funzioni circolatoria e respiratoria, sulla condizione termica dell'organismo, sul consumo dei tessuti e sulla cenestesi conseguenti a un prolungato periodo di inedia.
Formulò quindi una dottrina generale dell'inanizione, nel cui ...
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NUTRIZIONE (XXV, p. 85)
Aldo Mariani
Fisiologia della nutrizione. - I recenti progressi, in questo campo, sono scaturiti da un approccio multidisciplinare e integrato, discendente dallo sviluppo delle [...] , episodi bronchitici, febbricole, non meglio definite, dispepsie, ecc.), che, compromettendo in maniera non reiterata la cenestesi generale e pertanto l'appetito, possano indurre, nel tempo, manifestazioni di malnutrizione secondaria. Ciò significa ...
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cenestesi
cenestèṡi (raro cenesteṡìa) s. f. [comp. di ceno-3 e del gr. αἴσϑησις «sensazione» (v. -estesia)]. – In medicina e in filosofia, sensazione indeterminata, connessa con lo stato generale del corpo e risultante da impressioni varie...
cenestesico
cenestèṡico agg. [der. di cenestesi] (pl. m. -ci). – Connesso con la cenestesi. Organi e centri c., quelli connessi con la cenestesi, costituiti da terminazioni nervose dislocate nella compagine dei varî organi somatici e viscerali,...