L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] dei pasti che furono condivisi, l'Ultima cena, quotidianamente rinnovata nella messa e rappresentata in ]; et pregare Dio per el stato della nostra Illustrissima Signoria, libertà et conservation del Monastier, e per le anime de chi gli ha ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] qualche anno dopo il M. avrebbe introdotto con tanto risalto nella Cena in Emmaus della National Gallery di Londra, chissà se non proprio del ben noto estimatore e collezionista del M. giovane, Ottavio Costa, al quale, sotto la menzione del «signori ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] cena»), cercare («dare fastidio»), canadese («tuta sportiva») limitato all’area campidanese.
Nello schema classico del che è aperta al singolare e chiusa al plurale: signòre ~ signori (metafonesi ridondante). Il tratto passa nell’italiano regionale, ...
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Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] lei a presiedere i rituali familiari ebraici, come la cena pasquale: il seder, che riuniva ancora, ogni anno, del Ghetto, del «zò» — quasi in contrapposizione alla Fraterna israelitica dei «signori», del «su». Nel 1934 nacque un Circolo giovanile del ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] contro il signore di Rimini un ingiurioso sonetto. Poi torna dal Giberti, che nel febbraio del 1528 entra combattuto per tanti anni e sempre ho perso, come faceva colui con la cena, la vostra eccellenzia conoscerà ch'io sono un uomo da bene, idest ho ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] residenti a Torino, dai segni del successo e del prestigio ("Ha questo signor duca tutti li ordini di cavalleria preparò tanti che bastarono d'avvantaggio per il bisogno della cena … e fornita la cena subito si levò e restò in quel luogo giocando ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] al-Malik al-῾ādil II, signoredel Cairo e di Damasco (1238-1240), nel quale la fluidità del disegno dimostrata dall'artista nell Art), con incise le scene dell'Annunciazione e dell'Ultima Cena - sui quali l'introduzione di soggetti cristiani, più che ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] donna di partito […] per non restare a quella virtuosa cena svergognati".
Prima di partire per Mantova, G. fornì i vedere et imparare el modo del depenzere italiano, havendo specialmente inteso vostra illustrissima signoria havere un depentore di ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] » < giapp. shaka appellativo del Buddha < sanscrito śakya- (Mancini 2009: 67); tono/dono «signore feudale» < giapp. tono azioni che si compiono durante la cena di Pesach» (1700 in G. Rondelli, Urania, custode del tempo); selihah < ebr. ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] e premurosa appare l'attenzione di Paolo III nei riguardi dell'educazione del nipote, testimoniata dai 15 scudi destinati nel novembre del 1536 "per mancia doppo cena al signor Ranuccio et Horatio, et ad altri mammoli che recitarono una commedia ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare di nuovo, posare un’altra volta: riposò...