(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] ., quando la colonia greca di Marsiglia, legata ai Romani da un trattato di alleanza, chiese aiuto contro la minaccia espansionistica celtica. I primi interventi romani furono contro gli Oxubi e i Deciati al Varo (154), i Salluvi (125), gli Arverni e ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] a inumazione di Apensen e Marwendel. Le urne sono talvolta costituite da vasi di bronzo (caldaie, bacili) importati dal territorio celtico e in epoca più recente dall’Italia; alla fine del II secolo si diffondono le urne a tazza.
La quasi improvvisa ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Piceni
Giulia Rocco
I piceni
Con il nome di Piceni si designano le popolazioni di lingua umbro- sabellica abitanti la fascia medio-adriatica convenzionalmente compresa [...] di Dionisio I di Siracusa, di Ancona, sul sito di un emporio già attivo in precedenza.
L’arrivo massiccio di popolazioni celtiche era stato preceduto, già nel corso del V sec. a.C., dallo stanziamento di singoli individui o gruppi, come testimonia il ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] dal 7° sec. si intensifica l’influsso delle evolute civiltà dell’Europa centrale in relazione con la formazione del popolo celtico. Questo processo si attua in particolare durante il periodo hallstattiano nei paesi renani, e nel Nord-Est l’evoluzione ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] furono poste tra la metà del 5° sec. e la metà del 6° sec.; vi opposero maggiore resistenza il Galles, a lungo celtico, e soprattutto la Scozia. Nel Sud si ebbe il piccolo Regno di Kent; particolare importanza ebbe il Regno di Northumbria, fondato da ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] Gurgānī (11° sec.), che verseggiò nel Vīs u Rāmīn un’antica materia di origine partica, singolarmente affine al ciclo celtico di Tristano e Isotta. Grande artista fu Niẓāmī (12° sec.), l’autore azerbaigiano della celebre Khamsa o quintetto di poemi ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] 5° secolo a.C.: merita un cenno particolare la necropoli di Orosháza-Gyopáros, caratterizzata dalla compresenza di oggetti scitici e celtici (dal 5° al 2° secolo a.C.). Sembra che l'influenza dei costumi funerari scitici abbia determinato anche l'uso ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] accanto a immagini pagane dell'a. ereditate da leggende marginali della religione greca o da un antico substrato folclorico celtico o germanico. È il caso dell'immagine dell'a. sotto forma di soffio, spesso incarnato da animali alati (farfalle ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] 'ex Impero romano d'Occidente. C'era, è vero, da fare i conti con le sempre più emergenti Chiese insulari celtico-irlandese e anglosassone. In specie la prima, con i suoi abati-vescovi, del tutto anomali rispetto alla tradizione urbanocentrica della ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] , specialmente quelle rurali, ancora usano i loro tradizionali idiomi locali (licio, cario, lidio, frigio, licaonico, celtico, isaurio, panfilio, etc.)78. Nella parte occidentale dell’Asia Minore, pertanto, la popolazione è mista: aborigeni ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...