celtiberi
Nome con cui dalla fine del 3° sec. a.C. erano designati i popoli della Spagna centrale. Nelle fonti più attendibili, esso è limitato, tuttavia, agli abitanti della parte orientale dell’altopiano, [...] celti penetrati nel territorio degli iberi; secondo altri, iberi penetrati da E in territorio celtico, o anche iberi stanziati in quel territorio prima delle invasioni celtiche, i quali avrebbero costituito l’elemento etnico dominante. I c., rudi e ...
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PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] 1923 Università di Firenze). Conseguì la laurea in lettere nel 1902. A Catania i suoi interessi furono rivolti al mondo celtico, infatti nel 1899 scrisse il saggio Sui Celti e la loro immigrazione in Italia (in Rivista bimestrale di antichità greche ...
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Storico francese dell'antichità (Parigi 1912 - Versailles 1997). Direttore degli studi all'École pratique des hautes études (1946-80), prof. al Collège de France (1964-82), membro dell'Académie des inscriptions [...] Gallia, da lui poi diretta (1961-85). D. si interessò a tutte le problematiche relative alla Gallia e al mondo celtico, dal punto di vista storico e archeologico, dall'età del Ferro all'epoca romana; riservò particolare attenzione alla lettura dei ...
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Re di Northumbria (n. 612 circa - m. 670), figlio di Etelfredo di Northumbria; successe (643) al fratello Osvaldo, ma ebbe solo la Bernicia. Solo nel 651, sconfitto e ucciso Osvino, che si era insediato [...] contro Pitti e Scotti. Nel 655 batté il re pagano della Mercia, Penda; promosse allora la diffusione del cristianesimo e fece fondare monasteri e chiese, adoperandosi per la sostituzione nel culto e nella liturgia dell'uso romano a quello celtico. ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] , se, come par giusto, si voglia riconoscere nella forma Mediolanum, attestata già da Livio per il secolo III a. C., l'etimo celtico la[n]no (cfr. lat. planum), e perciò intendere Mediolanum come "luogo di mezzo", "paese in mezzo a una pianura". La ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] a testimoniare la nascita di una nuova e organizzata classe guerriera. Al più tardi nel I sec. a.C. l’influsso celtico, attivo oramai da lungo tempo, aveva modificato nettamente la cultura materiale dei gruppi di popolazioni insediati più a nord, ma ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] e alle numerose manifestazioni artistiche. Molto attivo il porto fluviale, attrezzato anche per il movimento turistico.
Storia
Il villaggio celtico che diede il nome (Vindobŏna) alla città era situato nella zona dell’odierno Rennweg. Più tardi V. fu ...
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Città dell’Inghilterra meridionale, nella contea di Somerset.
La località venne dotata dai Romani di magnifiche terme (1° sec.) e denominata Aquae Sulis. Le sorgenti naturali di acqua calda medicinale, [...] alle prime terme venne eretto il tempio di Sulis-Minerva che, con i rifacimenti del 2° sec., assunse un carattere romano-celtico.
La città di B. è l’esempio più perfetto in Inghilterra di un piano regolatore armonioso. I suoi edifici, quasi tutti ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] da Kenneth McAlpin, il quale unì in un unico regno Dalriada e Caledonia, chiamandolo regno di S. (Scone).
La storia del regno celtico è la storia della difesa contro i Vichinghi e delle campagne per la conquista del Lothian a S, del Moray a N, dello ...
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Popolo stanziato sulle coste mediterranee, dalle foci del Rodano alla Lunigiana, e sull’uno e l’altro versante delle Alpi Occidentali. Nelle fonti letterarie, in cui il nome compare per la prima volta [...] linguistica certa (preindoeuropeo di tipo mediterraneo? Indoeuropeo di tipo celtico?). Quattro stele iscritte della Lunigiana sono probabilmente celtiche; inoltre numerose iscrizioni leponzie provengono da territori considerati l. dagli ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...