Città dell’Ungheria (1.759.497 ab. nel 2018), capitale e capoluogo della contea di Pest; sorge sul Danubio, a 104 m s.l.m., ed è nata dall’unione (1873) di tre città distinte, Buda e Óbuda, in collina [...] investimento provenienti dall’estero, soprattutto grazie alla posizione facilmente accessibile rispetto ai paesi europei occidentali.
Storia
La celtica Akink, sede di presidio romano fin dal 1° sec. d.C., con Traiano divenne capoluogo della Pannonia ...
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CINTURONE
G. Fogolari
M. Floriani Squarciapino
Con questo termine si intende un tipo particolare di cintura, formato da una piastra metallica (per lo più di bronzo, raramente di ferro, di osso e d'oro) [...] cinture già nell'Età del Bronzo, ma sono del tipo a catena di anelli in bronzo fuso, tipo che si svilupperà poi in ambiente celtico in epoca La Tène, ma che è ben diverso e non prelude al nostro c.; possono invece essere indizio dell'esistenza di un ...
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SCARBANTIA (Σακαρβαντία, Scarbantia)
J. Gy. Szilagyi
M. Kanozsay
Città romana della Pannonia Superior, sul luogo della odierna Sopron (Ungheria). La zona dove in seguito sorse la città romana era fittamente [...] che testimoniano, attraverso numerosi reperti, la continuità dell'industria locale del ferro che fu iniziata dalle genti illiriche e celtiche. L'amministrazione romana di S. sembra cessasse poco dopo la grande invasione dei Quadi (274 d. C.); la zona ...
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MATRES (Matronae, Matrae)
S. Ferri
Il concetto religioso è assai più ampio e complesso, anche topograficamente, della relativa consistenza monumentale. In altre parole, se un culto di divinità "madre" [...] in ultima analisi, devono risalire alla atavica tendenza verso il concetto di divinità "madre", rintracciabile in area celtica fin dall'epoca neolitica; laddove l'influenza dell'elemento militare, o la provenienza da Marsiglia possono valere soltanto ...
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Vedi FIBULA dell'anno: 1960 - 1994
FIBULA
M. Pallottino
Il nome latino, inalterato o con qualche adattamento a seconda delle lingue moderne (francese fibule, tedesco Fibel), è impiegato come termine [...] . Di fatto questa tecnica si risolve in effetti di colore. I suoi precedenti sono ancora una volta da ricercare nel mondo celtico, anche se l'uso di rivestire l'arco delle fibule con elementi di materia diversa e diversamente colorata (pasta vitrea ...
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GERMANIA INFERIOR ET GERMANIA SUPERIOR, province romane
G. C. Susini
La costituzione di una o più circoscrizioni provinciali nei territorî lungo il Reno e a oriente di questo sino all'Elba (Albis) era [...] , particolarmente note ai Romani nella storia della sottomissione della Gallia: gli Helvetii, i Sequani, i Lingones. La tribù celtica più notevole annessa al territorio della Germania Inferior fu invece quella dei Tungri.
Si venne così a delineare la ...
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Vedi TELESFORO dell'anno: 1966 - 1997
TELESFORO (Τελεσϕόρος Telesphoros)
B. M. Felletti Maj*
Divinità in forma di fanciullo. Intorno al 100 a. C. si venne delineando nella religione greca la figura di [...] il viaggio funebre degli Etruschi sia il medesimo che funge da compagno dei viaggi nuziali presso i Celti. L'origine celtica del dio è stata invece sostenuta in base ad alcuni monumenti, una moneta dei Segusiavi, rilievi e idoletti, che sembrano ...
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Vedi GENOVA dell'anno: 1960 - 1994
GENOVA (Genua)
N. Lamboglia
La città fu sin dai tempi preromani capitale dei Liguri Genuates, e si sviluppò probabilmente come emporio commerciale e marinaro a partire [...] mozzata del defunto fra i piedi dell'animale, inserisce G. nel mondo simbolico-religioso e infernale di tradizione celtica preromana (che si rivela anche in Provenza), che abbraccia una vasta area mediterranea.
Bibl.: R. Paribeni, Necropoli arcaica ...
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FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] per distinguere questa provincia dalla nuova, creata nel 120 a.C. al di là delle Alpi occidentali, sempre in territorio celtico: la Gallia Transalpina, che si estendeva verso N fino alla confluenza della Saona nel Rodano, dove sarebbe sorta Lione, e ...
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BELGIO e PAESI BASSI
G. Arnaldi
Lo stato belga è sorto nel 1830 in seguito alla rivolta delle province meridionali, in prevalenza cattoliche, dell'effimero regno unitario dei Paesi Bassi, scoppiata [...] nel 1830, la cui corona fu offerta a Leopoldo di Sassonia-Coburgo, deriva da quello di una composita popolazione di origine celtica, che era venuta in Gallia muovendo dall'altra sponda del Reno e che, al tempo di Cesare, occupava l'intero territorio ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...