AQUISGRANA
W. Braunfels
(lat. Aquae Grani, Aquisgranum; ted. Aachen; franc. Aix-la-Chapelle)
Città della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia presso il confine belga e olandese. Sotto Carlo [...] fronte renano, per il riposo delle legioni romane nella località dove scaturivano sorgenti termali consacrate a Granno, la divinità celtica delle acque. Gli impianti termali, distrutti nella rivolta batava del 60-70 d.C., furono ricostruiti nel sec ...
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(ted. Regensburg) Città della Germania (132.495 ab. nel 2007), nella Baviera centrale, situata a 339 m s.l.m. sul tratto più settentrionale del Danubio. Importante mercato già nell’epoca romana, ha conservato [...] , strumenti di precisione), chimiche, elettriche, cantieristiche, del cuoio. Nodo ferroviario e stradale e porto fluviale.
Di origine celtica (Radasbona), divenne sede di presidio romano nel 1° sec. a.C. Il nucleo cittadino medievale, formatosi all ...
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GALLO-ROMANA, arte
P. M. Duval
Si dà questo nome alla produzione artistica di età romana che si trova nel territorio della Gallia. L'arte g.-r. partecipa delle caratteristiche generali dell'arte provinciale [...] , nella ceramica figurata, nelle "terre sigillate" della Gallia romana, e nell'arte dello smalto. Per le monete galliche, v. celtica, arte. Per i motivi gallici della "terra sigillata", va tenuto presente che la Gallia imitò la ceramica aretina e ...
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SOPRON
E. Marosi
(lat. Scarabantia; ted. Ödenburg; Suprun nei docc. medievali)
Città dell'Ungheria, che sorge in corrispondenza dell' od. confine con l'Austria sul fiume Ikva, nel comitato di Gyor-S.-Moson. [...] comitato di Sopron, S. sorge sull'antica città romana di Scarabantia - il cui nome attesta con certezza l'origine celtica -, che era un municipium, compreso dapprima nel Norico e quindi nella provincia Pannonia superior; abbandonata in seguito all ...
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Vedi ZUGLIO dell'anno: 1966 - 1997
ZUGLIO (Iulium Carnicum)
L. Beschi
Centro romano della Carnia situato nella valle del But (affluente del Tagliamento) sulla strada che portava da Aquileia ad Aguntum [...] da stanziamenti veneti e reti, fu occupato verso la metà del I millennio a. C. dai Carni, popolazione di probabile origine celtica. Intorno al 50 a. C., quale scolta protettiva di Aquileia contro le genti alpine del Norico e della Pannonia, il centro ...
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NOVIUS BLESAMUS
A. Bisi
Scultore, non altrimenti noto, ricordato nella sua iscrizione funeraria, in bei distici latini, incisa su un'ara marmorea che fu rinvenuta in Campo Marzio, in Roma, ai piedi [...] un momento imprecisato dell'età imperiale.
Quanto alla sua nazionalità, un indizio è dato dal nome: Novius è forma tipicamente celtica per novus (Lippold); inoltre il monumento che reca impressa l'iscrizione è adorno da un lato da una patera, mentre ...
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MONTEFORTINO di Arcevia
G. Annibaldi
Località delle Marche, a circa 40 km dalla costa adriatica, prossima al fiume Misa che congiunge Arcevia con Senigallia qui costituendo un porto-canale.
In questa [...] , tra i materiali di produzione locale e di importazione o di imitazione greca ed etrusca si distinguono quelli di tipica fattura celtica, come le armi e qualche oggetto di ornamento e di uso domestico.
Tra le prime si notano le lance in ferro ...
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KILLALOE
T. Garton
(irlandese Cell-da-lua, Cill Dalua)
Centro dell'Irlanda situato nella contea di Clare, sulla sponda occidentale del fiume Shannon, a km. 1 a S del Lough Derg.K. deriverebbe il proprio [...] dell'antichità di un insediamento in quest'area restano una serie di tombe preistoriche megalitiche e recinti fortificati di epoca celtica. K., menzionata negli annali irlandesi nel tardo sec. 10°, acquistò importanza nei secc. 11° e 12°, prima come ...
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GALATIA (ἡ Γαλαστία, Galatia)
G. C. Susini
A. Comotti
Con questo nome viene designata comunemente la provincia romana dell'altipiano anatolico centrale a cavallo dei bacini idrografici dell'Egeo, del [...] epoca della costituzione della provincia, nel 25 a. C., l'organizzazione cantonale, il diritto e la parlata di origine celtica, con l'affiorare di elementi del substrato frigio. Solamente nei culti l'ellenizzazione delle regioni interne fu più vivace ...
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Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (Forum Iulii)
B. Forlati Tamaro
Città del Friuli, allo sbocco della valle del Natisone. Tracce di stazioni preistoriche, le più antiche delle quali risalgono [...] luogo. Tali tracce si moltiplicano nell'Età del Ferro e rispecchiano la civiltà veneta cui si innesta più tardi quella celtica, documentata ancor oggi, oltre che da indizî linguistici (molte terminazioni in -icco e -acco, proprie del Friuli), da un ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...