Glottologo, nato a Bologna il 24 dicembre 1913. Allievo di C. Merlo, E. Benveniste e J. Vendryes, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola normale superiore della stessa città, all'università di [...] linguistica indoeuropea e la linguistica romanza, con particolare riferimento alla storia della lingua latina, greca, italiana e alla filologia celtica.
Tra i suoi scritti: Le voci di origine gallica (1941); Storie del porco di Mac Dathó (1945); Tra ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa [...] e ne incoraggiò l'opera) insegnando alla Berlitz School, a Zurigo e a Parigi. Esule volontario, estraneo alla "rinascita celtica", ha fatto di Dublino il luogo centrale dei suoi libri, descrivendola con minuziosa precisione.
Opere
Esordì con Chamber ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Salvioli
Ferdinando Mazzarella
La figura di Giuseppe Salvioli presenta motivi talmente complessi da non potersi pensare a una soddisfacente definizione di sintesi, bensì, semmai, a una chiave [...] : sotto la guida di Giovanni Calvani, erudito cultore della poesia provenzale, pubblicò una serie di articoli sulla letteratura celtica e sulla poesia epica in Francia, poi raccolti nel volume Filosofia della letteratura francese nel Medio Evo (1878 ...
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Scrittore inglese (Wimbledon 1895 - Maiorca 1985). Poeta, saggista e narratore prolifico, raggiunse fama mondiale con i romanzi storici I, Claudius (1934; trad. it. 1935) e Claudius the God (1934; trad. [...] T. E. Law rence to his biographer (1938); The white goddess (1948), studio sulla mitologia e il folclore della poesia celtica; le raccolte di saggi The common asphodel (1949) e The crowning privilege (1955), Hebrew myths (1964), Mammon and the black ...
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Larsson, Björn
Bruno Berni
Scrittore svedese, nato a Jönköping il 28 dicembre 1953. Grande viaggiatore, soggiornò giovanissimo negli Stati Uniti e più tardi abitò a lungo in Francia, rimanendo legato [...] in patria, mentre il vero successo giunse con il successivo romanzo Den keltiska ringen (1992; trad. it. Il cerchio celtico, 2000) che, in pochi anni, fu tradotto nelle principali lingue europee e gli diede improvvisa notorietà.
Protagonista del ...
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CIARROCCHI, Gaetano
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Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) nel 1857 da Luigi e da Lucia Monti. Superati brillantemente gli studi classici nel ginnasio-liceo di Fermo, ottenne un posto nel Collegio [...] ; la definizione delle malattie celtichei la loro equiparazione alle malattie infettive; il concentramento del servizio di profilassi celtica nei comuni e il contributo integrativo dello Stato. Nel 1923 l'organizzazione della profilassi contro le ...
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BARDETTI, Stanislao
Luigi Moretti
Nacque il 13 nov. 1688 a Castell'Arquato (Piacenza) da Cristoforo e da Margherita Maraschi; nel 1704 entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Novellara di Modena. [...] , da lui abitualmente chiamati "Circumpadani", risultava che i più antichi tra essi erano i Liguri e gli Umbri (di stirpe celtica) e i Taurisci (di stirpe germanica); di origine ligustica sarebbero stati poi i Siculi e gli Aborigines,mentre gli Umbri ...
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ALBIZZATI, Carlo
Arturo Stenico
Nacque a Milano il 14 febbr. 1888; laureatosi con G. Patroni all'università di Pavia nel 1912, passò alcuni anni a Roma, studiando soprattutto nei Musei vaticani. Dopo [...] ], pp. 317 ss.; Due sculture di una vecchia collezione lombarda, in Historia, IV [1930], pp. 218 ss.; Lavori di toreutica celtica nella regione dei Cenomani Cisalpini, ibid., VII [1933], pp. 570 ss.; ecc.).
Fu uno dei primi ad affermare i valori dell ...
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GIOVANNI
Paolo Chiesa
Non si conoscono dati biografici su G., alto dignitario della Chiesa romana vissuto nella seconda metà del VII secolo, precedenti al 678 quando fu incaricato da papa Agatone di [...] motivata dunque dall'esigenza di uniformare il rituale alla pratica romana, in vista di una liquidazione dei riti di origine celtica o di quelli che si erano sviluppati in linea autonoma nella Chiesa d'Inghilterra; il monastero di Wearmouth poteva ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] . 120), finiva per affermare l'utilità scientifica del concetto di sostrato piuttosto come "nesso storico tra le due fasi celtica e latina" e ne considerava gli effetti "non necessariamente" come "sostituzioni di suoni" (come credeva Ascoli), ma come ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...