Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo islamico
Vincenzo Strika
Francesca Romana Stasolla
La rete degli scambi e dei contatti
di Vincenzo Strika
L'economia del mondo islamico antico [...] profondamente mutato già tra VII e VIII secolo. Ampia diffusione avevano senza dubbio le botti, contenitori lignei di origine celtica che erano utilizzati soprattutto per il trasporto del vino; di essi non si conosce con esattezza la data d ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] . IV a. C. penetra dalla Moravia nella regione della Slesia e della Piccola Polonia occidentale una popolazione celtica. Fortissime influenze celtiche, sotto forma di prodotti metallici, dimostra, al suo apparire verso la metà del sec. II, la cultura ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] i Pitti della Scozia. La diffusione del cristianesimo vi si svolse lenta e in forme che diedero alla chiesa celtica un carattere particolare, non solo per gli usi speciali (computo pasquale, tonsura) ma per l'organizzazione: la chiesa irlandese ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] disciplinante del tecnigrafo vi era sostituita da una ricchezza e una complessità ispirate all'arte islamica e celtica.
Nel tentativo di situare Pattern and Decoration in un continuum storico Perreault (Artforum, settembre 1977) osservava che ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] (come provano anche i viaggi della sua caratteristica situla (v.), studiati dal Ghirardini) venne a trovarsi avvolta dalla celtica, che domina la Lombardia e l'Emilia, rispunta lungo la chiostra dei monti che la cerchiano, e dilaga nuovamente ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] . Sotto l'influenza di Grimm e della filologia tedesca Kemble descrisse la società anglosassone, negando qualsiasi traccia celtica e romana nelle sue istituzioni.
A dare nuova vita alla storiografia intervenne il riaccendersi della lotta tra whigs ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] spiccato dell'aretino e del chianaiolo, è l'ä per a latino in accento di bäco, cäso, mäno, ecc.: acutissima spia celtica, ossia propaggine di fenomeno emiliano-romagnolo; qui raccolgo anche pagliäo, calamäo, e così via, per pagliaio ecc., e le forme ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] del periodo dall'8° al 10° secolo. Nelle società celtiche i centri di potere militare, sociale ed economico erano spesso England and Wales, London 1982; L. Alcock, The Archaeology of Celtic Britain, Fifth to Twelfth Centuries, in D. Hinton, Twenty ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] , Cividale del Friuli, I, La storia, Udine 1977, pp. 6, 12 ss.; Amelio Tagliaferri, Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca archeologica per la storia, I, Pordenone 1986, pp. 119 ss.
234. Plinius, Naturalis Historia, III, 130.
235 ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] C., e si prosegue nei decennî successivi, mentre le invasioni celtiche sono, come già dicemmo, del sec. V e l'avanzata . araf, arve, arbe, arola, ecc., pino cembro".
Elementi celtici. - Lasciando i termini penetrati nel latino e da questo nel ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...