EMONA
B. Saria
G. Novak
Città nella provincia romana della Pannonia Superiore, appartenente più tardi (circa dal 170 d. C.) all'Italia. Oggi, Ljubljana (ital. Lubiana) nella repubblica popolare iugoslava [...] della città di E. donde derivano in gran numero monumenti sepolcrali con nomi epicorici e decorazione plastica tipicamente celtica. Anche della stessa città faceva parte il territorio intorno a Polhov Gradec (Billichgraz), dove nel 1914 fu rinvenuta ...
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STERPA, Egidio
Eugenio Capozzi
– Nacque a Vejano (Viterbo) il 22 settembre 1926.
Si laureò in giurisprudenza. Da giovanissimo si arruolò volontario nelle milizie della Repubblica sociale italiana (RSI), [...] , Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia, 1943-1948, Bologna 2006, p. 298; N. Rao, La fiamma e la celtica, Milano 2014, p. 23; M. Bertoncini, S. E., in Dizionario del liberalismo italiano, II, Soveria Mannelli 2015, pp. 1057 s ...
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GINEVRA (A. T., 20-21; fr. Genève; ted. Genf)
Adriano Augusto MICHIELI
Fritz GYSIN
Léopold Albert CONSTANS
Augusto TORRE
* *
Città della Svizzera occidentale, capoluogo del cantone omonimo, sulla [...] De bello gallico si legge continuamente Genua, ed è possibile che Cesare abbia trascritto in tal modo la pronuncia della parola celtica dei suoi tempi, ma fin dalla fine del sec. I si scriveva Genaua. Nonostante le condizioni prospere di questa città ...
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VALLE d'AOSTA (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Giustino BOSON
d'AOSTA La valle d'Aosta comprende per intero il bacino montano della Dora Baltea, affluente di sinistra del Po, chiusa ad ovest e a nord dalla [...] ogni probabilità nell'età del ferro e prima del 500 a. C. fanno la loro prima apparizione i Salassi, di razza celtica, che occupano tutta la valle. I monumenti salassi sono poco numerosi: un cromlek al Piccolo S. Bernardo, cinque esemplari di monete ...
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Città della Francia centrale, capoluogo del dipartimento dello Cher. È posta a 156 m. s. m., su una collina circondata da vaste praterie, che la Yèvre, l'Airam e le loro derivazioni bagnano trasformandole [...] (in corso di pubblicazione).
Storia.
L'età antica. - Nell'antichità classica Bourges si chiamava Avarëcum e apparteneva alla Gallia Celtica, come capoluogo dei Biturêges Cubi. Era circondata da paludi che formavano la Yèvre (Avara) e i suoi affluenti ...
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Divinità femminile italica, equivalente della greca divinità Artemis, così come Marte è l'equivalente di Ares. L'etimologia della parola è da riportarsi secondo alcuni a Diviana, da dius, divino (arcaico [...] analoghe; fu quindi confusa con la cartaginese Virgo Caelestis (Tanit, derivata a sua volta dalla fenicia Astarte), con la celtica Abnoba, con le galliche Arduinna e Sirona (Salus), ora assumendo l'aspetto di queste divinità e serbando il suo nome ...
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. Le popolazioni che abitarono durante l'età dei metalli la penisola istriana e gli altipiani della Carsia Giulia, usarono costruire i loro villaggi sulla sommità delle alture. Questo tipo di abitato è [...] millennio. Probabilmente, come pensa il Marchesetti, una seconda immigrazione avvenne all'aprirsi dell'età del ferro. L'influenza celtica si fece poco sentire, specie in Istria; molto più frequenti appaiono gl'indizî dei rapporti avuti dai castricoli ...
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. Dei tre popoli fra i quali, secorido Cesare (De bell. gall., I,1), era divisa la Gallia prima della conquista romana, i Belgi erano quelli che occupavano la regione più settentrionale, a nord della Senna [...] A stabilire tuttavia un certo equilibrio fra le varie provincie galliche, come all'Aquitania (v.) furono aggregate 14 tribù di stirpe celtica, così anche alla Belgica furono uniti i Lingoni, i Sequani e gli Elvezî, che non erano fra i quindici popoli ...
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SCITI E SCIZIA (Σκύϑαι, Scythae; Σκυϑία, Scythia)
Arnaldo Momigliano
Popolazione abitante nell'antichità la Russia meridionale, la cui maggiore conoscenza di carattere letterario noi dobbiamo all'ampio [...] si nota un'ulteriore espansione nella Bulgaria attuale e territorî circostanti. Ma proprio in questo periodo la pressione celtica e illirica e quella macedonica, rappresentata dalle spedizioni di Filippo e Alessandro alle foci del Danubio contro di ...
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LADINI
Carlo Battisti
. Nei suoi memorabili Saggi ladini (in Archivio glottologico italiano, I, 1873), G. I. Ascoli indicò con questo nome i tre gruppi dialettali neolatini congiunti da vincoli di peculiare [...] fissate molto tardi; così, p. es., l'evoluzione di á in é, che per l'Ascoli è un'"acutissima spia celtica", non è documentata nella toponomastica delle valli dolomitiche prima della seconda metà del sec. XVI; oppure la palatalizzazione di c, g ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...