CALDERONE
R. Peroni
In archeologia preistorica e protostorica (per le civiltà classiche v. invece lebete) si usa denominare così un tipo di recipiente di bronzo laminato generalmente adoperato per la [...] una notevole importanza, alla quale non è certo estraneo un significato rituale, che del resto ha lasciato tracce anche nella mitologia celtica. Caratteristiche comuni sono l'orlo rinforzato in ferro e l'ansa, anch'essa in ferro, con l'anello libero ...
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BRITANNIA (Britannia)
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano.
L'avviamento a uno statuto provinciale per la B. era stato dato da Cesare, il quale al termine delle sue campagne in Britannia, [...] e con un grande umbone nel mezzo, tipicamente britannico (uno scudo simile fu trovato nel 1798 nel Galles del N: v. celtica, arte). La roccia su cui B. posa il piede raffigura la regione settentrionale; i capelli sono resi a lunghi ed incomposti ...
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MELLITO, santo
Gian Luca Borghese
MELLITO, santo. – Nacque nella seconda metà del VI secolo. Non si hanno notizie sulla sua famiglia, a parte una fugace allusione ai suoi nobili natali contenuta nella [...] quanto fosse precaria la posizione del clero di origine «gregoriana» in Inghilterra, stretto tra l’ostilità della Chiesa celtica e l’opposizione della religione politeista tradizionale. I figli e successori di Saebert non si erano convertiti al ...
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Pianta erbacea della famiglia Leguminose Papilionate a fusto grosso eretto alto 3-14 dcm. con foglie paripennate terminate da una punta setacea munite di 1-3 coppie di foglioline ovali bislunghe, grandi, [...] ted. Ackerbohne): baccello a sezione rotonda con 3-4 semi, lunghi mm. 3,5-13. È divisa nelle seguenti sottovarietà:1. celtica-nana: forma dell'epoca del bronzo e del ferro; 2. Pliniana Körniche: forma selvatica dell'Algeria; 3. paucijuga Alefeld: un ...
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Città della Germania, nella Prussia Renana, situata sulla riva sinistra del Reno, non lontana dal cosiddetto Vierseenplatz, 15 km. a S. della confluenza della Mosella, con 6540 ab. (1925). Essa palesa [...] 1926; R. Klaphek, Eine Kunstreise auf dem Rhein von Mainz bis zur holländ. Grenze, Düsseldorf 1927.
Storia. - Di origine celtica (Baudobriga), fu munita da Druso di un castello, diventando, col nome di Boudobriga o Baudobriga stazione militare romana ...
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CINTURONE
G. Fogolari
M. Floriani Squarciapino
Con questo termine si intende un tipo particolare di cintura, formato da una piastra metallica (per lo più di bronzo, raramente di ferro, di osso e d'oro) [...] cinture già nell'Età del Bronzo, ma sono del tipo a catena di anelli in bronzo fuso, tipo che si svilupperà poi in ambiente celtico in epoca La Tène, ma che è ben diverso e non prelude al nostro c.; possono invece essere indizio dell'esistenza di un ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. La Francia
Maria Isabella Marchetti
La francia
La denominazione Francia, utilizzata già dagli scrittori del IV sec. d.C. (Claud., [...] il 440 e il 460, invasero la provincia romana della Britannia, causando un afflusso nell’area continentale di persone di origine celtica in fuga. La Bretagna fu contea franca e ducato, ma tentò a lungo di conservare la propria autonomia sia rispetto ...
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SCARBANTIA (Σακαρβαντία, Scarbantia)
J. Gy. Szilagyi
M. Kanozsay
Città romana della Pannonia Superior, sul luogo della odierna Sopron (Ungheria). La zona dove in seguito sorse la città romana era fittamente [...] che testimoniano, attraverso numerosi reperti, la continuità dell'industria locale del ferro che fu iniziata dalle genti illiriche e celtiche. L'amministrazione romana di S. sembra cessasse poco dopo la grande invasione dei Quadi (274 d. C.); la zona ...
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MATRES (Matronae, Matrae)
S. Ferri
Il concetto religioso è assai più ampio e complesso, anche topograficamente, della relativa consistenza monumentale. In altre parole, se un culto di divinità "madre" [...] in ultima analisi, devono risalire alla atavica tendenza verso il concetto di divinità "madre", rintracciabile in area celtica fin dall'epoca neolitica; laddove l'influenza dell'elemento militare, o la provenienza da Marsiglia possono valere soltanto ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa [...] e ne incoraggiò l'opera) insegnando alla Berlitz School, a Zurigo e a Parigi. Esule volontario, estraneo alla "rinascita celtica", ha fatto di Dublino il luogo centrale dei suoi libri, descrivendola con minuziosa precisione.
Opere
Esordì con Chamber ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...