Irlanda
Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico; politicamente è divisa nella Repubblica d’I. e nell’I. del Nord.
Dalle origini fino all’invasione anglo-normanna
L’I. fu abitata, [...] civiltà del Bronzo e lasciò impronte decisive nella struttura etnica e linguistica dell’isola, dove il regime tribale introdotto dai celti perdurò anche in età storica (che si fa iniziare con la prima conversione al cristianesimo nel sec. 5°) entro ...
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Ex soldato romano di origine tracia (m. 71 a. C.): disertore e perciò ridotto in schiavitù, fuggì nel 73 con alcuni compagni dalla scuola gladiatoria di Capua. Presto raccolse attorno a sé migliaia di [...] schiavi fuggitivi (Traci, Celti, Germani), con cui predò per circa un anno la Campania: dopo essersi separato dal compagno di rivolta, il celtico Crisso, si diresse a nord, sconfiggendo il console L. Gellio e, a Modena, il governatore della Gallia ...
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(fr. Bretagne) Regione della Francia nord-occidentale, formata dall’omonima penisola (lunghezza 250 km, larghezza max 150), che si estende tra la Manica e l’Atlantico. Geologicamente fa parte del massiccio [...] attestate da caratteristici monumenti protostorici (menhir, dolmen, cromlech), frequenti in specie nel Morbihan, poi invasa e abitata dai Celti. Oppose resistenza fortissima ai Romani. Tra 5° e 8° sec. vi penetrarono i Britanni, in fuga dall’omonima ...
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(ingl. Old-Irish Catholics) Partito politico irlandese sorto nell’Ulster all’epoca della rivolta cattolica del 1641. Sosteneva l’indipendenza quasi totale dell’Irlanda sotto l’organizzazione del clero [...] cattolico e la restituzione ai cattolici celti dei beni confiscati dagli Inglesi nell’Ulster. Il partito, capeggiato da O.R. O’Neill e sostenuto dal nunzio apostolico G.B. Rinuccini, si dissolse nel 1649 per l’arrivo in Irlanda di O. Cromwell, la ...
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MAR (A. T., 49-50)
Florence M. G. Higham
Contea di Scozia avente il suo centro in Aberdeen, il cui territorio occupava la regione collinosa posta tra i fiumi Dee e Don. Dei conti celti, William, 9° conte, [...] fu reggente del regno di Scozia durante la minorità di Alessandro III, nel 1249, mentre la figlia del 10° conte, Donald, andò sposa a Robert Bruce. Alla morte di Tommaso, l'ultimo della linea celtica, ...
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Chirurgo e antropologo (Sainte-Foy-la-Grande, Gironda, 1824 - Parigi 1880). Professore nell'univ. di Parigi dal 1867, pubblicò notevoli studî sulle localizzazioni cerebrali del linguaggio (1861-65), oltre [...] a varî lavori antropologici ed etnografici (sui Celti, i Bretoni, gli Arverni); nel 1859 gettò le basi della Société d'anthropologie di Parigi, iniziando un programma di ricerche su questioni tecniche, metodologiche e sulla scelta di strumentarî, ...
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MIRONE di Tebe
Carlo Albizzati
Scultore. La sua firma fu trovata a Pergamo, nel santuario di Atena Poliade, tra quelle degli scultori che eseguirono opere statuarie in bronzo per celebrare le vittorie [...] di Attalo I sui Celti d'Asia e sui Seleucidi: l'artista lavorava dunque nella seconda metà del sec. III a. C. Plinio (Nat. Hist., 36, 32) menziona una "vecchia ebbra" in marmo, ch'era a Smirne, attribuendola al M. più famoso. Il soggetto è più ...
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È la forma che, nei poemi del Macpherson (v.) ha preso il nome di Finn, padre di Ossian: v. celti: Letterature, IX, pagg. 687 e 689; feniani.
Da questo personaggio leggendario prese nome la "grotta di [...] Fingal", che si apre nella scogliera basaltica della costa meridionale dell'isola di Staffa (Ebridi Interne): è lunga 69 m., larga all'apertura circa 13 m. e nel punto più stretto 7 m ...
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L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] tombali, ha permesso anche di riconoscere gli spostamenti di alcuni gruppi. V. Kruta ha individuato in tal modo la presenza di Celti orientali nella Marna e nella Linguadoca nella prima metà del III sec. a.C.
Le differenze di livello di ricchezza tra ...
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Ecclesiastico (m. Canterbury 619), accompagnò s. Agostino di Canterbury nella missione del 596 e fu da questo inviato presso papa Gregorio I (601). Successe ad Agostino quale arcivescovo di Canterbury [...] (605), e come tale tentò invano di sottoporre i vescovi celti e gallesi al canone alessandrino. Consacrò (613) a Canterbury la chiesa dei SS. Pietro e Paolo fondata da Agostino, e convertì Eadbert di Kent (618). La leggenda narra che fu ...
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celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.