Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] un autobiografismo doloroso ecco il nome della pianura padana in una sorta di greco: Néa Keltiké «nuovo territorio dei Celti» (Manzotti 1987; Grignani 2007).
Nel romanzo che gli ha dato maggiore fama presso i lettori, Quer pasticciaccio brutto de ...
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Bonifacio IV, santo
Paolo Bertolini
Originario della Marsica, nulla si sa della sua data di nascita. Fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre [...] . È possibile che B. si sia occupato anche del problema della Pasqua - il "ritum Paschae" nella cui celebrazione Angli e Celti discordavano dalla Chiesa di Roma -, sempre che la terza lettera di s. Colombano sia stata indirizzata a lui, e non ad ...
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Vedi MARZABOTTO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARZABOTTO (v. vol. IV, p. 896 e s 1970, p. 463)
G. A. Mansuelli
G. Sassatelli
Dal 1988, in concomitanza con il IX Centenario dell'Università degli Studi [...] di questi lingotti a Ν dell'Appennino non dipende soltanto dal fatto che qui facevano capo le vie commerciali dei Celti, ma significa anche che le città padane erano in grado di coniare in proprio questa unità premonetale, da utilizzare ovviamente ...
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BONIFACIO IV, papa, santo
Paolo Bertolini
Marso della Valeria, fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre nove mesi di vacanza della Sede apostolica, [...] . È possibile che B. IV si sia occupato anche del problema della Pasqua - il "ritum Paschae" nella cui celebrazione Angli e Celti discordavano dalla Chiesa di Roma -, sempre che la terza lettera di s. Colombiano sia stata indirizzata a lui, e non ad ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
Gli strumenti musicali nel mondo romano: cenni di organologia antica
Emiliano Li Castro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Roma imperiale [...] questi sacri simboli. Forse è anche per non essere privati di queste insegne distintive della loro identità che i Celti rendono inutilizzabili e nascondono, sotto terra o in acqua, le loro caratteristiche trombe di metallo (karnykes); lunghe fino a ...
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Vedi OSIMO dell'anno: 1963 - 1996
OSIΜO (v. vol. V, p. 781)
M. Luni
Mentre alcuni contributi hanno ampliato le conoscenze relative alla storia della ricerca sull'antica O., recenti scavi ne hanno chiarito [...] -Ancona 1984, Ancona 1987, pp. 355-393: M. Landolfi, Presenze galliche nel Piceno a sud del fiume Esino, in Celti ed Etruschi nell'Italia centro-settentrionale dal V sec. a. C. alla romanizzazione. Atti del Colloquio Internazionale, Bologna 1985 ...
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Anatomia e medicina
Organo pari dei Vertebrati, situato ai 2 lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio [...] policefalia che caratterizza alcune divinità, sia nel mondo classico (Borea, Giano ecc.) sia nell’Europa barbarica (Traci, Celti, Slavi occidentali). Sono invece escluse da ogni considerazione in proposito figure la cui policefalia si manifesta quale ...
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La fermentazione è prevalentemente un fenomeno di ossido-riduzione, di scissione e di idrolisi, provocato dagli enzimi secreti dai microrganismi, sulle sostanze che costituiscono il substrato su cui essi [...] , come testimoniano anche le ricerche pompeiane, erano bene al corrente dei sistemi di panificazione e di vinificazione. I Celti e i Germani antichi usavano il meth, ricavato dalla fermentazione del miele.
Anche oggi, dall'applicazione di processi ...
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LORENA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Giuseppe MARTINI
Antica provincia della Francia orientale, corrispondente agli attuali dipartimenti della Mosa, Mosella, Meurthe-et-Moselle, Vosgi; sotto [...] , alcune popolazioni nomadi abitarono gli altipiani. Nelle età successive, s'ebbero immigrazioni di Liguri, sedentarî, e di Celti. Poi sopravvennero i Belgi, razza affine alla celtica, ma più rozza, dedita soprattutto alla caccia e alla pesca ...
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MONACHISMO (fr. monachisme; sp. monacato; ted. Mönchtum; ingl. monasticism)
Umberto FRACASSINI
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Tutta la terminologia del monachismo, ricca già nel greco di sinonimi, risale a μόνος "solo". Secondo [...] di S. Colomba di Iona, del suo omonimo, ma dal nome latinizzato in S. Colombano, nonché i numerosi monasteri d'origine celta fondati sul continente europeo, sui Vosgi, lungo il Reno e sul lago di Costanza, nella Germania, nella Svizzera e in Italia ...
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celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.