Welschen Termine tedesco che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della Gallia. Dopo l’insediamento delle popolazioni romaniche sul [...] territorio già abitato dai Celti, il nome W. indicò, in contrapposizione ai Germani, i Francesi e gli Italiani. Per tale motivo il Trentino, ai tempi dell’Impero asburgico, fu chiamato anche Welsch-Tirol («Tirolo italiano»). Il termine, variamente ...
Leggi Tutto
(o Matronae) Nome latino di divinità femminili dei Celti, donatrici di abbondanza, raffigurate in numero di tre, generalmente sedute. Furono poi considerate patrone del buon destino, come le Moire e le [...] Norne ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Αρδιαῖοι) Antica popolazione illirica che, sconfitta dai Celti (370-60 a.C.), dalla zona poi detta Liburnia emigrò nel territorio prospiciente l’isola di Lesina. Gli A., celebri navigatori, ebbero [...] una parte preminente nel regno illirico nel 3° e 2° sec. a.C ...
Leggi Tutto
Isole dei laghi irlandesi, trasformate in centri abitati dai Celti, intorno alla seconda età del Ferro. Le isole, talora poco sollevate dal livello delle acque, venivano rafforzate con tronchi d’albero [...] e pietrame, quasi palafitte, sulle quali stava il villaggio, con case di legno, di planimetria tonda ...
Leggi Tutto
MATRES (o Matronae)
Nicola Turchi
Divinità femminili proprie dei Celti (l'epiteto matronae si riscontra specialmente nella Gallia orientale, nella Cisalpina e lungo le sponde del Reno e del Danubio) [...] intese come donatrici di abbondanza, massime dei frutti della terra. Sono raggruppate in numero di tre e raffigurate il più sovente sedute, con un cesto pieno di frutta sulle ginocchia, con indosso un ...
Leggi Tutto
(ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale [...] sono state trasformate in moderni e ricercati complessi abitativi.
Storia
I Celti si installarono nel G. verso il 600 a.C. La immigrati normanni e fiamminghi popolarono le città, mentre i Celti rimasero agricoltori. Nel NE re Gruffydd ap Cynan ...
Leggi Tutto
celzio
cèlzio (o cèltio) [Lat. scient. celtium, der. di Celtae "Celti"] [CHF] Nome dato originar. da G. Urbain all'elemento chimico di numero atomico 72, riscontrato in alcuni minerali e poi identificato [...] con l'afnio ...
Leggi Tutto
LODI (antica Laus Pompeia, Abdua e forse antica Alauda dei Celti; A. T., 20-21)
Carlo CALZECCHI ONESTI
Piero BAROCELLI
Carlo Guido MOR
Giovanni Battista PICOTTI
Alberto BALDINI
Manfredo Vanni
Città [...] della provincia di Milano, situata a 80 m. s. m., a 27 km. a sud-est di Milano, nell'ubertosa pianura lombarda, sulla sponda destra dell'Adda, in posizione strategicamente importante, perché, essendo sopraelevata ...
Leggi Tutto
Duce sannita, cercò di riunire in una lega Sanniti, Etruschi, Umbri e Celti contro Roma; fu vinto e ucciso nella battaglia di Sentino (295 a. C.). ...
Leggi Tutto
Re gallese del sec. 5º. Quando, per ritiro delle legioni romane, tribù di Celti furono spinte dai Sassoni nelle montagne gallesi, riuscì a riunirle per un certo periodo in una rozza federazione tenendo [...] corte a Deganwy nel Galles settentrionale e assumendo il titolo romano di "dux Britanniae" ...
Leggi Tutto
celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.