QUARTO, Oddo
Giorgio Caravale
QUARTO, Oddo. – Nato intorno al 1505-1506 a Monopoli, appartenne al ramo della famiglia padovana residente nella città pugliese.
Proveniva da una famiglia di elevata condizione [...] proseguì la sua attività di proselitismo tra Monselice e Padova, entrando in contatto con eterodossi come Ulisse Martinengo, fratello di Celso, e Prospero Provana, ricco banchiere trasferitosi a Cracovia. Nel novembre 1562 Quarto fu arrestato con l ...
Leggi Tutto
CAYLINA, Paolo, il Vecchio, detto Paolo da Bresci
Franco Mazzini
Pittore bresciano, figlio di Pietro e di Caterina de Bolis, fratello della moglie di Vincenzo Foppa: non se ne conosce la data di nascita, [...] ss. Lorenzo e Ambrosio) della chiesa dei SS. Nazaro e Celso (purtroppo alterato da ridipinture); il trittico a fresco (Madonna col S. Giorgio e la principessa della Pinacoteca Tosio-Martinengo di Brescia. Insostenibile appare invece l'attribuzione ...
Leggi Tutto
MISINTA, Bernardino
Paolo Tinti
MISINTA (Misintis), Bernardino. – Nacque a Pavia (o in qualche centro del territorio) intorno agli anni Settanta del Quattrocento; non si hanno notizie sulla famiglia [...] dedicate al nobile, pure bresciano, Ludovico Martinengo: a tale destinatario fu riservata una tiratura Arcole per l’impressione nel 1503 della Dissuasoria del veronese Celso Maffei, canonico regolare lateranense. La collaborazione con Degli Uberti ...
Leggi Tutto
POLLAROLO, Orazio
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Orazio. – Nacque a Codogno intorno al 1634, ma fu attivo per quasi tutta la vita in territorio bresciano.
Le più dettagliate informazioni [...] famiglia a Brescia, dove divenne organista della collegiata dei Ss. Nazaro e Celso; lo conferma la notizia della morte, a due anni d’età, comprovata paternità. Nella lettera dedicatoria a Paolo Martinengo, signore d’Urago, Pollarolo allude alle « ...
Leggi Tutto
CAYLINA, Paolo, il Giovane
Franco Mazzini
Pittore, figlio di Bartolomeo e di Margherita Moracavalli, nacque a Brescia verso il 1485 (Ffoulkes-Majocchi, p. 219), fu nipote, procuratore quindi erede ed [...] organo della chiesa bresciana dei SS. Nazaro e Celso, con il Martirio dei santi titolari. Anteriori p. 148; ma vedi anche ibid., p. 277); Id., La Pinacoteca Tosio-Martinengo, Bologna 1927, pp. 25, 27; A. Morassi, Pittori bresciani del Rinascimento: V ...
Leggi Tutto
CALANDRINI, Giuliano
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove fu battezzato il 21 ag. 1514, da Filippo di Giovan Matteo e da Caterina di Benedetto Buonvisi. In qualità di primogenito ricevette [...] , celebrando la sacra cena in Ginevra fra il 1552 e il 1557, quando era pastore della Chiesa italiana Celso Massimiliano Martinengo; nel 1560 (e non nel 1575, come sostenne il Ruffini) poté quindi essere accolto senza esame nella comunità ...
Leggi Tutto
LIENA, Nicolao
Simone Ragagli
Nacque a Lucca da Stefano di Girolamo e Maddalena di Paolo Balbani, entrambi appartenenti alla cerchia del patriziato cittadino; dal matrimonio nacquero anche Michele, [...] giurista e uomo pubblico erano ormai giunti all'acme. Del resto, ancora nel 1550 sono provati suoi rapporti con Celso Massimiliano Martinengo, priore dello stesso convento e incline alla Riforma, che lo riconfermò come avvocato di fiducia.
Il 7 febbr ...
Leggi Tutto
COZZANDO, Leonardo
Franca Petrucci
Nacque nel 1620 da Donato, avvocato, a Rovato (Brescia).
A dodici anni entrò nell'Ordine dei servi di Maria e, compiuti studi filosofici, tenne letture di filosofia [...] pubblicava Le primizie poetiche, dedicate al conte Francesco Martinengo Villagana. Nel 1658 (Brescia) dava alle stampe stata pubblicata sempre a Brescia nel 1685, dedicata al servita Celso Viccioni. È un'opera bibliografica, in cui sono elencati ...
Leggi Tutto