La cellula caratteristica del tessuto cromaffine: attraverso una forma intermedia, il feocromoblasto, deriva dai cosiddetti simpatogonii, cioè dalle stesse cellule progenitrici dei gangli simpatici.
Il [...] feocromocitoma è un tumore di natura generalmente benigna, originato dalle cellule cromaffini e localizzato nella midollare delle ghiandole surrenali. È caratterizzato dalla produzione di catecolamine che, immesse in circolo, sono responsabili delle ...
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In genetica, variazione prodotta da cause esterne, ambientali, sul corpo (soma) degli organismi viventi, priva di riflesso sulle cellule germinali. Le m. quindi non divengono ereditarie; si contrappongono [...] perciò alle mutazioni ...
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start In biologia, il punto di controllo del ciclo cellulare, alla fine della fase G1, in cui le cellule di lievito si fermano per dare tempo sufficiente alla crescita, identificato per la prima volta [...] da L.H. Hartwell (➔ cellula). ...
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cellula staminale emopoietica
Massimo Breccia
Cellula che ha la capacità di ricostruire a lungo termine tutto il sistema emopoietico di un soggetto reso aplastico. Essa ha quindi sia la capacità di [...] staminali calcolabile intorno allo 0,05 di tutta la popolazione midollare. I meccanismi che inducono una cellula staminale a replicarsi e a differenziarsi non sono stati ancora chiariti: l’emopoiesi richiede una serie di processi altamente complessi ...
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Organello intracellulare di forma granulare o filamentosa, di dimensioni comprese tra 0,5 e 3 μm, presente in tutte le cellule eucariotiche con metabolismo aerobio. La sua attività è respiratoria e avviene [...] , il genoma mitocondriale è ereditato per via materna; la maggior parte del citoplasma dello zigote è infatti derivato dalla cellula uovo. Supponendo che la velocità di variazione delle sequenze sia costante e dovuta solo a mutazioni, il numero delle ...
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Stadio dello sviluppo embrionale dei Mammiferi costituito da una vescicola in cui si distinguono uno strato periferico di cellule, il trofoblasto, che non partecipa alla formazione dell’embrione ma assicura [...] i suoi rapporti con la parete uterina e un accumulo cellulare interno, detto bottone, gemma o nodulo embrionale, da cui deriverà l’embrione. ...
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In biochimica, proteina (peso molecolare ca. 70.000) secreta dai linfociti T dopo che questi si sono legati alle cellule che presentano l’antigene di riconoscimento. Nel punto di contatto con i linfociti [...] citotossica favorisce la fusione delle vescicole con la membrana plasmatica e la liberazione di p. all’esterno della cellula. Utilizzando microscopi elettronici a scansione si è osservato che le molecole di p. secrete si inseriscono velocemente nella ...
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L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi [...] così numerose da toccarsi; lo stretto rapporto fisico consentirebbe a un messaggero chimico inibitore di passare da un elemento cellulare all’altro per impedire l’ulteriore divisione; nei tumori questo meccanismo omeostatico è perduto e ciò spiega l ...
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simbiosi Associazione intima, spesso obbligata, fra organismi (animali o vegetali) di specie diverse, che generalmente comporta fenomeni di coevoluzione. A seconda del tipo di relazione che si instaura [...] per l’ospite. Ipotesi della s. Ipotesi secondo la quale i mitocondri e i cloroplasti avrebbero avuto origine da parassiti intracellulari procariotici che avrebbero stabilito una s. con cellule primitive poi diventate per evoluzione le attuali ...
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Tipo di tessuto connettivo che costituisce gli organi fondamentali di sostegno dell’organismo e gli organi passivi del movimento. Il tessuto o. ha colorito bianco giallognolo e notevole durezza. Le cellule [...] negli osteociti. È ammesso il fenomeno inverso, cioè la trasformazione di osteociti in cellule osteoprogenitrici (modulazione cellulare). Le cellule osteoprogenitrici sono situate alla superficie delle trabecole durante l’ossificazione, a livello del ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...