IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] sono riportati nella tab. 6. Inoltre si può notare che le cellule del sistema immunitario producono alcuni ormoni e neuropeptidi (tab. 7) così come alcune cellulenervose (astrociti) producono alcune citochine (IL1 e IL-3). In conclusione, l ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] e uomo per quanto riguarda la trasmissione di queste malattie; 4) se esistano ruoli differenziati tra cellule non nervose e cellulenervose (che subiscono gli effetti degenerativi letali) nella propagazione delle malattie da prioni. Tutti questi ...
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(I, 270; App, II, I, p. 11; III, I, p. 10)
Botanica. − L'obiettivo più importante nello studio dell'a. delle piante è comprendere come l'organismo vegetale si sviluppi partendo da una singola cellula, [...] potessero essere dovuti alla liberazione da parte del tessuto tumorale di un fattore diffusibile che stimola la crescita delle cellulenervose, fattore che fu chiamato NGF. Levi-Montalcini dimostrò anche che, se si coltiva in vitro il sarcoma insieme ...
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. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] . Nell'arco riflesso dei Metazoi sono coinvolti, sia pure con numerose varianti differenziative, i sensori, le cellulenervose e gli effettori ed operatori (muscoli o ghiandole) tramite una vasta costellazione di mediatori elettrici e chimico ...
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INTERFERONE
Franca Ascoli
Gli i. sono molecole proteiche che, in base alle diverse caratteristiche antigeniche, sono state suddivise in 3 classi principali: α, β e γ. Gli i. α e β sono glicoproteine, [...] che trasformate. Successivamente, è stato osservato che gli i. inibiscono la mobilità cellulare di fibroblasti o cellule endoteliali, stimolano l'eccitabilità di cellulenervose in coltura, inibiscono o stimolano (a seconda delle dosi e dei sistemi ...
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Anatomista e istologo italiano (Trieste 1872 - Torino 1965), prof. di anatomia umana (dal 1916) nelle univ. di Sassari, Palermo, Torino; socio nazionale dei Lincei (1926). Ha eseguito indagini di anatomia [...] metodo della coltura dei tessuti in vitro, che egli introdusse in Italia. Di particolare interesse gli studî sulle cellulenervose, dai quali derivano quelli sull'accrescimento e la senescenza dei tessuti. Come tutte le ricerche sue e dei numerosi ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] e precisate rispettivamente nel 1824 e nel 1833 da H.-J. Dutrochet (1776-1847) e da C.G. Ehremberg; le cellulenervose furono sistematicamente studiate su materiale fissato e colorato, e descritte insieme coi loro prolungamenti, da J.E. Purkyně nel ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] simile. Sono invece diverse come fenotipo in quanto, durante lo sviluppo, alcune si specializzano come cellule muscolari, altre come cellulenervose e così via (➔ sviluppo).
Alimentazione
Le u. più usate nell’alimentazione sono quelle di gallina ...
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neurobiologìa Ramo della biologia avente per oggetto di studio la morfologia e la fisiologia del sistema nervoso e degli elementi che lo compongono.
Storia degli studi
È con l'Illuminismo che lo studio [...] n. ha permesso di studiare il SN a tutti i livelli di organizzazione: dalle singole molecole utilizzate dalle cellulenervose all'architettura delle reti neurali.
Neurobiologia molecolare
La n. molecolare studia la natura dei segnali che i neuroni ...
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sfingolipide In biochimica, classe di lipidi complessi contenenti la sfingosina, un amminoalcol a lunga catena, al cui amminogruppo è legato, con legame ammidico, un acido grasso saturo quasi sempre composto [...] soprattutto con alterazioni più o meno gravi del sistema nervoso.
La sfingomielina, l’unico s. contenente fosforo, è mielina che circonda e isola elettricamente molti assoni delle cellulenervose; è presente anche nei lipidi del sangue. In ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...