L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] sistema nervoso centrale e nel tessuto epatico, così come il controllo della qualità cellulare esercitato sulle cellulegerminali e nello sviluppo delle cellule del sistema immunitario, sono tutti fenomeni ascrivibili all'apoptosi. Già nel 1951, in ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] sia dai processi di continuo differenziamento, come nel caso delle cellulegerminali maschili dell’epitelio seminifero, delle cellule del tessuto ematopoietico o delle cellule del rivestimento interno dell’intestino, sia dai processi di continua ...
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soma biologia L’insieme delle cellule, dette cellule somatiche, che negli organismi pluricellulari formano i tessuti e gli organi e quindi il corpo dell’organismo; il s. si distingue dal germe, le cui [...] cellule (cellulegerminali) sono destinate esclusivamente alla produzione degli elementi sessuali, cioè spermatozoi e uova. metrologia Antica unità di misura di superficie e di capacità per materiali e derrate, di valore diverso secondo il materiale ...
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Cellula g. Ogni cellula dalla quale si origini un processo di riproduzione cellulare (detta anche gamete). Germigeno è il protoplasma da cui originano le cellulegerminali. Epitelio g. Tratto dell’epitelio [...] celomatico che ricopre le creste genitali, ossia gli abbozzi delle gonadi. Localizzazioni g. Le regioni del citoplasma che rappresentano in potenza le future strutture dell’embrione. W. His ammise (1874) ...
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Migrazione di cellule determinata dall’attrazione di altre cellule viventi. È importante nell’embriogenesi: per es., le cellulegerminali in molti Vertebrati originano in aree lontane dalle gonadi e migrano [...] per raggiungere la sede definitiva; alcune cellule pigmentarie originano dalle creste neurali e poi migrano nel derma ecc. ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] invece di somministrare la sostanza, si fornisce il gene che ne controlla la produzione; 2) sostituire geni nelle cellulegerminali, cioè alterare la costituzione genetica di un individuo e dei suoi discendenti. Ambedue queste operazioni sono per il ...
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Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] madre. La prole risultante è chimerica; alcune cellule derivano da blastocisti originali, altre derivano dalle cellule ES iniettate. Ogni volta che vengono generate cellulegerminali che derivano dalle cellule ES, il topo chimerico può essere il ...
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Gamete
Jacques Testart
Il termine gamete (dal greco γαμέτης, "marito, coniuge", derivato di γαμέω, "sposare") indica le cellule, dette anche sessuali, destinate a unirsi nel processo della fecondazione [...] dopo la vita fetale. L'impossibilità, al contrario di ciò che accade nel maschio, di rinnovare la scorta di cellulegerminali, determina l'esaurimento delle riserve delle ovaie all'epoca della menopausa, verso i 50 anni. Se la degenerazione di ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] origine tutti i tessuti dell'organismo - e anche di contribuire allo sviluppo delle cellulegerminali (oociti e spermatozoi). Le cellule ES sono inoltre caratterizzate da una illimitata capacità proliferativa (automantenimento a lungo termine ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] maschili e femminili. In seguito, la descrizione del principio della fusione fu completata da quella della meiosi delle cellulegerminali che dava origine ai due gameti. Si deve a Beneden l'aver evidenziato nel 1884 il processo attraverso il ...
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germinale
agg. e s. m. [dal lat. mediev. germinalis, der. di germen -mĭnis «germe»]. – 1. agg. Relativo al germe o, più genericam., alla riproduzione: cellule g. (o gameti), le cellule cui compete, nella riproduzione, di dare origine a un...
gonocito
(o gonocita) s. m. [comp. di gono- e -cito (o -cita)]. – In biologia, nome dato alle cellule germinali maschili e femminili durante il periodo della meiosi (spermatociti e ovociti di primo e di secondo ordine), e da altri autori,...