È. parola assai usata nella terminologia scientifica per indicare sia una serie di fenomeni, che dopo un certo periodo di tempo si ripetono nello stesso ordine, sia lo stesso periodo di tempo in capo al [...] , proprio come la scissione negl'Infusorî (v. coniugazione). Al comparire di condizioni meno favorevoli, si formano le cellulegerminali e ha luogo la riproduzione anfigonica. Nei gruppi superiori ai Celenterati la riproduzione agamica non si osserva ...
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Meccanismi trascrizionali alla base delle caratteristiche epigenetiche. Meccanismi epigenetici e malattie. iPSC: un esempio di riprogrammazione epigenetica. Ereditarietà di programmi epigenetici acquisiti. [...] zigote. Non è facile quindi immaginare come una modificazione epigenetica indotta dall’ambiente possa essere fissata nelle cellulegerminali e poi passata alla generazione successiva. Diverso è il caso di un’influenza esercitata dall’ambiente durante ...
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LEUCEMIA (XXI, p. 2; App. II, 11, p. 190)
Edoardo STORTI
Negli ultimi 10 anni la malattia leucemica è stata oggetto, in tutto il mondo, di un intensissimo fervore di ricerche, giustificate sia dall'inesorabilità [...] L. Gross ammette l'esistenza di un agente virale che viene trasmesso dai genitori ai figli attraverso le cellulegerminali (o occasionalmente attraverso il latte materno). Tale agente leucemogeno potrebbe restare latente per lunghi periodi di tempo ...
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MESOZOI (dal gr. μέσος "medio" e ζῶον "animale", per la posizione intermedia che occupano fra Protozoi e Metazoi; lat. scient. Mesozoa Van Beneden)
Leopoldo Granata
Le prime osservazioni sui Mesozoi [...] fibrillari con decorso longitudinale-obliquo (secondo alcuni - Julin - di natura muscolare). Nella cavità interna sono le cellulegerminali e la cavità stessa comunica con l'esterno mediante un'apertura genitale. Nel gen. Stoechartrum C. et M ...
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(XI, p. 345)
Riproduzione e sviluppo del corallo. − La carenza di studi aggiornati su tale celenterato induce tuttora a far riferimento alla Histoire naturelle du Corail di Lacaze-Duthiers (1864), quale [...] gioco delle correnti marine; i polipini maschi emettono gli spermatozoi che, diffondendosi nel mare e incontrando le cellulegerminali femminili (ovociti), danno luogo alla fecondazione. A questa succede uno sviluppo embrionale e uno larvale, che si ...
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Il termine a. venne coniato dalla ricercatrice statunitense B. Mintz, intorno agli anni Sessanta, per indicare quegli animali che si possono far sviluppare da embrioni ''sintetici'', cioè formati dall'aggregazione [...] animali allofenici è che non possono essere propagati come tali per riproduzione sessuale, in quanto le cellulegerminali derivano dall'una o dall'altra blastocisti parentale che erano state inizialmente aggregate, come verificabile in esperimenti ...
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RETROVIRUS
Ferdinando Dianzani
I r. costituiscono una famiglia di virus (Retroviridae) estremamente diffusa in natura e in grado di infettare praticamente tutti i vertebrati e, forse, anche animali [...] diffusi e possono essere trasmessi per via sia orizzontale (da soggetto a soggetto), sia verticale (da madre a figlio con le cellulegerminali).
I retrovirus umani finora identificati (HTLV-i, HTLV-ii, HTLV-v e HIV-1, HIV-2) vengono classificati ...
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Celebre botanico, nato a Haarlem il 16 febbraio 1848, vivente. Appassionato fin da fanciullo allo studio delle piante, s'iscrisse nel 1866 all'università di Leida e nel 1870 si laureò, presentando come [...] , laddove il Darwin ritiene che le sue gemmule siano trasportate dalle cellule vegetative, attraverso il corpo, fin nelle cellulegerminali. La differenza fra le due concezioni è sostanziale. in quanto per l'ipotesi devriesiana non è necessario ...
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WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] somatiche, ricevono solo quelli che servono al loro differenziamento ulteriore. Egli immaginò che avvenisse fra i determinanti nelle cellulegerminali una sorta di lotta per la vita, analoga a quella che avviene fra gli organismi, col risultato di ...
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Fisiologia. - Copulazione, coniugazione e fecondazione sono tre forme diverse nelle quali si presenta il fenomeno dell'anfigonia, cioè l'unione di due nuclei come principio per la formazione d'un nuovo [...] organismo. Mentre si riserva il nome di fecondazione agli organismi pluricellulari con differenziamento tra cellulegerminali e somatiche, e s'intende con esso l'unione dei due gameti (spermatozoo e uovo), il nome di copulazione indica l'unione di ...
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germinale
agg. e s. m. [dal lat. mediev. germinalis, der. di germen -mĭnis «germe»]. – 1. agg. Relativo al germe o, più genericam., alla riproduzione: cellule g. (o gameti), le cellule cui compete, nella riproduzione, di dare origine a un...
gonocito
(o gonocita) s. m. [comp. di gono- e -cito (o -cita)]. – In biologia, nome dato alle cellule germinali maschili e femminili durante il periodo della meiosi (spermatociti e ovociti di primo e di secondo ordine), e da altri autori,...