Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] potrebbero trovare un valido impiego nella t. g. dell'AIDS per la loro capacità di infettare sia cellule mature (linfociti, celluledendritiche) sia cellule progenitrici. Il primo studio di t. g. con vettori lentivirali è stato intrapreso nel 2003 e ...
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Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] Cell). Infatti, se l'infezione è acquisita, per es., a livello delle mucose, alcune particolari cellule, definite dendritiche (caratterizzate da numerosi processi citoplasmatici), possono dislocarsi in varie sedi (milza, linfonodi) ed esporre l ...
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Immunologo canadese (Montreal 1943 - New York 2011). Ultimati gli studi in Biologia e chimica (McGill University, Montreal) e in Medicina (Harvard University), nel 1970 ha iniziato la carriera universitaria [...] sull’immunità innata), mentre nel 2011 gli è stato assegnato il premio Nobel per la medicina grazie alla scoperta delle celluledendritiche e della loro funzione nell’immunità adattativa (o acquisita). Unito a quello di B. Beutler e J. Hoffmann sull ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] larghi (Vertebrati e Invertebrati). Si distinguono in melanofori ectodermici (cellule dello strato basale e della matrice del pelo; celluledendritiche, cellule pigmentate dell’occhio) e melanofori connettivali, situati profondamente nel derma ...
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MHC (sigla dall’ingl. Major Histocompatibility Complex)
Complesso maggiore di istocompatibilità, insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei vertebrati, essenziali per la capacità [...] che svolgono la funzione di presentare l’antigene ai linfociti T (APC, Antigen presenting cells), ovvero celluledendritiche, macrofagi, linfociti B e i linfociti T attivati, esprimono proteine MHC di classe II. Viene inoltre riconosciuta una regione ...
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Infiammazione
Caterina Detoraki
Gianni Marone
L'infiammazione, o flogosi, è la risposta dei tessuti vascolarizzati a un insulto endogeno o esogeno e ha la finalità di veicolare nella sede del danno [...] dei neutrofili e la sintesi di IL-1β.
Le citochine sono messaggeri polipeptidici sintetizzati da molteplici cellule immunitarie attivate (monociti, macrofagi, celluledendritiche, linfociti B e T, mastociti e basofili) e secrete durante l'attivazione ...
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linfonodo
Maurizio Pietrogrande
Struttura linfatica in cui hanno sede le più importanti interazioni tra cellule APC e linfociti T e B: è la sede principale della risposta immunitaria. Dal punto di vista [...] consente una formidabile azione di filtraggio della linfa proveniente dai tessuti, per pinocitosi o fagocitosi da parte delle celluledendritiche che svolgono anche la funzione di presentare l’antigene ai linfociti (➔ APC). Nella struttura del l. si ...
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epidermide
Ugo Bottoni
Tessuto epiteliale pluristratificato specifico del la cute, composto da cellule strettamente addossate le une al le al tre denominate cheratinociti.
Gli strati dell’epidermide
I [...] circostanti. Tramite questi prolungamenti la melanina prodotta dal melanocita passa ai cheratinociti. Le cellule di Langerhans sono celluledendritiche poste nella parte alta dello strato spinoso in prossimità di quello granuloso; hanno funzione ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] ma che essa non sia del tutto marginale sembra emergere, oltre che dalla suddetta dimostrazione, dalla constatazione che le celluledendritiche sono sempre situate in una zona in cui passano numerosi linfociti e che tale passaggio avviene di continuo ...
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Sistema reticoloendoteliale
AAngelo Baserga e Giuseppe Castaldi
di Angelo Baserga e Giuseppe Castaldi
SOMMARIO: 1. Antiche e moderne vedute sul sistema reticoloendoteliale (SRE). □ 2. Anatomia e istologia [...] è chiaramente mesenchimale, e non emopoietica come quella del MPS. Questi elementi mesenchimali (cellule reticolari, celluledendritiche, fibroblasti e cellule endoteliali) possono ormai essere distinti dai macrofagi sulla base di tutta una serie di ...
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sinapsi
s. f. [dal gr. σύναψις «collegamento», der. di συνάπτω «congiungere» (comp. di σύν «con» e ἅπτω «unire»)]. – In neurofisiologia, il punto di contatto funzionale fra due cellule nervose o, più esattamente, fra la terminazione neuritica...
adendritico
adendrìtico agg. [comp. di a- e dendritico 1] (pl. m. -ci). – In citologia, di cellula, generalmente nervosa, che ha scarse arborizzazioni o che ne è completamente priva.