darwinismo neurale
Applicazione del concetto di selezione darwiniana allo studio globale del funzionamento del cervello. Il d. n. (noto anche come teoria della selezione dei gruppi neuronali) è stato [...] conto della complessità funzionamento.
La teoria della selezione dei gruppi neuronali dello sviluppo embrionale dipendente dalla posizione dellecelluledella formazione e del mantenimento dellecellule nel corso dellodellecelluledelledella ...
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lobotomia
Procedura chirurgica (detta anche leucotomia prefrontale) che consiste nel sezionare le connessioni nervose da e per la corteccia prefrontale, la parte più anteriore dei lobi frontali. Il termine [...] non solo la distruzione delle vie nervose nella sostanza bianca, ma anche la distruzione di alcune cellule neurali nei lobi frontali. pianificazione, il monitoraggio delle conseguenze e la flessibilità del comportamento, la memoria di lavoro e alcuni ...
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rete
réte [Lat. rete] [ALG] (a) Sistema lineare di ∞2 curve piane o di superfici nello spazio o di forme in un iperspazio; si ottiene combinando linearmente tre elementi linearmente indipendenti (nessuno [...] neuronale, o neuronica o neurale: (a) la complessa r. di cellule (i neuroni), con un numero enorme di interconnessioni reciproche (in cui riprodurre aspetti della funzionalità del sistema nervoso, soprattutto in relazione ai processi di memoria e di ...
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nervoso, sistema
L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella [...] cellulecelluledella traduzione dello stimolo delle scariche delle grandi cellule piramidali, le cellule di Betz. Gli assoni di queste cellule, particolarmente abbondanti nell’area 4 delladelle corna delledelle strutture telencefaliche, cioè della ...
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rete neurale ricorrente
Sergio Carrà
Tipo peculiare di rete neurale artificiale che, oltre alle vie di connessione ascendenti, possegga anche quelle discendenti o ricorrenti, ossia, che connetta le [...] sequenza di vettori di attivazione. Ogni rete ricorrente rappresenta una forma di memoria a breve termine: le informazioni raccolte nel vettore di attivazione dello strato intermedio vengono elaborate nello strato successivo e, quindi, rinviate alla ...
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Scienziato e filosofo francese (Saint-Malo, Bretagna, 1698- Basilea 1759). A Parigi, dove si era recato per completare gli studi, ebbe modo di coltivare interessi per la musica e la matematica, oggetto [...] rispetto a quelli meccanici, ipotizza la presenza di rudimenti di coscienza, quali «desiderio», «avversione», «memoria», nelle cellule elementari della riproduzione che si combinano per formare gli organismi viventi. L’epilogo di M. fu amareggiato ...
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Nacque ad Asti il 20 giugno 1879; si laureò in scienze naturali all'università di Torino (1901), sotto la direzione di Ermanno Giglio-Tos. Quando (1903) questi occupò la cattedra di zoologia a Cagliari, [...] di Paludina sono riassunte nella memoria: Il comportamento della sostanza cromatica e dellapparato condriosomico Riv. di Antropologia, XIX (1914), pp. 381-410; Le cellule germinative studiate nella loro tendenza a determinare il sesso, in Rivista ...
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endorfine
Neurotrasmettitori di natura peptidica, rilasciati dalle cellule nervose, che hanno come bersaglio i recettori oppiacei. Le e. sono state individuate nel 1975, dopo la scoperta dei recettori [...] dolore e nella sua percezione, nel governo dell’umore, nella modulazione della sensazione di benessere e nel controllo del aggressività/sottomissione, attrazione sessuale, assunzione di droghe, memoria). Ci sono evidenze che essi siano anche ...
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Meccanismi per la difesa dell’ospite da agenti invasori estranei sono presenti in varie forme (barriere fisiche, cellule fagocitarie e così via) in tutti gli ordini degli invertebrati. Tali meccanismi [...] e la conseguente eliminazione degli elementi patogeni. L’immunità umorale è anche la causa del rigetto da parte dell’organismo di innesti o trapianti e della reazione alle trasfusioni di sangue non compatibili.
→ Memoria immunologica; Sangue ...
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antigene
Qualsiasi sostanza estranea che, introdotta in un organismo, è in grado di provocare la formazione di anticorpi e di reagire in modo specifico con essi inducendo una risposta immunitaria. Gli [...] un determinato sito della sua superficie, denominato linfociti B, le cellule a partire dalle antigene è la somma delle risposte dei linfociti ai modifiche alla struttura dell’antigene possono tossine del tetano e della difterite. Analogamente, l ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...