crescita e sviluppo
Aldo Fasolo
Dalla cellula uovo all'organismo adulto
All'inizio era lo zigote cioè l'uovo fecondato: la storia individuale della stragrande maggioranza di organismi pluricellulari [...] conservati (cioè comuni a molte specie) nel mondo vivente e che, nello stesso tempo, esistono enormi differenze saranno disposti i suoi assi corporei: insomma, un grumo di cellule diviene un organismo in comunicazione con il mondo che lo circonda ...
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osmosi
Luigi Cerruti
L’equilibrio della pressione dentro la cellula
Le cellule degli organismi viventi sono racchiuse da membrane semipermeabili, che permettono cioè il passaggio delle molecole dell’acqua [...] e delle proteine. La pressione interna delle cellule è in equilibrio con quella esterna e ciò dipende dai flussi dell’acqua che sono regolati dall’osmosi, un fenomeno molecolare essenziale in tutto il mondo vivente
Acqua che entra e acqua che esce ...
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segnale
Domenico Russo
Il linguaggio simbolico della comunicazione
Strumento che veicola informazione, il segnale svolge un ruolo essenziale per gli esseri viventi. Naturali o artificiali, sonori o [...] segnali determinano a fondo la vita di tutti gli organismi viventi, dalle piante agli animali all’uomo. In particolare la necessarie alla vita passa da una componente all’altra di una cellula o di un individuo, da un individuo all’altro e da ...
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proteine
Alessandra Magistrelli
Prime tra le molecole dei viventi
Le proteine sono tra le molecole più importanti della materia vivente. Sin dai primi dell’Ottocento si era intuito il loro primato nella [...] quelli che gli organismi devono trovare nel cibo in quanto le loro cellule non sono in grado di sintetizzarli da sole.
Differenze strutturali
L’unicità fisica di qualunque essere vivente, per cui nessuno è uguale a un altro, dipende dall’unicità ...
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rabbia
Mauro Capocci
Malattia infettiva provocata da un virus a RNA che determina un’encefalite a esito letale. Viene trasmessa all’uomo da animali infetti tramite la saliva o per lambitura di una ferita [...] 5÷8 giorni), un ridotto numero di corpi del Negri nelle cellule infette, e l’incapacità di infettare per via extracerebrale. Tali nel 1885 Luis Pasteur dimostrò l’efficacia del vaccino vivente attenuato, ma i primi vaccini, prodotti utilizzando ...
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dogma centrale
Dogma della biologia molecolare, secondo cui l’informazione genetica fluisce dal DNA all’RNA e alle proteine, ma non può andare in direzione inversa. Fu proposto nel 1958 da Francis Crick, [...] cioè che essi fossero in grado di trasformare le cellule dopo l’inserzione nella cellula di un DNA copiato dall’RNA virale. Le genetico, orientando così non solo la considerazione teorica del vivente, ma anche i programmi di ricerca. (*)
→ RNA ...
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Ramo delle discipline biologiche che studia la struttura microscopica e ultramicroscopica dei tessuti e degli organi animali e vegetali, dal punto di vista morfologico, istochimico e delle attività funzionali [...] e tessuti.
Di grande portata per lo studio delle attività biologiche delle cellule e dei tessuti viventi, nonché del loro comportamento, delle loro potenzialità e delle funzioni dei vari costituenti cellulari, è il metodo della coltura dei tessuti ...
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Condizione di un ambiente o di un corpo a contenuto termico relativamente scarso. L’azione delle basse temperature provoca sulla materia vivente effetti che variano dal semplice abbassamento del metabolismo [...] e gli organi muoiono almeno in parte, perché il protoplasma si coagula e muore; sotto 0 °C l’acqua contenuta nelle cellule non gela, ma esce attraverso la membrana e si riversa negli spazi intercellulari, dove può aversi formazione di ghiaccio; si ...
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Biochimico statunitense (n. presso Derry, Pennsylvania, 1936), scopritore, con S.N. Cohen, della tecnica di produzione di OGM, insignito della National Medal of Science nel 1990. Nel 1973, presso la Stanford [...] del DNA ricombinante, un metodo per trasportare in una cellula un gene prelevato dal DNA di una specie diversa. nel batterio Escherichia coli, creando per la prima volta un essere vivente che in natura non esisteva, e che aveva nel suo DNA ...
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In biologia, teoria proposta da C. Darwin nel 1886 per spiegare il meccanismo dell’eredità. Secondo la p. da ogni cellula dell’organismo si distaccano piccole particelle materiali (gemmule) che conservano [...] da cui provengono e li portano alle cellule sessuali, dove le gemmule si localizzano, così che tali caratteri sono trasmessi ai a singole particelle materiali, che costituiscono tutto il plasma vivente e che egli chiama pangeni. I pangeni non sono ...
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cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...