grangia
Nel Medioevo, struttura con funzione di azienda agricola e pastorale (curtis grangiarum), destinata allo stoccaggio di derrate, alla macinazione di granaglie, alla produzione di vino e birra, [...] stessi (12° sec.), le g. si trasformarono in piccole comunità monastiche per lo più di conversi, con cappella e locali di soggiorno, governate da un rappresentante dell’abate, e in unità economiche amministrate da un cellerario o monaco «granciere». ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] duca Rinaldo d’Este a ordinare improvvisamente a Bacchini di rientrare nel proprio monastero, assumendovi l’incarico di cellerario. Incerta è anche la ricostruzione dei rapporti intercorsi tra il benedettino e Muratori, nonostante i frequenti scambi ...
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cellerario
celleràrio (ant. celleràio) s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. cellerarius, lat. tardo cellararius, der. di cellarium «cantina, dispensa»]. – Chi soprintende, nei conventi, alla cantina e alla dispensa, tiene il denaro e fa le spese:...
obedienziario
obedienziàrio s. m. [dal lat. mediev. oboedientiarius, der. di oboedientia «obbedienza»]. – Nel medioevo, denominazione degli officiali minori del monastero, incaricati di una particolare incombenza: o. stabili, investiti di...