TUSCANICO
S. Ferri
È un vocabolo usato più volte da Vitruvio e con varie attribuzioni. Anzitutto (iii, 3, 5) si parla dei frontoni decorati con figure fittili o bronzee dorate alla foggia "tuscanica"; [...] altrove (iv, 7) la struttura del tempio "etrusco" con piccola zona riservata alle celle sacre e una grande copertura, riservata al pubblico, con tetto e displuvio di influenza nordica, è chiamata col tennine tuscanicae dispositiones; infine (vi, 3, 1 ...
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Nelle arti grafiche, metodo di preparazione delle forme da stampa di illustrazioni in chiaro e scuro, ottenuto mediante la divisione dell’originale da stampare in piccole zone stampanti. La gradazione [...] di grigio si realizza variando la dimensione del punto (stampa tipografica e offset) o la profondità delle celle incise (stampa rotocalco). Il metodo, sorto agli albori della fotomeccanica per realizzare i cliché tipografici per le illustrazioni, è ...
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(lat. Capitolium) Il più piccolo dei 7 colli di Roma. Consta di due sommità: sulla prima, l’antica arx con il tempio di Giunone Moneta, ora è la chiesa di S. Maria in Aracoeli; sulla seconda, ora occupata [...] dal palazzo dei Conservatori, sorgeva il tempio di Giove (con tre celle dedicate a Giove Capitolino, Giunone e Minerva), fondato da Tarquinio Prisco e ricostruito varie volte, per ultimo da Domiziano. Fra le due sommità sorgeva il Tabularium (l’ ...
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VERCELLI (Οὐερκέλλαι, Βερκέλλαι, Vercellum, Vergellae)
C. Carducci
La città moderna del Piemonte, situata sulla destra della Sesia, occupa il luogo dell'antica.
Non è ben chiara l'origine del nome della [...] città. Si è pensato al prefisso gallico ver e al latino cellae (la città delle celle) richiamandosi anche al nome antico di Biella (Bucella, o a verc-celt: la città dei Celti). I primi abitatori del territorio vercellese sarebbero - secondo Tolomeo - ...
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KHANDAGIRI
J. Auboyer
Località dell'India. Nell'arenaria delle colline che sorgono nell'Orissa vicino a Udayagiri e a K., furono scavati una trentina di monasteri jaina. Le date della loro fondazione [...] sembrano disposti secondo un piano regolare; difatti accanto a celle isolate sorgono importanti gruppi di costruzioni come Ananta Gumpha soprattutto Rani Gumpha. Quest'ultimo comprende due piani di celle che corrono lungo i tre lati di un cortile; al ...
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ARSENALE
H. Kähler
G. Guidi
Con questo termine, di origine araba, in riferimento all'antichità, si sogliono definire non specificamente, come nelle lingue moderne, "i luoghi dove si fabbricano i navigli [...] in modo da permettere una manovra più rapida per l'ingresso e l'uscita della flotta, e la σκευοϑήκη non è più separata dalle celle, come in Zea, ma attigua ad esse.
A Cartagine il porto militare, dove si trovavano i neoria per le navi da guerra, era ...
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CONVENTO
Red.
J. Auboyer
Il più antico esempio di c. occidentale finora noto è quello recentemente scoperto in Palestina, nel deserto presso il Mar Morto. Gli scavi condotti, a partire dal 1951, nel [...] colonna in cima alla quale era vissuto, sin dal 422, lo stilita Simeone, da un primo nucleo di costruzioni per i pellegrini e di celle per i monaci che si era venuto formando già durante la vita di questo Santo (m. nel 459). Tra il 479, data iscritta ...
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Pittore (San Martino di Albaro, Genova, 1616 - Genova 1683). Allievo di G. A. De Ferrari, fu tra i ritrattisti preferiti della società genovese, per la sua maniera, ispirata ad A. van Dick. Oltre ai ritratti [...] si ricordano: S. Teodoro e altri santi in contemplazione della Vergine (1663; Genova, S. Teodoro); La Vergine che consegna il cilicio a s. Antonio (1665; Celle Ligure, Parrocchiale). ...
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Monaci appartenenti all’ordine religioso eremitico fondato nel 1084 da s. Brunone di Colonia alla Chartreuse, nei pressi di Grenoble (da qui il nome di certosa attribuito ai loro monasteri). S. Brunone [...] Pio XI nel 1924.
La tipologia della certosa è caratterizzata da due chiostri contigui alla chiesa, intorno ai quali sorgono le celle uguali fra loro, autonome, formate come una piccola casa, con due camere, i servizi e un orticello annesso. Le più ...
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Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i vari fabbricati monastici dei quali costituisce l’elemento di comunicazione e di disimpegno, cinto da porticati. Il c. appare nel 5° sec. d.C. [...] conventi i c., spesso a due piani, sono in genere due, uno maggiore connesso alla chiesa, intorno a cui sono costruite le celle per l’abitazione dei monaci e i locali di uso comune; l’altro più piccolo intorno cui sono l’abitazione del priore del ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...