PAESTUM
Pellegrino SESTIERI
(XXV, p. 916; App I, p. 914) - Le ultime campagne di scavo dello Heraion del Sele, prima che la guerra imponesse la sospensione di ogni attività, hanno portato a nuove e [...] , talora con gradino per rendere più agevole la discesa, nelle cui pareti si apre l'ingresso a una o due celle, di forma irregolarmente circolare. L'ingresso era chiuso mediante un lastrone di pietra posto verticalmente. Le deposizioni in numero ...
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I Greci in Asia
Laura Buccino
Poul Pedersen
Marcello Spanu
Roberta Belli Pasqua
Klaus Tuchelt
Alessandra Bravi
La colonizzazione greca in asia
di Laura Buccino
Profilo storico
Periodo minoico [...] alto 5 m e alzato di 20 m con pilastri; cd. naiskos intorno al 230 a.C.) e prodromos (due strette gallerie verso la cella nel pronao cd. dodekastylos e grande portale con soglia alta 1,5 m; cd. Sala delle Due Colonne con rampe di scale, parete a ...
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Vedi CUMA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CUMA (Κύμη, Cumae)
W. Johannowski
Città greca posta sopra un'altura isolata del litorale occidentale della Campania, fondata da coloni di Calcide ed Eretria, che [...] , quando ne venne cambiato l'orientamento con l'aggiunta di un pronao al centro del lato E. Questo tempio romano, a tre celle, di ordine ionico, fu poi trasformato in basilica cristiana. Altri edifici di età greca e sannitica a N del tempio sono una ...
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Vedi SULMONA dell'anno: 1966 - 1997
SULMONA (Sulmo)
A. La Regina
Situata presso l'estremità meridionale della valle abitata dai Peligni, sopra un pianoro delimitato dal fiume Gizio e dal torrente Vella [...] suddivisa in due rampe separate da un piazzale lastricato. Due scalette davano accesso al piano su cui si innalzavano le 14 celle arnneate, alte m 5,50 con copertura a vòlta e che si aprivano con una serie di arcate sulla fronte dell'edificio ...
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GRAFFITO
A. Petrucci
Nel Medioevo la denominazione di g. può essere attribuita a disegni simbolici e a testimonianze scritte, in genere brevi o ridotte soltanto a un nome, eseguiti su superfici dure [...] scorcio del periodo medievale particolare rilievo assumono i g. carcerari vergati da prigionieri sulle pareti delle celle ove erano costretti.Fra Quattrocento e Cinquecento alle scritte eseguite a sgraffio si accompagnano spesso quelle eseguite ...
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Vedi LABRAUNDA dell'anno: 1961 - 1995
LABRAUNDA (Λάβραυνδα, forma più recente, ma attestata già in epoca antica, per Λάβραυδα)
K. Jeppesen
Località della Caria (Asia Minore) a N di Milasa. Strabone riferendosi [...] di una struttura semicircolare (6). Di fronte ai propilei meridionali, a N-O di questi è il cosiddetto òikos (7), formato da una cella ed un porticato con due colonne in antis, costruito in conci lisci. Ancora a N sono i resti non scavati di un lungo ...
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LAVINIO
Maria Fenelli
(XX, p. 645; App. IV, II, p. 311)
La prosecuzione di ricerche topografiche e scavi sistematici effettuati nell'area urbana e nell'immediato suburbio ha fornito nuovi elementi per [...] Pénates à Rome, Roma 1989, pp. 155 ss.; J. Poucet, La diffusion de la légende d'Enée en Italie centrale et ses rapports avec celle de Romulus, in Etudes Classiques, 57 (1989), pp. 227 ss.; M. Sordi, Il mito troiano e l'eredità di Roma, Roma 1989, pp ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] di monasteri, documentata in specie nel settore occidentale presso aree contigue alla cinta urbica, mentre l'insediamento di celle e xenodochi, di enti ecclesiastici e monasteri di altre città è attestato soprattutto dopo la caduta del regno ...
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Vedi ALTAI dell'anno: 1958 - 1994
ALTAI
S. I. Rudenko
K. Jettmar
K. Jettmar
S. I. Rudenko
Grande sistema montuoso dell'Asia centrale che si eleva fra il bassopiano siberiano a N e le depressioni [...] .
Le sepolture sono state tutte depredate in età antica e sono prive di oggetti di metallo, il corredo è disperso; le celle destinate ai cavalli sono state rispettate perchè più povere. Gli animali, dopo essere stati uccisi con un colpo di dava sulla ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] di culto derivano essenzialmente dalla tradizione indiana. Lo stūpa, fulcro cultuale dell'area sacra, e i vihāra (celle monastiche) sono gli elementi essenziali del monastero, che può essere rupestre (soluzione ampiamente sperimentata in India ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...