FOTOCELLE
Gilberto Bernardini
Per l'effetto fotoelettrico, le sue leggi fondamentali e il significato preciso di certe denominazioni, come "soglia fotoelettrica", v. fotoelettricità (XV, p. 780).
Si [...] 20 a 50 volte superiore a quelle fatte con i metalli alcalini e, per quanto non in modo uniforme (come del resto le celle alcaline che hanno un massimo di sensibilità per la luce di circa 0,5 micron di lunghezza d'onda) spingono la loro sensibilità ...
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Imenottero aculeato della famiglia Apidae e del genere Apis (v. anche insetti ed imenotteri). Vive in società persistenti, polimorfe, formate da individui di tre caste: regina, fuchi, operaie (5, 6, 7, [...] né favi con covata giovane non avente più di circa 36 ore di età, sulla quale le api costruirebbero celle reali, né celle reali tolte eventualmente da altro alveare, poiché la giovane regina non potrebbe essere fecondata, mancando in quel momento i ...
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. Chimica analitica (X, p. 100). - Analisi potenziometrica. - Si fonda sulla misura della variazione del potenziale durante la reazione, che è praticata nelle stesse condizioni dell'analisi volumetrica. [...] del metodo originario, in cui la f. e. m. viene applicata dall'esterno, risulta dalla scarica spontanea di una cella galvanica nella quale la soluzione da analizzare costituisce il catolita. Questo nuovo metodo nel quale il potenziale al catodo è ...
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memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere [...] vetro rivestito di materiale ferromagnetico che può essere orientato in modo permanente e letto da apposite testine per rappresentare le celle di memoria. Per la m. a lungo termine di dati di particolare importanza (detta backup) si utilizzano per lo ...
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cella di Gratzel
cèlla di Grätzel locuz. sost. f. – Dispositivo elettrochimico in grado di convertire energia luminosa in energia elettrica. Sviluppate all'inizio degli anni Novanta del 20° secolo da [...] gli elettroni assorbiti dalla molecola organica. L'ossido di titanio si comporta a questo punto da anodo della cella: gli elettroni vanno ad alimentare il carico esterno per poi essere catturati dal controelettrodo (tipicamente platino). La molecola ...
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. Comunità di cristiani dedicati a una vita di pietà e di zelo, viventi sotto un superiore, ma in celle separate. Si trovavano soprattutto in Irlanda e Scozia, in minor numero in Inghilterra e nel paese [...] di Galles. Il loro nome è da alcuni considerato come una corruzione del latino cultores Dei, da altri più probabilmente come di lingua celtica (irlandese Ceile De, scozzese Kelidei, ingl. Culdees) e significherebbe ...
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superperiodo
superperìodo [Comp. di super- e periodo] [FSN] Nella struttura a reticolo magnetico di un sincrotrone, l'insieme delle strutture di base (celle), detto anche maglia: v. sincrotrone: V 229 [...] c ...
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Musicista (Senftenberg, Sassonia, 1542 - Francoforte sul Meno 1577). Fu maestro di cappella alla corte di Ansbach, poi a Francoforte e infine organista a Celle. Più che per le musiche sacre è ricordato [...] per i Lieder coi quali introdusse in Germania il tipo della villanella italiana ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] bagno di fluoruro doppio di a. e sodio (criolite), con cui forma una miscela ternaria liquida a 940-980 °C. La cella è costituita da una vasca di ferro, ricoperta internamente di carbone compresso che forma la suola catodica sulla quale si accumula l ...
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Importante famiglia del gruppo estinto dei Tabillata, ascritto provvisoriamente agli Alcionarî. Comprende colonie massicce e ramose, con celle prismatiche, omogenee, per lo più lunghe, congiunte per mezzo [...] esteso dal Silurico al Permico, a polipaio massiccio, con celle per lo più esagonali e lunghissime; es. Favosites in alto, esternamente con processi a forma di radici, a celle poligonali, grandi, con numerosi setti verticali; es. Michelinia favosa ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...