Teologo (m. 431 circa); avvocato in Roma, aderì alle idee di Pelagio; profugo durante l'invasione gotica a Siracusa, quindi a Cartagine, cercò di esservi ordinato sacerdote, ma vi fu invece condannato (411); partì quindi per Efeso, ove fu ordinato, ma poi espulso, come anche, poco dopo, da Costantinopoli; tornò poi a Roma, sotto papa Zosimo; espulso dall'imperatore e condannato dal papa (418), visse ...
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Greco (m. 418), successore di Innocenzo I (417). Favorì dapprima Pelagio e Celestio, nonostante l'opposizione dei vescovi africani, salvo poi mutare atteggiamento. Provocò rimostranze da parte dei vescovi [...] della Gallia col concedere favori inusati alla sede di Arles retta dal suo amico Patroclo, e anche in Roma non fu ben visto. Il suo culto è attestato a partire dal sec. 9º. Festa, 26 dicembre ...
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Monaco bretone (n. in Inghilterra 354 circa - m. forse presso Alessandria 427 circa); fu sullo scorcio del sec. 4º (forse attorno al 384) a Roma, che abbandonò (410: sacco di Alarico) con il monaco e discepolo [...] Celestio; rifugiatisi in Africa furono accusati dal diacono milanese Paolino e la loro dottrina fu condannata da un concilio a Cartagine (411). Emigrati in Oriente, riuscirono dapprima a ottenere un attestato di ortodossia (sinodo di Diospoli, 415) ...
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pelagianesimo
Movimento ereticale iniziato dal monaco bretone Pelagio (n. 354 ca.-m. 427 ca.). Pelagio si trovava a Roma sullo scorcio del sec. 4°, ma abbandonò poi la città (410: sacco di Alarico) con [...] il monaco e discepolo Celestio; rifugiatisi in Africa furono accusati di eresia dal diacono milanese Paolino e la loro dottrina fu condannata da un concilio a Cartagine (411). La dottrina di Pelagio è moralismo ascetico-stoico: l’uomo con le proprie ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] primavera del 418, e gli interventi della corte imperiale, promulgò nella lettera Tractoria la condanna aperta di Pelagio e Celestio, S. chiarì la sua posizione prendendo le distanze dai pelagiani. Egli scrisse ai due principali esponenti della lotta ...
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Nome di varî santi: 1. Confessore in Cartagine durante la persecuzione di Decio (250 circa), promosso lettore da Cipriano. 2. Arcivescovo di Cartagine e primate della Chiesa africana (eletto tra il 390 [...] del culto ecclesiastici. Resta di lui un'Epistola ad omnes episcopos per Byzacenam et Arzugitanam provinciam (419), sulla condanna di Pelagio e di Celestio. 3. Vescovo in Armenia, patrono di Hirsau (m. 475). 4. Vescovo di Arles: v. Aureliano, santo. ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] di Cartagine del 416 ad opera soprattutto di Aurelio e di Agostino, che vi rinnovarono la condanna di Pelagio e di Celestio pronunciata nel 411. I due vescovi ritennero però opportuno chiedere anche al papa la conferma della condanna e resta un'ampia ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] collatorem 21, 2, in P.L., LI, col. 271B). Secondo il testo, il papa avrebbe ordinato di espellere dall'Italia Celestio, che gli aveva chiesto udienza, in coerenza con le decisioni dei suoi predecessori, e questa notizia è ritenuta attendibile, anche ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] quod vis e ora rifugiatosi in Africa con il suo compagno Celestio (che, denunciato da Paolino di Milano, venne condannato nel gratia contra Pelagium, De perfectione iustitiae hominis, contro Celestio, De gestis Pelagii, De gratia Christi et peccato ...
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Eulalio, antipapa
Alessandra Pollastri
Non è nota l'origine di E. e sono pochissimi i dati biografici conosciuti che lo riguardano. La sua presenza nella storia della Chiesa è legata alle vicende che [...] era stato un presbitero di papa Innocenzo il quale aveva condannato Pelagio, mentre Zosimo aveva inizialmente favorito Pelagio e Celestio e ciò ha fatto pensare a V.A. Sirago che anche il suo arcidiacono E., antagonista di Bonifacio, mostrasse ...
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celesta
celèsta (o celèste) s. f. [dall’agg. celeste nel sign. 3, per il timbro del suono]. – Strumento musicale (detto anche celestino) costituito da una serie di lamine metalliche poste in vibrazione per mezzo di martelletti governati da...
celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...