Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] testi, dedicando ai soli autori del Cinquecento i ponderosi volumi V e VI.
Ai primi anni Cinquanta risalgono i saggi in cui nel corso del testo; l'apparizione dell'immagine di san Celestino, patrono de L'Aquila, nei cieli prima ingombri di nuvole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] de Flore», di terre, diritti e rendite; nel 1196 Celestino III approvò oralmente le nuove «istituzioni» monastiche. Dopo la (E), nel secondo lo Spirito (E) e il Figlio (V), nel terzo il Figlio (V) e lo Spirito (E). Il Padre è il principio assoluto, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] giudica troppo simile a una qualità occulta (G. Grandi, Lettera a Celestino Galiani, 1714, in C. Galiani, G. Grandi, Carteggio (1714 and science in the early modern period, ed. M. Feingold, V. Navarro-Brotóns, Dordrecht 2006, pp. 201-30.
D. Bertoloni ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] 1703 e il 1704 il G. abbozzò le risposte contro la IV e la V lettera del gesuita. Nel 1704 venne colto da un colpo apoplettico e l'anno di Biagio Garofalo a teologo del Collaterale e di Celestino Galiani alla cappellania maggiore del Regno. Il ritorno ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] alla Sapienza, e soprattutto l'abate napoletano Celestino Galiani. Quest'ultimo gli fece conoscere l'opera manoscritto. L'opera, lunga e complessa, fu affidata dal marchese Carlo V. Ferrero d'Ormea, primo ministro de facto, all'ambasciatore a Vienna ...
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MARCO da Benevento (Marcus Alexandreus)
Margherita Palumbo
Nacque a Benevento tra il 1460 e il 1465 da Giorgio; si ignora sia il nome di famiglia sia il nome della madre. Dopo la prima formazione, con [...] Th. Niewodniczanski, Neue Erkenntnisse zur Karte von M. B., in V. Kartographiehistorisches Colloquium, Oldenburg… 1990, a cura di W. Scharfe - H. Harms, Berlin 1991, pp. 197-214; A. Benati, I celestini e l'Università di Bologna, in Ateneo e Chiesa di ...
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CAPASSO, Giambattista
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Grumo Nevano (presso Aversa) nell'anno 1683, terzogenito di Silvestro e di Caterina Spena. Egli compì i suoi primi studi sotto la guida del fratello [...] altresì il filosofo e matematico Paolo Mattia Doria, Celestino Galiani, che aveva continui rapporti con Napoli, . B. C. e di T. Rossi, discorsi due, Napoli 1857; V. Lilla, Un italiano scrisse il primo trattato di storia della filosofia universale, in ...
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celestino2
celestino2 s. m. [dal nome del papa Celestino V (1209 o 1210-1296)]. – 1. Religioso appartenente alla congregazione fondata verso il 1264 nell’eremo della Maiella da Pietro del Morrone (il futuro Celestino V), e definitivamente...
rifiuto
s. m. [der. di rifiutare2]. – 1. L’azione, il fatto di rifiutare: fare un r., e, più com., opporre un r., rispondere con un r.; colui Che fece per viltade il gran r. (Dante), allusione al papa Celestino V che abdicò al papato, o meno...