PROSPERO (Tiro Prosper) d'Aquitania
Mario Niccoli
Scrittore ecclesiastico nato nel sud della Gallia verso il 390, morto presumibilmente verso il 460 (certo dopo il 455). Nelle polemiche sorte durante [...] al fine di perorare la causa dell'agostinismo presso papa Celestino I (422-432). In realtà la lettera di questo Aquitaine, Parigi 1900; O. Bardenhewer, Geschichte der altchrist. Litteratur, IV, Friburgo in B. 1924, p. 533 segg.; vedi anche ...
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Nato a Comacchio il 4 gennaio 1716, vestì nel 1734, prendendo il nome d'Appiano, l'abito dell'ordine celestino. I suoi Ritratti poetici storici e critici di vari moderni uomini di lettere, pubblicati nel [...] a G. Baretti, Livorno 1889, passim. Sul B. come storico della filosofia: R. Bobba, Saggio intorno ad alcuni filosofi ital. meno noti, Benevento 1868, pp. iv e 417; B. Croce, Storia della storiografia in Italia nel sec. XIX, II, Bari 1921, pp. 88-89. ...
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Gesuita italiano e celebre missionario, nacque a Brescia nel 1582. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1600, e vi si distinse per la sua inclinazione alle scienze matematiche e alla teologia. Inviato missionario [...] del padre Matteo Ricci, del quale era stato discepolo.
Bibl.: D. Bartoli, la Cina, Torino 1825, III e IV; Pfister, Notices biographiques et bibliograph. des Jésuites missionaires en Chine, litogr., Shanghai 1891, n. 39; Wieger, Textes historiques ...
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Congregazione di anacoreti, seguaci della regola benedettina più stretta, fondata nel 1264 sotto Urbano IV; da Pietro da Morrone, che fu poi papa S. Celestino V. Non vanno confusi con la congregazione [...] durante la Rivoluzione, indi anche in Italia, sotto Napoleone, nel febbraio 1807. Frq gli uomini illustri dell'ordine, oltre Celestino V, meritano particolare menzione i due cardinali Tommaso Apruzio e Pietro Romano; i beati Roberto de la Salle (1273 ...
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Nacque a Lisbona il 22 luglio 1587. Entrato nella Compagnia di Gesù il 5 novembre 1601, dopo aver insegnato letteratura, filosofia e sacra scrittura, fu nominato da Filippo IV vescovo di Nicea e coadiutore, [...] con diritto di successione, del patriarca di Etiopia, Alfonso Méndez. Partito da Lisbona nel 1629, giunse il 21 ottobre a Goa, donde ritornò in Etiopia. Vi rimase tre anni, occupato nei processi di canonizzazione ...
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Frate cisterciense e celestino, nato a Parigi nella seconda metà del '500. Uomo d'irrequieta e violenta natura, coraggioso in guerra e travolgente oratore sul pergamo, fu chiamato da Enrico III l'"empereur [...] benedictina (Lione 1605). Nel 1610, a Parigi, inveiva dal pulpito contro i gesuiti, incolpandoli dell'assassinio d'Enrico IV; ma l'intervento del nunzio Ubaldini lo costrinse a fare ammenda, col discorso intitolato Le pourtraict royal de Henry le ...
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Nato circa il 950, consacrato prete e divenuto celebre per la sua scienza, fu nominato cappellano imperiale (987) e maestro di Ottone III, quindi (993) vescovo di Hildesheim che provvide a rafforzare contro [...] riforma cluniacense. Morì nel 1022 e fu canonizzato da Celestino III nel 1193. Il Martirologio romano lo commemora il Vita, di Thanmar, in Monum. GErmaniae historica, Scriptores, IV, p. 754; A. Hauck, in Realencyklopädie für Protestantische ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] con la canonizzazione di Pietro da Morrone (e non Celestino V) del 1311, che esprimeva implicitamente il riconoscimento Guillaume Durand le Jeune à Jacques II d'Aragon, in Obras selectas, IV, Barcelona 1961, pp. 313-320; J. Favier, Un conseiller de ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] la tradizione vuole fosse appartenuta a Pietro da Morrone, poi papa Celestino V.
Bibl.: L. Serra, L'arte nelle Marche, I scultura e le arti minori, Milano 1986; Il piviale di papa Nicolò IV e il suo restauro, cat., Ascoli Piceno 1989; G. Gagliardi, M ...
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Petrarca, Francesco
Michele Feo
La generazione di D. era poco oltre il mezzo del cammino della vita quando vide la luce il P. (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 19 luglio 1374). Il padre dell'Umanesimo [...] di formiche di Pg XXVI 34, ascende al " nigrum... agmen " di Virg. Aen. IV 404 (e cfr. anche Ov. Met. VII 624-626, e Plin. Nat. hist di Guarino, III , Venezia 1919, 419), la rivalutazione di Celestino V, l'affetto per Roberto d'Angiò, la condanna del ...
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